Una sfida, quella lanciata da E-lite studiogallery, che cerca di gettar luce su uno dei temi più antichi dell’arte, il fantastico, con particolare riferimento alla arte italiana, per sconfiggere <<[…] quella consuetudine secondo cui l’Arte Fantastica è vista come una forma di escapismo, il prodotto di un istinto che affiora in periodi caratterizzati da crisi economiche e forti tensioni sociali, insomma, una sorta di valvola di sfogo, una risposta emotiva al disagio generato dal mutamento delle condizioni di vita degli individui (Ivan Quaroni)>>. Restituirà un saggio di coabitazione immaginifica attraverso oltre venti dipinti di otto artisti italiani – Nicola Caredda, Anna Caruso, El Gato Chimney, Carlo Cofano, Jara Marzulli, Massimo Quarta, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam – la collettiva “COEXIST. Eight different kind of fantastic art”, in programma alla E-lite studiogallery di Lecce, dal prossimo 8 dicembre al 26 gennaio 2013. La dimostrazione che il campo dell’iconografia fantastica è, anche nella pittura odierna, quanto mai ricco di declinazioni e sfumature.
La mostra, curata da Ivan Quaroni, organizzata dalla galleria leccese, con il patrocinio del Comune di Lecce – settore Cultura, la partecipazione di Maison de Créatif, in partnership con Vestas Hotels & Resort e in sponsorship con Nicolì Costruzioni, GeoArk Architettura d’interni e maison d’estia b&b, prosegue l’attenta opera di esplorazione dei più promettenti talenti artistici della scena contemporanea portata avanti dalla giovane gallerista Claudia Pellegrino. Come spiega il curatore nel catalogo che accompagna la mostra, “L’arte fantastica non può essere considerata unicamente come l’effetto di una reazione al clima di crisi che stiamo attraversando. Semmai, è la testimonianza di una mai sopita vitalità creativa e di una tenace volontà di reinterpretazione e, quindi anche di “riscrittura” del mondo conosciuto. Coexist è un progetto che raccoglie le opere di otto artisti italiani nell’intento di sintetizzare uno spaccato del ricco e variegato campo dell’iconografia fantastica nella pittura contemporanea italiana”.
Un percorso attraverso un bisogno fondamentale dell’uomo: l’esercizio dell’immaginazione. Quella stessa immaginazione che gli artisti usano per trasformare la realtà a noi più vicina in qualcosa di straordinario, qualcosa che ci proietta aldilà dei confini del quotidiano, verso mondi lontanissimi, dove tutto è possibile.
Come nella pittura di Nicola Caredda, pittore sardo (vive e lavora a Cagliari), dove le singole cose da lui dipinte rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche ma facenti parte del nostro consuetudinario visuale. Un personalissimo linguaggio metaforico che propone un risultato straniante e al contempo accattivante di una pittura pop surreale che tenta di esorcizzare paura e angoscia, << [...]che unisce alla neogotica propensione verso le ambientazioni spettrali un certo gusto lezioso di marca lowbrow(Ivan Quaroni)>>. Tecniche e immagini di non immediata decodificazione, che si dissolvono e sovrappongono in una chiave di lettura su molteplici livelli comunicativi caratterizzano le tele di Anna Caruso (nata a Treviglio, dove vive e lavora). <>. L’opera di El Gato Chimney – vive e lavora a Milano - è legata a una visione fantastica e a una calma perturbante. Al di là del contenuto e delle stratificazioni presenti nella sua opera, Chimney vuole sottolineare quanto per lui sia importante la creazione di stati d’animo e di sensazioni. << L’arte di El Gato Chimney dimostra di aver appreso (e superato) la lezione Surrealista, nel momento in cui inventa una sorta di personalissimo folclore, che fa da corredo a una pittura ricca e sontuosa, carica di simboli magici e prodigiose apparizioni (Ivan Quaroni)>>. Una sorta di ‘disvelare facendo’, in una tessitura d’immagini in cui si aprono improvvisi squarci di luce che nascono dal profondo della psiche e si nutrono di storia e di memorie, connota la pittura di Carlo Cofano – l’artista è di Lecce, dove vive e lavora - in un crescendo emotivo e immaginifico rappresentativo del percorso di un ‘viaggio’ metafisico e pittorico che intende cogliere la verità ‘parallela’ celata oltre il visibile. << Un processo