A tre anni di distanza dalla prima esposizione, nell’ambito di un percorso che ha portato il lavoro di Renko in importanti gallerie italiane e straniere, IN BILICO metterà a confronto la prima produzione con le opere più recenti.
Nato a Trieste nel 1949, sul finire degli anni ’60 Renko entra in contatto con i protagonisti della stagione cinetica, con i quali condivide l’interesse per “l’illusione ottica, quella strana perturbazione visiva, che oscilla in base al nostro spostamento di fronte all’opera”, e si avvicina alla ricerca propria della minimal art.
Le opere di Renko si caratterizzano per una costante ricerca dell’essenzialità che si traduce in una semplificazione delle forme e dei materiali utilizzati. Accanto al policarbonato alveolare, nel suo lavoro è assai frequente il ricorso al canneté, una tipologia di cartone ondulato in cui la continua alternanza tra concavo e convesso genera una vibrazione perpetua che, come un’onda, si propaga nello spazio sino all’infinito. La superficie è inoltre animata da elementari forme geometriche, perlopiù cubiche, che, attraverso la giustapposizione dei colori, arricchiscono il moto delle opere determinando una continua variazione percettiva.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Leonardo Conti, redatto con il patrocinio dell’Ambasciata di Slovenia in Italia e del Consolato di Slovenia a Milano.