Mercoledì 22 maggio a Pianoro, ore 11,45, in Piazza Falcone Borsellino (in caso di pioggia sotto il portico del Comune ) Ore 15,30 al Centro Diurno E.Giusti in Via Matteotti 2
In preparazione della Manifestazione Cuore di pietra. Un progetto di public art a Pianoro prevista quest’anno per la fine di giugno Arianna Fantin, fra gli artisti invitati, sviluppa Cosa vedi dalla tua finestra? un progetto di
arte pubblica a distanza, ideato per Pianoro. L’artista nei mesi scorsi ha avviato una corrispondenza cartacea e email focalizzata ad evidenziare un doppio sguardo sul paesaggio che si apre guardando fuori dalla finestra della propria casa: Pianoro/ Berlino.
Gli scambi epistolari intrattenuti con alcuni abitanti di Pianoro, con una classe delle scuole Medie e con il Centro diurno e multiculturale E. Giusti hanno stimolato una sorta di sguardo incrociato sulle trasformazioni urbane e sul paesaggio (affettivo, architettonico e naturale) in cambiamento a Berlino, dove la giovane artista vive, e a Pianoro, spazio ormai da anni, attraverso Cuore di pietra, di riflessione e azione artistica finalizzata ad una progettazione partecipata e consapevole.
“Cercando di combinare due situazioni apparentemente contrastanti (da una parte la presenza sul territorio, il contatto con i suoi abitanti e dall’altra le necessità di rimanere in Germania)- così scrive Arianna in una delle sue lettere- si è manifestata una banale possibilità: la corrispondenza. L’obbiettivo di avvicinarmi al territorio, conoscerne le caratteristiche ed i suoi abitanti poteva essere raggiunto attraverso i loro racconti piuttosto che mediante la mia presenza fisica; far sì che la conoscenza del luogo avvenisse attraverso occhi e orecchie altrui. Per fare ciò ho ritenuto importante sottolineare il carattere speciale di questa corrispondenza – basata su una sorta di sentimento di cieca fiducia – chiedendo ai miei interlocutori di partecipare con carta e penna via lettera. Aprire la mail significa infatti per molti “lavorare” e non volevo che questa azione venisse associata ad altre azioni più ordinarie. Tutti gli altri sistemi di comunicazione (facebook, skype, ecc) mi sembravano troppo “veloci” per approfondire un momento di osservazione al limite tra realtà e immaginazione. Nel corso dei tre mesi in cui si è svolta la corrispondenza ho infatti potuto constatare il valore del tempo e dell’azione legati ai momenti di osservazione e di scrittura dei miei interlocutori e degli stessi momenti vissuti da me a 1200 km di distanza. La domanda che dà il titolo al progetto ha poi avuto la funzione di perno per la conversazione, una sorta di luogo immaginario e punto di ritrovo per mittente e destinatari.
Ogni lettera è in sè una piccola opera d’arte, un pezzo unico che contiene i caratteri del suo autore (calligrafia, punto di vista, generazione,..). La componente emozionale poi si è manifestata in maniera molto forte durante lo scambio aprendo canali di confidenza e intimità tra persone che non si sono mai conosciute di persona ma che hanno vissuto uno spazio temporaneamente condiviso tra Pianoro e Berlino”.
Dopo mesi di corrispondenza Arianna Fantin incontrerà a Pianoro i suoi corrispondenti e insieme leggeranno stralci delle lettere. Nella lettura in pubblico, e nel passaggio dallo spazio interno allo spazio esterno i desideri, le memorie e le visioni degli abitanti si manifesteranno in piazza.
Questo momento è un altro importante passo verso la creazione di un libro d’artista che raccoglierà le corrispondenze, e di un segno nello spazio cittadino che verranno presentati nel corso della manifestazione ormai rituale prevista quest’anno per il 27 giugno e per la giornata nazionale del contemporaneo indetta da AMACI in ottobre. |