The concept of “liquid image” is defined starting from the notion of flow that characterizes the water environment. It can be applied to contemporary artistic image in terms of both varieties of expression and the perspective of its relation to a more and more dynamic reality in the change and transformation process. In this respect, we can represent the contemporary image as having the same fluid properties as the liquid. We are referring to a type of image that, when lacking a pre-established shape, it is endowed with the flexibility to take the fixed shape of container, the receptacle, the context or the concept in which it is poured in or, as applicable, to dissolve the latter.
LIQUID IMAGE, Videoart Event Visualcontainer selection in collaboration with: Universitatea Oradea – Facultatea de Arte – Departamentul de Arte Vizuale | Muzeul Tarii Crisurilor | Asociatia Culturala Conflux | Visualcontainer, Milan
Artists: Anita Calà, Barbara Agreste, Karin Felbermayr, John Criscitello, Sonia Laura Armaniaco, Antonella Spatti, Luca Christian Mander, Alfred Dong, Albert Merino, Giovanni Zaccariello, Di Bernardo Rietti Toppeta, Rebecca Agnes.
Curatorial Statement The concept of “liquid image” is defined starting from the notion of flow that characterizes the water environment. It can be applied to contemporary artistic image in terms of both varieties of expression and the perspective of its relation to a more and more dynamic reality in the change and transformation process. In this respect, we can represent the contemporary image as having the same fluid properties as the liquid. We are referring to a type of image that, when lacking a pre-established shape, it is endowed with the flexibility to take the fixed shape of container, the receptacle, the context or the concept in which it is poured in or, as applicable, to dissolve the latter. Moreover, the idea of liquidity, which places us in the financial record of social conventions, involves the same fluid dimension of the transformation of object reality. Thus, liquidity is included in our concept on one hand due to the transformation mechanism of monetary values into products and vice versa and, on the other hand, due to the way in which the economic dimension conditions and directs the image production that can be critically reported to. Critical attitude aims to reshape the image, which is here in the state of subversive vector in relation to the economic receptacle that can coagulate the image in a unidirectional way according to its interests. In conclusion, the contemporary image thought of as a liquid image presents itself as a changing one, hard to spot and under constant reinvention. The image designed like this can have an ideal interlink with the video art, a medium of expression that defines itself by the variety, reflection, flexibility and fluidity of the temporal succession of the images used. As a consequence, the purpose of the present project is to reveal images of different genres that can be gathered and assembled following the principles of interferences and imaginary jamming. The remodeling of reality by using the imaginary through strategies of decontextualization, formalization and aestheticization, aims at blurring too coarse inputs of the immediate reality. Within liquid realities, the image has no predetermined outline. Space becomes melancholic as it neutralizes and mitigates the reality, changing it at will. The artist becomes a director who sometimes refuses discursiveness sometimes hiding the information provided by clear areas of image and some other times he enhances the functions of real image by overlaps, transparency and ambiguity. In this way, he makes way for a transition image, for a communication space that has often resulted in a hybrid representation. In its whole, the liquid image creates a complex meta-perspective that may include also the dimension of absurd which has as a consequence reality obliteration seen as arid informational clarity and thawing “the migration of shapes” by wrapping them in a “sensory experience”. Curator: Gabriela Diana Gavrilaş - Director departament Arte Vizuale /Conf.univ.
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LIquid Image - Videoart Event
Il concetto di "immagine liquida" è definito partendo dalla nozione di flusso che caratterizza l’ambiente acquatico. Esso può essere applicato a un'immagine d’arte contemporanea sia in termini di varietà di espressione che riguardo alla prospettiva della sua relazione con una realtà sempre più dinamica nei processi di cambiamento e trasformazione. A questo riguardo, possiamo rappresentare l'immagine contemporanea come se avesse le stesse proprietà fluide di un liquido.
in collaboratione con: Universitatea Oradea – Facultatea de Arte – Departamentul de Arte Vizuale | Muzeul Tarii Crisurilor | Asociatia Culturala Conflux | Visualcontainer, Milan
Artists: Anita Calà, Barbara Agreste, Karin Felbermayr, John Criscitello, Sonia Laura Armaniaco, Antonella Spatti, Luca Christian Mander, Alfred Dong, Albert Merino, Giovanni Zaccariello, Di Bernardo Rietti Toppeta, Rebecca Agnes.
