[comunicato stampa]
TEATRO A CORTE 2013 Il teatro europeo in scena nelle dimore sabaude dal 5 al 21 luglio 2013
3 week end all’insegna dello spettacolo, della natura e del patrimonio storico-architettonico 5 stili diversi per raccontare il circo contemporaneo: dalla nuova magia al thriller 1 vetrina olandese con creazioni site specific a contatto con la natura 2 fenomeni acclamati dalla stampa di lingua inglese: il “magic filmic theatre” dei londinesi 1927 e Colin Dunne, l’irlandese che “danza con i fantasmi della tradizione” 21 compagnie di 10 differenti nazionalità, 14 prime in Italia, 7 progetti site specific
Teatro a Corte 2013 presenta la sua 14^ edizione dal 5 al 21 luglio 2013 a Torino e in alcune delle più affascinanti dimore sabaude del Piemonte, dalla Reggia di Venaria al Castello di Racconigi, dal Castello di Agliè a quello di Rivoli, scenario di alcuni tra i più interessanti spettacoli della nuova scena europea, fra circo, danza, teatro e arti performative.
Cinque volte Circo: di ricerca, bucolico, thriller, magico e contaminato con la danza. L’edizione 2013 offre uno spaccato prezioso delle nuove declinazioni di un genere in continua trasformazione: il circo contemporaneo, spaziando dalla Francia alla Finlandia fino alla Spagna. Dalla Francia, per l’apertura del festival il 5 e 6 luglio, arriva in prima nazionale un fenomeno culto, il giovane collettivo Ivan Mosjoukine, acclamato dalla critica d’oltralpe, con uno spettacolo definito “circo di ricerca”, dal titolo “De nos jours. (Notes on the circus)”in cui prendono vita 80 vignette sul tema del circo per realizzare un destabilizzante manifesto artistico alla base del quale c’è un principio semplice e chiaro: tutto viene mostrato nel suo farsi, senza trucchi o effetti speciali, perché “è quel che si vede ad essere magico”. Non rinunciano però alla magia due maghi di professione, il finlandese Kalle Nio e il francese Yann Frish, esponenti di rilievo della “magie nouvelle”. Kalle Nio presenta in prima nazionale, sabato 6 luglio, “Lӓhtö/Départ”, la sua ultima creazione, abile incrocio fra circo, danza, arti visive e magia che racconta di una coppia in crisi immersa in un labirinto di specchi nel mezzo di un salotto borghese con abiti volanti e mobili sospesi. Sabato 13 luglio è la volta di Yann Frish, giovane talento francese, vincitore del campionato Europeo di magia nel 2011 e di quello Mondiale nel 2012, al quale il festival dà “carta bianca” per “Morceaux de Clown” de un progetto dedicato alla figura del clown che andrà in scena al Castello di Rivoli. E’ invece un clima bucolico quello che si respira nel circo “poetico-agricolo” dell’Atelier Lefeuvre & André (13 e 14 luglio) che in “La Serre”, piccolo gioiello sull’essenza dell’arte circense, accoglie gli spettatori sotto una vera serra, chapiteau di clown davvero ecologici: due giardinieri armati di carriola e badile. Stessa atmosfera intima dei francesi per il danese Karl Stets che tuttavia contamina il suo circo stravagante con il thriller e l’horror, presentando a Teatro a Corte il cavallo di battaglia “Cuerdo” (13 e 14 luglio) in cui è alle prese con 3 corde, 9 trappole per topi pronte a scattare e un grammofono. E infine il circo che si contamina con la danza con Yoann Bourgeois e la finlandese Ilona Iantti in una serata speciale in programma al castello di Racconigi il 20 luglio. Dopo il successo della scorsa edizione torna al festival Yoann Bourgeois con il nuovo lavoro “La balance de Lévité , una forma breve che indaga il punto in cui il corpo rimane sospeso, senza punti d’appoggio, e solo allora ogni cosa diventa possibile.
