IT’S SO A-TYP(O)ICAL IL LIBRO D’ARTISTA NELL’ERA DELLA RIPRODUZIONE DIGITALE
opere di Giacomo Verde, Marcantonio Lunardi, LesLiensInvisibles, Luca Giorgi & Luca Leggero
a cura di Silvana Vassallo
Galleria Studio Gennai - Pisa dal 16 febbraio al 2 marzo 2013 orario di apertura: 17.00 - 19.30 da lunedì a sabato
Inaugurazione 16 febbraio 2013 ore 18:00 con performance live L’arte delle mine di Luca Giorgi & Luca Leggero
La galleria Studio Gennai-Arte Contemporanea è lieta di ospitare nei suoi spazi espositivi It’s so a-typ(o)ical. Il libro d’artista nell’era della riproduzione digitale. La mostra, a cura di Silvana Vassallo, presenta libri d’artista ed opere multimediali di Giacomo Verde, Marcantonio Lunardi, LesLiensInvisibles, Luca Giorgi & Luca Leggero.
La mostra prende le mosse dal progetto A Typo casa editrice “virtuale”nata allo scopo di promuovere e produrre libri d’artista che si rapportano in maniera creativa e “atipica” all’immateriale mediatico e della rete.
In galleria saranno esposte le prime quattro opere realizzate dagli ideatori del progetto, Multi book-Video frames book of artist/Tavola Italiana 2001/2011, di Giacomo Verde, L’arte delle mine, di Luca Leggero & Luca Giorgi, Unhappening. Nothere, notnow, di LesLiensInvisibles e Venti anni di berlusconismo in Italia (1994-2011), di Marcantonio Lunardi. Si tratta di libri d’artista diversi quanto a contenuto e forma, ciascuno espressione delle poetiche dei singoli autori. Tuttavia essi condividono una stessa vocazione multimediale, che emerge dalla modalità operative con cui sono stati realizzati. Ciascun libro è connesso in maniera più o meno diretta ad altri progetti e ne incarna una delle possibili declinazioni: Multi book-Video frames book of artist/Tavola Italiana 2001/2011 e L’arte delle mine “impaginano” esiti di performance e della loro documentazione video; Unhappening. Nothere, notnow è un segmento “oggettuale” di un composito progetto di net art dal titolo omonimo; Venti anni di berlusconismo in Italia (1994-2011) è connesso ad una trilogia video, Trilogia della decadenza, in cui vengono esplorati da varie angolature gli effetti del ventennio berlusconiano. Anche questi lavori saranno presentati in mostra,articolando un percorso multimediale che rappresenta una sorta di mise en space del processo creativo che ha portato alla realizzazione dei libri d’artista. Ciò che il percorso espositivo intende evidenziare è anche la valenza di forme di processualità artistiche permeate da un’estetica dell’ibridazione delle tecniche e dei linguaggi, che si traduce nella realizzazione di progetti modulari e processuali, declinabili secondo molteplici variazioni e format, in un crossing mediale potenzialmente inesauribile.
Questa processualità multimediale è alla base del progetto A typo, volto ad investigare possibili riconfigurazioni del libro d’artista nell’era della smaterializzazione digitale e dell’editoria on-line. Il progetto è aperto a tutti coloro che intendano sperimentare in questa direzione, ossia, come dichiarato sul sito (http://www.atypo.org/), che siano interessati alla realizzazione di libri che: “vanno oltre la parola scritta; riconfigurano la materialità dell’oggetto “libro”; remixano i diversi generi; integrano in qualsiasi maniera elaborati digitali; stimolano all’emulazione e al fai-da-te”.
Il progetto A Typo è stato presentato il 31 gennaio scorso al festival Transmediale di Berlino, prestigiosa manifestazione dedicata alla new media art, dove Giacomo Verde e LesLiensInvisibles hanno anche condotto un workshop sull’argomento.
La mostra presso lo Studio Gennai rappresenta la prima occasione per far conoscere il progetto in Italia. Con questa mostra lo Studio Gennai conferma il suo impegno pluriennale nell’opera di promozione e diffusione del libro d’artista, ospitando lavori che aprono nuove prospettive e nuovi innesti creativi tra questo genere consolidato e i media attuali.
