CRASH TRŌADES da Le Troiane di Euripide un progetto di Giancarlo Cauteruccio una creazione di Giancarlo Cauteruccio regia - Daniele Spisa scenografia - Fulvio Cauteruccio recitazione Virginio Liberti drammaturgia - Monica Benvenuti canto - Patrizia de Bari coreografia Loris Giancola luci - Alessio Bianciardi video - Massimo Bevilacqua costumi Marco Puccini musiche originali Interpreti Laura Bandelloni, Irene Barbugli, Martina Belloni, Debora Daddi, Martina Lino Hitomi Ohki, Flavia Pezzo, Elisa Prosperi, Daniela Ranzetti, Maria Elena Romanazzi
una produzione Teatro Studio Krypton con il sostegno di Regione Toscana, Scandicci Cultura e con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Approda a Scandicci Crash Trōades, spettacolo prodotto all’interno di TU – Teatro Urbano, Progetto di Alta Formazione Artistica e Tecnica della Regione Toscana POR Toscana FSE 49933, con cui Giancarlo Cauteruccio concretizza un percorso avviato negli ultimi anni e dedicato alla formazione creativa, avvertita come parte attiva e fondante del processo di produzione teatrale. Da aprile questo cantiere creativo in movimento, a cui hanno preso parte attiva quindici allievi tra attrici, danzatrici, cantanti liriche e operatori della scena, ha compiuto un particolare viaggio teatrale nella Toscana, procedendo per tappe e mettendo in gioco tre tipologie di luoghi urbani. La prima tappa è stata San Gimignano, scelta come esempio tipico di centro storico, a cui ha fatto seguito Piombino, critica area industriale; ultima tappa l’area metropolitana di Scandicci, sintesi dell’iter. Per il Teatro Studio, dall’11 al 16 dicembre, Cauteruccio ha immaginato un particolare allestimento tra esterno e interno, mettendo in relazione l’esperienza dei maestri con le energie vive e dinamiche degli allievi, chiamati a essere protagonisti dell’opera. Crash Trōades si compone di una parola contemporanea (un chiaro riferimento alla sintesi tra naturale e artificiale immaginata da J.G. Ballard) e il titolo antico del testo euripideo, esplicitando così una decostruzione del segno. Crash Trōades è una zoomata nel femminile, basata su una tessitura drammaturgica che innesta nel testo euripideo pagine di due autrici, testimoni di immani tragedie dei nostri giorni: Anna Politkovskaja con Cecenia e la rwandese Yolande Mukagasana (Nobel per la pace 2011) con Le ferite del silenzio. Dieci le interpreti: cinque attrici, Laura Bandelloni, Irene Barbugli, Debora Daddi, Martina Lino e Flavia Pezzo, tre cantanti liriche Hitomi Ohki, Elisa Prosperi e Maria Elena Romanazzi e due danzatrici, Martina Belloni e Daniela Ranzetti, che lavorano su un’integrazione linguistica tra recitazione, canto e danza. La scena si presenta come un’esplosione di macerie abitata dalle donne vittime dell’olocausto e, nello stesso tempo, coro e archetipi della condizione femminile. Invasa dall’acqua e dalla terra come la spiaggia della costa anatolica, come un dissestato accampamento, un luogo dell’attesa, all’ombra delle mura di Troia in fiamme, la scena rimanda a una dimensione metaforica che si riferisce a tutti gli esodi, i rapimenti, i genocidi della storia, che il linguaggio visuale contemporaneo sintetizza con efficacia. Gli attraversamenti della parola nell’immagine, delle sonorità digitali nel canto trascinano le voci nel rumore bianco, esaltando il tragico senza pathos. Rimane una dolentissima umanità con al centro Ecuba, che cessa di piangere i morti per dialogare con le figlie, le spose, ormai vedove dei figli, con le ancelle, alla ricerca di una ragione, di un pensiero che tenga ancora insieme il mondo. Le musiche elettroniche originali di Marco Puccini interagiscono con il canto lirico dal vivo, mentre la voce off di Fulvio Cauteruccio segna l’inizio e la fine dello spettacolo. I costumi di Massimo Bevilacqua sono abiti da sposa contaminati con il fuoco e con la terra, in omaggio alle celebri combustioni di Alberto Burri. L’apparato visuale con proiezioni ad alta potenza, riporta dentro la scena del teatro le memorie dei luoghi aperti attraversati dallo spettacolo negli studi precedenti. |