The International Book Fair of Turin is the main event in Italy dedicated to books, reading and culture: Europe’s largest book fair open to both specialist visitors and the general public.
In figures: five pavilions, 51,000 square metres of exhibition area, 23 conference rooms, over 1,400 publishers, 600 of which international, 800 conferences, 2,000 speakers, more than 2,000 accredited journalists and 304,000 visitors in five days.
The appointment with the Fair is in May every year at Lingotto in Turin: the former Fiat plant with the spiral ramp and roof-top track, the masterpiece of industrial architecture designed between 1915 and 1922 by Giacomo Mattè Trucco, admired by Le Corbusier and since 1985 transformed by Renzo Piano into an exhibition and commercial centre.
In 2007 the Fair celebrated its 20th edition with Umberto Eco. The 2008 International Book Fair will be held from Thursday 8 to Monday 12 May.
The Fair of Turin is Italy’s largest bookshop. A showcase where, alongside the major international publishers, space is found for local, small and recently founded publishers, for comics, and antique books.
The Fair of Turin is a lively international festival of culture. Almost one thousand conferences, dates, debates and shows. Nobel Prize winners, writers, scientists, philosophers, historians, journalists, artists and musicians. The most acute minds in the contemporary world, the big questions to understand the challenges of the society we live in.
The Fair of Turin is also an important international space dedicated to the book trade: publishers, booksellers, librarians, teachers, agents and translators meet at the International Book Forum to trade publishing and translation rights.
Each year, the Fair hosts the culture of a different country, present with its authors and publishers, exhibitions, shows, artists, viewpoints and in-depth analysis: over the years Catalonia, Holland, Switzerland, Canada, Greece, Brazil, Portugal and Lithuania have been in the limelight. The protagonist in 2008 will be the literature of Israel.
And since 2005, Lingua Madre has been a regular appointment at the Fair. Writers from emerging countries and migrant authors who choose to express themselves in the major international languages or in the languages of the countries of arrival give a snapshot of a globalised planet where books and literature return to the centre of new forms of identity and sense of belonging.

Il tema della Fiera Internazionale del Libro 2008 è Ci salverà la bellezza.
Il dilemma se l'è posto per primo Fëdor Dostoevskij sotto forma d’una drastica alternativa: il mondo o sarà salvato dalla bellezza o sarà dannato dalla bruttezza.
Sappiamo che la capacità di elaborazione concettuale e artistica è un tratto distintivo peculiare delle società umane. Ma come ha preso consistenza il concetto di bello, come è stato via via codificato ed elaborato? Da Platone in poi, filosofi, artisti, musicisti, scrittori, architetti, urbanisti, scienziati, mistici e teologi si sono confrontati incessantemente con la misura della Bellezza, elaborando canoni che sono stati poi sottoposti a una continua discussione.
Ogni civiltà e ogni epoca hanno proposto modelli spesso in aperto conflitto tra loro, e si sono trovate a interpretare il delicato rapporto fra vecchio e nuovo, tradizione e innovazione. È oggi ancora possibile identificare un canone, e se sì, quale? Come sono cambiati i gusti, che cosa si agita nell’immaginario collettivo? Esistono ancora i generi? L’idea del bello deve corrispondere a un’utilità pratica, a un obiettivo sociale?
D’altra parte, oggi siamo letteralmente circondati dal brutto. Quali strategie mettere in atto per rompere l’accerchiamento e riavviare un circolo virtuoso? In un contesto di rapide trasformazioni tecnologiche, le culture e i linguaggi sono sottoposti a una ibridazione sempre più serrata, che sta modificando in modo sostanziale la creatività e la comunicazione.
L’opposizione dialettica fra il bello e il brutto, oltre ad approfondire il tema dei Confini che alla Fiera 2007 ha consentito un’ampia varietà di declinazioni, contiene dentro sé per estensione quella fra il buono e il cattivo: il decisivo rapporto che corre tra Estetica ed Etica, perché l’idea stessa di bellezza porta con sé una forte questione morale.
Nel 2008 Torino è capitale mondiale del design, vero linguaggio sovranazionale. Il motivo conduttore della XXI edizione della Fiera consente di affrontare il rapporto tra canoni estetici/utilità pratica/produzione e consumo. Saranno invitati a discuterne i maggiori designer italiani e stranieri nel campo della grafica, dell’architettura, delle arti applicate, della moda, degli oggetti e degli strumenti di largo consumo (auto, elettronica, editoria libraria e giornalistica). Come nasce un oggetto riproducibile su scala industriale? Quali sono i rapporti tra committenza ed artista?