Una conversazione aperta al pubblico con Yoko Ono, icona di una temperie culturale, Fluxus, che tanta parte ha nella vita di Luigi Bonotto, imprenditore collezionista che dagli anni ’60 a oggi ha raccolto oltre 12 mila tra opere, manifesti, foto, oggetti, lettere, registrazioni, filmati di 80 artisti e 120 poeti sperimentali; una mostra, I’ll be back, che fino al 29 giugno permetterà di vedere all’Università Iuav di Venezia l’installazione di Yoko Ono che, guardando all’audacia, al coraggio, alla forza dei Futuristi, lancia una provocazione, un appello all’artista e all’arte contemporanei e allo stesso tempo con delicato intimismo ricorda momenti, persone, che hanno lasciato un segno nella sua vita; la presentazione della prima uscita editoriale di Flaneur&Dust, DREAM, un progetto a cura di Cristiano Seganfreddo|Fuoribiennale e Luigi Bonotto, un omaggio a Yoko Ono, con una selezione per mano dell’artista degli scatti più interessanti della dirompente performance installativa che vide tappezzare nel 2009 con manifesti e billboard i muri di molte città italiane; e in chiusura, A Dream hour with Yoko Ono, una special dinner performance in chiave Fluxus di Gian Emilio Simonetti, artista che ha avuto un ruolo centrale in Fluxus, interamente ispiratosi a Yoko Ono, alla sua arte e cultura: queste le prime azioni della neo-nata Fondazione Bonotto, che dopo un preciso percorso di archiviazione del copioso materiale collazionato negli anni da Luigi Bonotto, intende ora avviare una mirata attività di studio, formazione, promozione, divulgazione di Fluxus e della Poesia Sperimentale, in dialogo e a confronto con gli artisti e il sistema dell’arte contemporanea. Ad aprire l’appuntamento, Angela Vettese, nuovo Assessore alla cultura e al turismo di Venezia; Maria Luisa Frisa, direttore del Corso in design della moda e arti multimediali e Carlo Magnani, direttore del Dipartimento culture del progetto, entrambi all’Università Iuav di Venezia. |