Una vetrina olandese con diversi progetti site specific, fra natura e spazi urbani. L’Olanda è il paese cui è dedicata la vetrina internazionale di questa edizione che, in occasione dei 300 anni dalla firma del trattato di Utrecht e dei festeggiamenti che legano la città olandese a Torino, presenta il lavoro di un gruppo di artisti d’eccezione, impegnati in una serie di progetti site specific che condurranno il pubblico all’incontro con piccole e grandi emozioni in un bosco, per le stanze di un castello, su di un autobus, in un container o in un tunnel sintetico che dialoga con il paesaggio. Dries Verhoeven in “The Big Movement” (5,6,7 luglio) trasformerà il traffico di piazza Castello e il brulicare dei passanti in una coreografia che racconta l’Occidente visto con gli occhi di una ragazzina asiatica, da osservare in diretta, ma come se si fosse al cinema; Boukje Schweigman (5,6,7 luglio) in “Blow” conduce il pubblico in un morbido spazio ancestrale, fatto di materiali sintetici, per poi portalo dantescamente a “riveder le stelle” grazie allo splendido paesaggio di una delle Dimore Sabaude; Nick Steur (12 e 13 luglio) in “Freeze ! – Answers are blowing in the wind” giocherà con lo stupore infantile che abita in ciascuno di noi, scovandolo con la naturalezza e la semplicità di un’insolita passeggiata in un bosco o nelle stanze di un castello; Alexandra Broeder (19, 20, 21 luglio) realizzerà “WasteLand” un percorso speciale e del tutto misterioso in cui la sorpresa e l’inatteso sono il vero motore delle azioni che si generano in una strettissima interazione fra un gruppo di bambini e gli spettatori; gli italiani Zerogrammi, dopo la realizzazione di una fortunatissima coproduzione in seno alla vetrina russa del Festival nel 2011, valsa il prestigioso premio Golden Mask, collaborano ora con il festival Oerol, nell’isola olandese di Tershelling, per la realizzazione di “Trattato della lontananza” (12 luglio), un evento speciale che unirà i due festival. La danza olandese è rappresentata al festival da Keren Levi (19 luglio)con la prima nazionale di “The Dry Piece”, uno spettacolo sul valore del corpo nella società contemporanea fra azioni dal vivo e immagini in video.
Due fenomeni della scena di lingua inglese: da Londra 1927, da Limerick Colin Dunne. Grandissima attesa è riservata dal festival per gli inglesi 1927, definiti dall’Observer “uno dei fenomeni più brillanti del nuovo teatro inglese” e dal Times “un astro un ascesa”, che arrivano per la prima volta in Italia con “The Animals and the children took into the streets” (19 e 20 luglio) salutato dalla stampa britannica come “uno spettacolo dalla bellezza travolgente”. Reduce da una tounée in America, Cina e Russia, la giovane compagnia propone un folgorante mix di cinema d’animazione, teatro di figura e musical da camera (con musica rigorosamente dal vivo). Dall’Irlanda è atteso invece Colin Dunne, con l’applauditissimo “Out of time” (7 luglio), una corsa a perdifiato nella danza tradizionale irlandese contaminata con la contemporaneità, in un solo che secondo The Guardian genera “un’inaspettata e sensuale bellezza”.
Le creazioni italiane in situ e la chiusura del festival a Venaria Accanto alle creazioni in situ presentate nell’ambito della vetrina olandese, Teatro a Corte presenta anche 3 proposte italiane: la nuova creazione di Gabriella Cerritelli, “Attack in Racconigi” (20 luglio), un’indagine dall’interno di un cono claustrofobico sul rapporto tra corpo e spazio e due brevi lavori di Paolo Mohovich, “Addì, 12 luglio 1833” (12 luglio) che segna la straordinaria riapertura per soli 50 spettatori a replica del Teatrino di Corte del Castello di Agliè e “Orlando” (14 luglio) tratto da Virginia Woolf, che segna l’eccezionale ritorno sulle scene dello stesso Mohovich nella magnifica cornice della Galleria di Diana nella Reggia di Venaria Reale. E poi la compagnia La Voce delle Cose che, con “Macchina per il teatro incosciente” (5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20 luglio), accompagnerà il pubblico prima e dopo gli spettacoli del festival in un rapido intrattenimento animato da cucchiai di legno, viti, bulloni e mollette. Sono ancora da ricordare altri spettacoli internazionali: dalla Polonia il Teatr Polski di Bielsko-Biala (con cui la Fondazione TPE ha intrapreso una fruttuosa collaborazione) presenta in prima nazionale lo spettacolo “Chewingum revolution” in scena sabato 20 luglio, recitato in lingua italiana, che è un divertente spaccato di vita quotidiana in Polonia sotto la dittatura socialista; e dalla Svizzera e dall’Ungheria la compagnia József Trefeli, presenta la nuova creazione “JINX 103”, vicina al percorso di Colin Dunne per il lavoro di commistione tra la danza contemporanea e le danze tradizionali ungheresi. La musica non manca al festival con il concerto “Italiani” di tre piemontesi d.o.c: Giorgio Li Calzi (trombettista e compositore), Johnson Righeira (duo Righeira), Gianluigi Carlone (sassofonista della Banda Osiris) nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria il 14 luglio. Chiude il festival (21 luglio)” Page Blanche”, grande spettacolo di Luc Amoros che monterà grazie ad una impalcatura un’enorme pagina bianca sulla facciata della Reggia di Venaria. Si creerà così un affresco collettivo e un fumetto virtuale, creato da una mezza dozzina di pittori-cantanti.
Diretto da Beppe Navello, ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Fondazione CRT, il festival ospita nel corso di 3 week-end 21 compagnie di 10 differenti nazionalità (Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera, Ungheria) per 23 spettacoli di cui 13 prime nazionali e 7 creazioni site-specific, 1 vetrina olandese e 12 differenti location in 6 comuni (Agliè, Druento, Racconigi, Rivoli, Torino, Venaria Reale).
Informazioni per il pubblico: tel. +39 011.5119409 - info@teatroacorte.it - www.teatroacorte.it
Per il calendario completo: www.teatroacorte.it
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