Il rapporto tra le mafie di oggi e il territorio non si esplica soltanto nel controllo sociale esercitato con la violenza organizzata. Nonostante la crisi, il mattone e le grandi opere rimangono un campo d’investimento eccezionalmente proficuo per la criminalità organizzata, stravolgendo il profilo fisico e sociale del territorio. Sempre di più diventa importante confrontare la lettura dei fenomeni di illegalità utilizzando strumenti, competenze e approcci complessi: che si parli di ambiente, di speculazione edilizia, di controllo del territorio e di politica. La giornata intende affrontare il tema delle mafie e della legalità dal punto di vista del loro impatto sul territorio attraverso le esperienze di professionisti, operatori, magistrati, architetti, urbanisti, imprenditori, associazioni di attivisti, artisti e fotografi che hanno indagato questi fenomeni utilizzando strumenti, metodologie e approcci differenti.
I SESSIONE | 10.30 – 13.30
MAFIE E URBANISTICA "La mafia ci interessa, certamente, in quanto cittadini di questo Paese preoccupati del dilagare di pratiche illegali e criminali. E più nello specifico, la mafia al nord ci interessa perché opera più nell’ombra, ma soprattutto perché più soggetta allo scetticismo, all’alzata di spalle di chi ritiene, che sia un problema d’altri, di un altrove, di un altrimenti. La mafia al nord ci interessa perché siamo convinti che non solo ci sia un diritto a conoscere quali poteri si stanno radicando nel territorio, nell’economia e nei governi locali di questo paese ma anche un dovere di conoscere, che implica delle responsabilità e delle scelte di campo. Continuare a ignorare le mafie e i comportamenti che la sostengono è un altro modo di accrescerne lo spazio di vita e di azione. La mafia cresce sull’indifferenza e sulla disattenzione dei contesti civili. La mafia ci interessa infine – e questa è la ragione più importante – perché siamo convinti che se anche non ce ne occupassimo, certamente la mafia si sta già da tempo occupando di noi: del territorio, delle destinazioni d’uso, delle disposizioni di piano, delle regole che governo il territorio, delle nostre istituzioni locali, delle arene politiche, dei nostri silenzi colpevoli e della nostra disattenzione sui temi ambientali e civili. Si muove nel campo dell’urbanistica con maestria e prontezza.
La mafia quindi è una scusa per riprenderci quel che ci sentiamo tolto, una cartina di tornasole per riflettere sulle contraddizioni, sulle pigrizie e sulle inerzie delle nostre prassi” (Granata E., Savoldi P., “Gli habitat delle mafie nel nord Italia”, in Territorio, n.63, 2012)
Mafie e urbanistica Introduzione ai temi e presentazione del servizio di Territorio Elena Granata e Paola Savoldi Beni confiscati e città. Riflessioni per immagini Paola Savoldi Gli urbanisti e la sfida della legalità. A partire da due esperienze locali Agata Bazzi, Assessore al Territorio del Comune di Palermo Arturo Lanzani, urbanista, docente del Politecnico di Milano, consulente al Piano di governo del territorio di Desio
Discussione con i partecipanti
II SESSIONE | 14.30 – 18.30 MAFIE E IMPEGNO CULTURALE Il lavoro encomiabile di sensibilizzazione di magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata nelle scuole e nella società civile deve essere sostenuto da un impegno su vasta scala da parte delle istituzioni culturali sul territorio e da un network di istituzioni in collaborazione dalla scuola alle università ai musei. Tali forme di intervento dovrebbero essere sostenute attivamente dalle associazioni di categoria e professionali tese alla diffusione di una cultura della legalità e da politiche di inclusione sociale e culturale, necessarie per la costruzione di un senso di appartenenza e la volontà di partecipazione da parte dei cittadini.
L’Arte per una cultura della legalità “Corpi di Reato”, intervento degli artisti Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco “Legally”, l’artista Anna Eghenter Scalfi dialoga con Matteo Lucchetti, Prof.ssa Alessandra Donati e Prof. Gianmaria Ajani
Chiudono la giornata:
Costanza Meli | Associazione Isole Anna Detheridge| Connecting Cultures
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De Dieux /\ SuccoAcido