Artistic and curatorial practices in the era of open source culture. The event will be structured as a display in progress of artistic interventions at Neon>campobase, with continual feedback and an updating in real time that will transform the exhibition space into a listening and observation station of artistic and curatorial practices that draw on open source models, those of flexible economies and inter-community exchanges.
curated by Marinella Padermi and Elvira Vannini
artists: Zbynek Baladrān, Fabrizio Basso+Strange&Alternative Team, Filippo Berta, Dafne Boggeri, Carolina Caycedo, Silvia Cini, Francesco Jodice & Richard Sympson, Domenico Antonio Mancini, Andrea Nacciarriti, Daniele Pario Perra, Maria Vittoria Perrelli, Julien Previeux, Tadej Pogaįar, Oliver Ressler, Stefano Romano, Stefanie Seibold, Ian Tweedy
The event will be structured as a display in progress of artistic interventions at Neon>campobase, with continual feedback and an updating in real time that will transform the exhibition space into a listening and observation station of artistic and curatorial practices that draw on open source models, those of flexible economies and inter-community exchanges. The format will not be that of an exhibition in the traditional sense, but of a formal device developed in two phases (volume 1 and volume 2) that generates relationships between people and is born of a social process. Some artistic works will be presented on the first date and enriched during the exhibition by interventions of other artists, while other works will be exhibited in the first part but will remain visible on monitors during the second. Between the first and second volume workshops and meetings will be organized with the artists and theorists. The project, in fact, aims to reflect upon different forms of curatorial work and, between interferences, superimpositions and contact zones, will attempt to bring into focus a methodological discourse on contingency, between artistic practices and relational dynamics with the public, in a system of sharing that will make the spaces of Neon a catalyst of urban and social experiences.
The culture of the information age has created in this last decade technological forms of communication that have quickly become part of global behavioral models utilized even outside the web community. During the 90s, contemporary art had already anticipated practices connectable to the present open source culture with works founded upon collective exchange and postproduction. Today the open source model - to put on the Internet, available to all, parts of one's own conceptual and planning work that can be successively enriched and developed by others re-posting it - is shared by the information universe with visual arts culture as well as other spheres.
This type of democratic model of cultural production is adopted by some artists to reflect aesthetically and critically upon the present system of western societies and those of Second- and Third- World countries. Operating upon the concepts of soft and creative economy; of exchange/barter not only of objects but also of ideals, information, and above all services; of postproduction between various languages and knowledge, the artists of today work with the connections between individuals not only in the art circuit but also between different, more global circuits. The processes of the so-called -illegal or parallel economies- - in which a transaction is established, an alternative model of exchange respective to monetary exchange - assume in this project a general enunciative problem, to be assimilated in the point of view of postproduction, to the artistic (not curatorial) work in the environment of discursive practices in the dialectic between production and consumption in the perspective of globalization.
SAME DEMOCRACY proceeds according to the open source model. Practices of exchange, interconnection, and postproduction are compared to each other, integrating with each other in some cases, in others creating a dialogue in unison according to different levels and planes. The artists invited to participate will insert themselves into the project with different modalities: some elaborating new site-specific works, others exhibiting works in progress comprised of heterogeneous materials - websites, slides, sequences in movement, videos in apposite positioning of monitoring and vision, drawings, projects, sound interventions, graphic elaborations, documentary fragments and linguistic samples of various types. Other works will be organized -at a distance- through a series of instructions for use that will serve to construct the work in situ; the process of arrangement will be realized through a sharing of information in a co-curatorship, a collaboration between artistic and curatorial practices composed of continual exchanges and inferences.
The exhibit will be realized in collaboration with Radio Cittā del Capo - Popolare Network on whose channel a radiophonic, unedited project by Francesco Jodice & Richard Simpson will be presented.
opening volume 1: saturday 19th april 2008 at 07.00 pm opening volume 2: thursday 22st may 2008 at 07.00 pm
neon>campobase via Zanardi 2/5 40131 Bologna tue - sat 11_1am and 3_7pm or by appointment
Same Democracy
Pratiche artistiche e curatoriali nell'era dell'open source culture. L'evento si strutturerā come un display in progress di interventi artistici presso Neon>campobase, con un feedback continuo e un aggiornamento in tempo reale che trasformerā lo spazio espositivo in una postazione di ascolto e di osservazione di pratiche artistiche e curatoriali che attingono ai modelli dell'open source, delle economie flessibili e degli scambi tra comunitā.