Venerdì 22 febbraio, alle ore 18, il progetto “A typo” sarà presentato presso la libreria Blu Book, Via Toselli 23.
Sabato 2 marzo, finissage con due eventi: alle ore 18.30, presso lo studio Gennai, presentazione del catalogo alle ore 22, presso L'Associazione Cantiere San Bernardo, uno spazio attiguo alla galleria Gennai "ATYPO SM(P)ART(Y)PHONE" , con Photo performance per l'edizione del catalogo on-line ed a seguire live media performance “AIRPLANE MODE” per live web-cam e smartphone music di Verdegiac e Luca Leggero
Partner Associazione Cantiere Sanbernardo, Pisa Libreria Blu Book
Biografie degli artisti
LesLiensInvisibles Immaginario Italian-based duo di artisti composto da Clemente Pestelli e Gionatan Quintini. Il loro lavoro è una ricombinazione eclettica di cultura pop e della rete, tecniche di ingegneria inversa, social media subvertising, e qualsiasi altro tipo di manipolazioni dei media. I loro lavori sono stati espostia livello internazionale in gallerie, musei (MAXXI, Roma; New School, New York; KUMU Art Museum, Tallinn), e art & media-art festival (Biennale Internazionale di Venezia, Piemonte Share Festival, Festival Transmediale di Berlino). LesLiensInvisibles sono stati recentemente premiati con una distinzione onoraria al Festival Transmediale (2011).
Luca Giorgi Musicista, Sound Artist, agitatore culturale. Una delle due menti del progetto di ispirazione deleuziana “LesCorps Sans Organes”, da anni è ormai impegnato nell’esplorazione di nuovi territori musicali con particolare attenzione alla musica elettronica. Ideatore delle cosiddette ”macchine sonore”, dispositivi acusmatici realizzati con qualunque tipo di riproduttore e diffusore musicale. In oltre dieci anni di attività, svariate le collaborazioni realizzate tra le quali ricordiamo: Edoardo Ricci, Stefano Bartolini, Eugenio Sanna, Marco Baldini, il collettivo fiorentino Burp! Enterprise.
Luca Leggero New media artist e musicista, noto per la sua personale rilettura della storia dell’arte (Net.artlovesold.art, Malevich HTML, Fluxlines) e per la partecipazione al collettivo multimediale MAIS. Negli ultimi tempi la sua ricerca si è concentrata sull’uso alternativo e improprio dei dispositivi di telefonia mobile e si è concretizzata nella performance “Over 425,000 ways to make noise with yoursmarphone” tenutasi presso la Microscope Gallery di New York. Ha suonato con musicisti di rilievo internazionale come Eugenio Sanna, Edoardo Ricci, Stefano Bartolini e Marco Baldini.
Marcantonio Lunardi Cineasta, videoartista formatosi alla scuola dei Festival dei popoli di Firenze sotto la guida di SergeiDvortsevoy, Michael Glawogger e Thomas Heise ha realizzato documentari in ambito antropologico e sociale. La sperimentazione in campo visivo lo ha portato a cimentarsi nell’ambito della videoarte e del cinema sperimentale. Le sue opere sono ospiti in numerosi festival internazionali (Cologne Off – Germania; Portobello Film Festival, Londra; Bucarest International Short Festival) e in gallerie (Gallery ARHIS di Varna - Bulgaria, Galerie Joyce Yahouda – Montréal – Canada). Lunardi recentemente è stato premiato con il 1st Golden Videoholic Prize all’International Videoart Festival Videoholica, Bulgaria.
Giacomo Verde Giacomo Verde si definisce teknoartista. Si occupa di teatro e arti visive dagli anni 70. Dagli anni 80 realizza oper’azioni collegate all’utilizzo creativo di tecnologia “povera”: videoarte, tecno-performances, spettacoli teatrali, installazioni, laboratori didattici. E’ l’inventore del “tele-racconto” – performance teatrale che coniuga narrazione, micro-teatro e macro ripresa in diretta – tecnica utilizzata anche per video-fondali-live in concerti, recital di poesia e spettacoli teatrali. E’ stato tra i primi italiani a realizzare opere di arte interattiva e net-art. Riflettere sperimentando ludicamente sulle mutazioni tecno-antropo-logiche in atto e creare connessioni tra i diversi generi artistici è la sua costante.
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