Don Giovanni di W.A.Mozart della compagnia I Sacchi di sabbia andrà in scena presso il Teatro delle Balate dal 20 al 22 aprile in sostituzione de "Il ritorno degli ultracorpi" della stessa compagnia.
Don Giovanni di W.A.Mozart Ein Musikalischer Spass zu Don Giovanni
un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo con Arianna Benvenuti, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, , Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano
Produzione: I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi, Teatro in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi Con il sostegno della Regione Toscana
Ein musikalischer Spass zu Don Giovanni è un capriccio per “boccacce e rumorini” che propone, attraverso una partitura rigorosissima di “gesti musicali”, la struttura essenziale del Don Giovanni di Mozart: una selezione delle arie più significative incastonate in un disegno drammaturgico compiuto e interpretate “rumoristicamente” dagli attori della Compagnia I Sacchi di Sabbia. Lo spettacolo è in definitiva un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale. I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart, imitando fino allo sfinimento una versione del Don Giovanni eseguita da Karajan nel 1986. Dalla recitazione “del suono”, dal tentativo di riprodurre il rumore dello strumento, si arriva – addentrandosi dalla “parte sbagliata”, quella che nessun musicista praticherebbe – ad una pionieristica versione dell’Opera di Mozart: una versione “sgrammaticata”, senza “rappresentazione”, ma che in virtù delle tragicomiche espressioni facciali degli attori chiamati ad imitare le sonorità degli strumenti e l’ausilio della proiezione del libretto sullo sfondo, riesce ad evocare l’essenza del grande personaggio mozartiano. Frutto di un approccio all’opera spiazzante, d’una interpretazione “teatrale” in cui il testo dello spettacolo è rappresentato dalla melodia e dalla timbrica degli strumenti, questo lavoro si colloca nella scia di una ricerca sul melodramma che nel 2008 ha fatto vincere alla formazione pisana il prestigioso Premio Ubu. Un omaggio a Mozart: uno sberleffo e al tempo stesso un atto d’amore per un’opera magnifica.
La compagnia nasce a Pisa nel 1995. Negli anni la Compagnia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro di I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l'evento spettacolare è posto.
2000 PREMIO ETI "IL DEBUTTO DI AMLETO": per la misurata ironia, per l'equilibrio tra gli attori nella riappropriazione di un immaginario in bilico tra sacro e profano. 2001 PREMIO ETI "IL DEBUTTO DI AMLETO": a conferma di un'attitudine che coniuga presenza attoriale e drammaturgia di testo e di spazio, restituendo dignità e nuova linfa alla migliore tradizione del teatro di strada. 2003 NOMINATION PREMIO UBU: per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica. 2008 PREMIO SPECIALE UBU: I Sacchi di Sabbia, per il complesso di un'attività caratteristica dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza creativa e irridente, giunta con "Sandokan o la fine dell'avventura a un nuovo capitolo di una ricerca sincera, lunga e appassionata. 2011 PREMIO DELLA CRITICA: Con i Sacchi di Sabbia ogni spettacolo è una magnifica sorpresa: così anche il "Don Giovanni", una rigorosa partitura da Mozart, cantata "a cappella", una scelta di brani ritmati di suoni e gesti musicali, una soluzione sorprendente, capace d'incantare per la qualità , la grande intelligenza, la coinvolgente energia corale, e insieme divertire, facendo sorridere e ridere per le soluzioni inattese, le azioni interne al gruppo, astratte e surreali. Impossibile definire I Sacchi di Sabbia - un gruppo toscano, formatosi a Pisa nel 1995 - chiuderli in una poetica data, circoscritta, motivo guida resta la loro creatività multiforme, originale schioppettante, con produzioni spesso godibili a più livelli, ragazzi e adulti insieme. Costante il bisogno di mettersi alla prova in forme nuove, affrontare ricerche, immaginare diverse soluzioni per spazi, materiali, tematiche: sempre con rigore, profondità e leggerezza. Tante le produzioni di pregio che hanno saputo meritare alti riconoscimenti. Esilarante "Sandokan", con Salgari in un miscuglio reale, concreto di verdure, uno spettacolo che non a caso si apre con i noti versi shakespeariani sul potere dell'immaginazione. Un lavoro d'artigianato che conquista altre/alte dimensioni: speciale poesia per esempio, indimenticabile, "Essedice", un dialogo profondo, altamente teatrale, con il grande autore di fumetti Gipi e l'essenziale tema del tempo. Ed ora Mozart, questo stupefacente "Don Giovanni".
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