Questo è quarto anno di collaborazione tra Visualcontainer e l'Università di Oradea – facoltà di Belle Arti, Dipartimento di Arti Visive e il museo di arte contemporanea Tarii Crisurilor. Liquid Image dopo la presentazione al museo Tarii Crisurilor sarà presentato a luglio presso lo spazio [.BOX] videoart project space di Milano e sul webchannel di videoarte internazionale, visualcontainerTV per tutti gli amanti dell'arte che non potranno essere fisicamente a Oradea o a Milano
Ringraziamo per questa collaborazione : Prof. Dr. Gabriela Diana Gavrilas, Oradea University - Faculty of Arts, Visual Arts Department Prof. Dr. Aurel Chiriac, Director of Muzeul Tarii Crisurilor (Oradea, Romania)
Artisti presentati: Anita Calà, Barbara Agreste, Karin Felbermayr, John Criscitello, Sonia Laura Armaniaco, Antonella Spatti, Luca Christian Mander, Alfred Dong, Albert Merino, Giovanni Zaccariello, Di Bernardo Rietti Toppeta, Rebecca Agnes.
Il concetto di "immagine liquida" è definito partendo dalla nozione di flusso che caratterizza l’ambiente acquatico. Esso può essere applicato a un'immagine d’arte contemporanea sia in termini di varietà di espressione che riguardo alla prospettiva della sua relazione con una realtà sempre più dinamica nei processi di cambiamento e trasformazione. A questo riguardo, possiamo rappresentare l'immagine contemporanea come se avesse le stesse proprietà fluide di un liquido. Ci si riferisce ad un tipo di immagine che, quando manca una forma prestabilita, è dotata della flessibilità necessaria per adottare la forma fissa del contenitore, il ricettacolo, il contesto o il concetto in cui si versa o, a seconda dei casi , che lo dissolve. Inoltre, l'idea di liquidità, che ci pone nella registrazione finanziaria di convenzioni sociali, coinvolge la stessa dimensione fluida della trasformazione della realtà dell'oggetto. Così, la liquidità è inclusa nel nostro pensiero da un lato a causa del meccanismo di trasformazione dei valori monetari in prodotti e viceversa e, dall'altro, a causa del modo in cui la dimensione economica condiziona e dirige la produzione di immagini che possono essere criticamente riportate. Il comportamento critico mira a rimodellare l'immagine, che è qui nello stato di vettore sovversivo in relazione al ricettacolo economico che può coagulare l'immagine in modo unidirezionale secondo i propri interessi. In conclusione, l'immagine contemporanea pensata come un liquido si presenta come una che cambia continuamente, difficile da individuare e sotto costante reinvenzione. L'immagine così concepita può avere una connessione ideale con la videoarte, un mezzo di espressione che si definisce attraverso la varietà, la riflessione, la flessibilità e la fluidità della successione temporale delle immagini utilizzate. Di conseguenza, lo scopo del presente progetto è di rivelare immagini di generi diversi che possono essere raccolti e assemblati seguendo i principi dell’interferenza e della miscelazione di immaginari. Il rimodellamento della realtà usando l'immaginario attraverso strategie di decontestualizzazione, formalizzazione ed estetizzazione, mira ad offuscare gli stimoli troppo grossolani della realtà immediata. All'interno di realtà liquide, l'immagine non ha un contorno predeterminato. Lo spazio diventa malinconico dal momento che neutralizza e mitiga la realtà, modificandola a piacimento. L'artista diventa un regista che a volte rifiuta ogni discorsività, in qualche occasione nascondendo le informazioni fornite dalle aree chiare dell'immagine, e altre volte esalta invece le funzioni dell’immagine reale mediante sovrapposizioni, trasparenze ed ambiguità. In questo modo, l’artista fa strada ad una transizione d’immagini, ad uno spazio di comunicazione che ha spesso portato ad una rappresentazione ibrida. Nel suo complesso, l'immagine liquida crea un complesso meta-prospettivo che può includere anche la dimensione dell’assurdo, che ha come conseguenza l’obliterazione della realtà vista come arida chiarezza informativa e quindi sciogliendo "la migrazione di forme" tramite il loro avvolgimento in un’"esperienza sensoriale" . Curatore: Gabriela Diana Gavrila? - Direttore departament Arte Vizuale / Conf.univ.
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