a cura di Marinella Paderni e Elvira Vannini
artisti: Zbynek Baladrān, Fabrizio Basso+Strange&Alternative Team, Filippo Berta, Dafne Boggeri, Carolina Caycedo, Silvia Cini, Francesco Jodice & Richard Sympson, Domenico Antonio Mancini, Andrea Nacciarriti, Daniele Pario Perra, Maria Vittoria Perrelli, Julien Previeux, Tadej Pogaįar, Oliver Ressler, Stefano Romano, Stefanie Seibold, Ian Tweedy
L'evento si strutturerā come un display in progress di interventi artistici presso Neon>campobase, con un feedback continuo e un aggiornamento in tempo reale che trasformerā lo spazio espositivo in una postazione di ascolto e di osservazione di pratiche artistiche e curatoriali che attingono ai modelli dell'open source, delle economie flessibili e degli scambi tra comunitā. Il format non sarā quello della mostra, intesa in senso tradizionale, ma di un dispositivo formale sviluppato in due tempi (volume 1 e volume 2) che genera relazioni tra le persone e nasce da un processo sociale. Alcuni interventi artistici saranno presentati nella prima data e arricchiti durante l'esposizione dall'intervento di altri artisti, mentre altri lavori saranno esposti nella prima parte ma rimarranno visibili su monitor nella seconda. Tra il primo e il secondo volume saranno organizzati incontri e workshop con gli artisti e con teorici. Il progetto si propone di riflettere infatti sulle diverse forme di lavoro curatoriale e, tra interferenze, sovrapposizioni e zone di contatto, tenterā di mettere progressivamente a fuoco un discorso metodologico sulla contingenza, tra le pratiche artistiche e le dinamiche di relazione col pubblico, in un sistema di condivisione che farā degli spazi della Neon un catalizzatore di esperienze sociali e urbane.
La cultura dell'etā dell'informazione ha generato in quest'ultimo decennio forme tecnologiche di comunicazione che sono passate ben presto a fare parte di modelli comportamentali globali utilizzati non solo dalle web community. L'arte contemporanea aveva giā anticipato negli anni Novanta pratiche collegabili all'attuale cultura dell'open source con opere fondate sullo scambio collettivo e sulla postproduzione. Oggi il modello open source - mettere in rete, a disposizione di tutti, parti del proprio lavoro concettuale e progettuale, che puo' essere successivamente arricchito e potenziato da altri ri-immettendolo nuovamente in rete - e' mutuato dall'universo informatico alla cultura delle arti visive e non solo.
Questo tipo di modello democratico di produzione culturale e' adottato da alcuni artisti per riflettere esteticamente e criticamente sull'attuale sistema delle societā occidentali e di quelle dei paesi del Secondo e Terzo Mondo. Operando sui concetti di economia soft e creativa, di scambio/baratto non solo di oggetti ma anche di idee, informazioni e soprattutto servizi, di postproduzione tra diversi linguaggi e saperi, gli artisti di oggi operano delle connessione tra individui non solo nel circuito dell'arte ma anche tra circuiti diversi, piu' globali. I processi delle cosiddette -economie illegali o parallele- - in cui si instaura una transazione, un modello alternativo di scambio rispetto a quello monetario - assumono, in questo progetto, un problema enunciativo generale, da assimilare nell'ottica della post-produzione, al lavoro artistico - oltre che curatoriale - nell'ambito delle pratiche discorsive, nella dialettica tra produzione e consumo, nella prospettiva della globalizzazione.
SAME DEMOCRACY procede secondo il modello dell'open source. Pratiche di scambio, di interconnessione, di postproduzione sono messe a confronto integrandosi in alcuni casi, in altre dialogando all'unisono secondo livelli e piani differenti. Gli artisti invitati a partecipare, si inseriranno nel progetto con modalitā diverse: alcuni, elaborando nuovi interventi site-specific, altri mostrando dei processi in corso, con l'esposizione di materiali eterogenei - siti web, slides, sequenze in movimento, video in un'apposita postazione di monitoraggio e visione, disegni, progetti, interventi sonori, elaborazioni grafiche e disegnative, lacerti documentari e prelievi linguistici di vario tipo. Altri lavori saranno predisposti 'a distanza' attraverso una serie di istruzioni per l'uso che serviranno a costruire l'opera in situ, il processo di allestimento verrā realizzato attraverso una condivisione di informazioni, in una co-curatorship, una collaborazione tra pratiche artistiche e curatoriali fatta di scambi e inferenze continue.
La mostra e' realizzata in collaborazione con Radio Cittā del Capo - Popolare Network sulla cui frequenza verrā presentato un progetto radiofonico inedito di Francesco Jodice & Richard Sympson.
opening volume 2: giovedi' 22 maggio 2008 ore 19:00-23:00
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