di progressiva illuminazione. Processo in cui l’artista parte da uno scuro fondo acrilico, metafora dell’informe e dell’indifferenziato, per scolpire, attraverso la luce iridescente dell’olio, forme e figure di chiara evidenza (Ivan Quaroni)>>. Quella di Jara Marzulli (da Bari, dove vive e lavora) è una ricerca sulla parte introspettiva dell'umano, in tutti i suoi mutamenti, in tutte le sue ambiguità nascoste. Su uno sfondo trasparente e gocciolante si stagliano bambine o donne sospese in un tempo non determinato e fuso in un pensiero che va a toccare una memoria lontana. Opere che nascono assieme a chi posa per l'artista, in un gioco di sguardi e di segni tracciati sulla pelle che seguono ritmi lontani e arcaici. << Il corpo umano, con la sua pastosa fragranza organica, è il protagonista assoluto della rappresentazione, lo strumento duttile e sensibile di un racconto insieme estatico e carnale. Marzulli sospende i soggetti in una dimensione liquida, indefinita, per focalizzare l’attenzione dello spettatore tanto sull’espressività anatomica e gestuale, quanto sugli accostamenti semantici (Ivan Quaroni)>>. Vive e lavora a Lecce anche Massimo Quarta, che ciclicamente da anni elabora le diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. << Massimo Quarta è forse, tra quelli qui presentati, l’artista più schiettamente chimerico, impegnato com’è nella definizione di un’utopica dimensione parallela, un luogo morbido e accogliente, che egli definisce “non contaminato da immagini mediatiche” e dove, infine, le meraviglie del possibile diventano tangibili eventualità (Ivan Quaroni)>>. La predilezione per le immagini vintage, che spesso dissemina nelle sue opere con elementi appartenenti al recente passato, caratterizza Tiziano Soro (vive e lavora a Milano). La sua ricerca è basata sulla contaminazione tra due grammatiche antitetiche, da una parte la rappresentazione realistica, diciamo pure di marca fotografica, dall’altra un certo tipo di sintesi formale, che include il gusto per pattern, texture e simboli segnaletici. << Nel suo caso, più che di vera e propria arte fantastica, si può parlare di una sorta di decostruttivismo pop, che usa le immagini come lemmi di un enigmatico cifrario pittorico (Ivan Quaroni)>>. Vania Elettra Tam è uno dei frutti artistici della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (città in cui vive e lavora) e della scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco. L’ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono a una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. << L’artista ritrae i suoi alter ego impegnati in banali azioni quotidiane, come truccarsi, farsi il bagno o cucinare, proiettando sulle mura domestiche ombre fantastiche, che non collimano con i gesti e le movenze reali dei protagonisti. Pescando a piene mani nella tradizione delle fiabe europee e delle filastrocche popolari, Vania Elettra Tam costruisce una narrazione ironica, che scorre parallelamente alle vicende rappresentate in primo piano, come una sorta d’ipertesto visivo (Ivan Quaroni)>>.
Una conferma della mission della galleria di proporre un’indagine sul panorama espressivo partendo da una forte spinta rispetto ai contenuti e, in un costante dialogo con il sistema dell’arte sia italiano sia internazionale, di puntare ad ampliare e amplificare la funzione dell’arte e a fare della creatività artistica un vero e proprio spazio di condivisione di ideali ed esperienze esistenziali. Uno spazio espositivo contemporaneo e innovativo in grado di delineare un’offerta artistica e culturale di qualità per un pubblico il più possibile esteso e porsi come una possibilità concreta di investimento.
INFO Periodo mostra: dal 8/12/2012 al 26/01/2013 Inaugurazione: sabato 8 dicembre ore 18:30 | ingresso libero Orario e giorni apertura: lun-sab | 09-12.30 – 17-20 | ingresso gratuito Catalogo: testo critico a cura di Ivan Quaroni | Edito da: Editrice Salentina
CONTATTI E-lite studiogallery | Corte San Blasio 1c | Lecce | Mobile: 338_1674879 Mail: info@elitestudiogallery.com | Web: www.elitestudiogallery.com Ufficio stampa: FLPress | Flavia Lanza Mail: flpressartnews@gmail.com | Mobile: 3409245760
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