Sta riscuotendo un notevole successo di pubblico la prestigiosa mostra fotografica „I DELLI COLLI – CINEMA DI FAMIGLIA. Tonino & Franco: due storie, una luce“, presente tra le iniziative promosse dal Festival Terre di Cinema - Incontri Internazionali di Fotografia Cinematografica, giunto alla terza edizione a Forza d’Agrò con la direzione artistica di Vincenzo Condorelli.
Ospitata in una delle sale del Convento monumentale agostiniano di Forza d'Agrò, centro di tutte le attività del festival, la mostra si compone di venti scatti esclusivi ed inediti tratti dall'archivio personale della famiglia Delli Colli, momenti di vita di set cinematografici celebri che ritraggono Franco e Tonino Delli Colli al lavoro con i grandi artisti del cinema mondiale: Roman Polansky, Federico Fellini e Roberto Benigni, Anna Magnani sul set di "Mamma Roma" e Pier Paolo Pasolini, lo scenografo Dante Ferretti e, fra gli altri, anche Renato Rascel durante le riprese di "Arrivederci Roma" a piazza San Pietro. Sono tutte immagini in bianco e nero che testimoniano l'importanza di due percorsi professionali d'eccezione e scandiscono allo stesso tempo l'esperienza cinematografica italiana che ha fatto storia nel mondo.
Laura Delli Colli, figlia di Franco, e Stefano Delli Colli, figlio di Tonino, intervenendo alla giornata dedicata dal programma del festival ai grandi direttori della fotografia cinematografica, ne hanno ripercorso la carriera con aneddoti ed episodi di vita vissuta sul set. Per i giovani cineasti del Cinecampus internazionale di Terre di Cinema, provenienti dalle scuole di cinema Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (Italia), Tel Aviv University – Film & Tv Production (Israele), NARAFI – LUCA School of Arts (Belgio), Estudio de Cine – Escuela de Barcelona (Spagna), è stata una vera lezione di cinema e un tuffo nella storia cinematografica.
Laura Delli Colli, che è attualmente la presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) che assegna annualmente il Nastro d'argento, il più antico premio cinematografico d’Europa, ha esordito dicendo „Siamo molto felici di essere qui perché, dopo i numerosi riconoscimenti, Franco e Tonino hanno una un’occasione di parlare direttamente ai giovani che si apprestano a fare gli autori della fotografia. Stefano ed io siamo qui come testimoni della loro storia ma anche testimoni di un grande momento del cinema italiano e di un tempo che non vorremmo dimenticare“
„La mostra ci accompagna nella storia del cinema italiano di quasi sessant’anni“ continua Stefano Delli Colli, direttore di "Quotidiano energia" „in un lungo cammino di artigianalità unita alla passione per il cinema vissuta con un’intensità e un amore davvero grande“
I Delli Colli – Tonino, classe 1921, e Franco 1929 – sono stati e restano una delle squadre più interessanti nel cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta: erano cugini, l’uno all’inizio maestro dell’altro, e avevano trovato nell’intesa operatore-assistente, poi direttore della fotografia-operatore alla macchina, un equilibrio artistico che riusciva a coniugare perfettamente talento e sintonia personale. La vita professionale li ha divisi a metà degli anni Sessanta: premi e cinema d’autore, anche internazionale, per Tonino e per Franco, importanti direzioni della fotografia, una pioggia di opere prime, ma soprattutto quel cinema di genere che oggi entusiasma anche Quentin Tarantino: parodie, “poliziotteschi”, horror, western all’italiana, commedie di costume, spionaggio.
La serata di ieri si è conclusa con la proiezione de „Il giorno della civetta“ (Italia, 1968) di Damiano Damiani con la fotografia di Tonino Delli Colli e „Diceria dell‘untore“ (Italia, 1990) di Beppe Cino con la fotografia di Franco Delli Colli.
La mostra, curata da Vincenzo Condorelli e Ida Panzera, è visitabile presso il convento per tutta la settimana.
Per informazioni: Antonella Gullotta 3488528169
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