Teatro delle Albe
PANTANI
di Marco Martinelli ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari con Alessandro Argnani, Francesco Catacchio, Luigi Dadina, Fagio, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli itinerari in Romagna Luigi Dadina fisarmonica, composizione musiche Simone Zanchini ideazione spazio scenico Alessandro Panzavolta-Orthographe ideazione e realizzazione elementi di scena Fabio Ceroni, Enrico Isola, Danilo Maniscalco, Ermanna Montanari montaggio ed elaborazione video Alessandro e Francesco Tedde costumi Teatro delle Albe regia Marco Martinelli coproduzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio)
debutto nazionale
dal 27 novembre al 2 dicembre - Teatro Rasi, Ravenna (riposo il 29 novembre)
debutto internazionale
dal 9 al 13 dicembre - Théâtre Le Manège, Mons (B) (riposo il 10 dicembre)
14 febbraio 2004: Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d'Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi poi infondate, lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. Tra il campione adulato, l'icona di chi ha fatto rinascere il ciclismo come sport dell'impresa e della fantasia, e il morto di Rimini, che giaceva in mezzo alla cocaina nei panni di un vagabondo, vi è tutta la complessità di un'epoca al tempo stesso sublime e crudele che si esercita senza pudore. Senza vergogna.
La scrittura di Marco Martinelli, dopo quel Rumore di acque capace di trasfigurare in grottesca e malinconica poesia la cronaca tragica dei barconi alla deriva nel Mediterraneo, affonda nelle viscere dei nostri giorni e della società di massa che chiede sacrifici e capri espiatori: attorno alle figure di Tonina e Paolo, i genitori di Marco, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio, Martinelli mette in scena una veglia funebre e onirica, affollata di personaggi, che come un rito antico ripercorre le imprese luminose dell'eroe. I genitori di Marco, figure archetipiche di una Romagna anarchica e carnale, sono sospese come l'Antigone di Sofocle davanti al cadavere insepolto dell'amato: cercano verità, e non avranno pace finché non l'avranno ottenuta.
"Non lo so quello che è successo a Madonna di Campiglio, ma scoprirò la verità. Pagherò se c'è bisogno, ma lo verrò a sapere, perché è là che gli è piombata addosso la vergogna, e di quello è morto". (Tonina Pantani) Il testo di Martinelli costruisce attorno a questo anelito di giustizia un affresco sull'Italia degli ultimi trent'anni, l'enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico, affannata a creare dal nulla e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica, ma anche capace di mettere alla gogna i suoi eroi di carne, veri, come Marco Pantani da Cesenatico, lo scalatore che veniva dal mare.
tournée 15 gennaio, Teatro Masini, Faenza 17 gennaio, Teatro delle Arti, Lastra a Signa (Firenze) 19 gennaio, Teatro dei Rinnovati, Siena dal 22 al 27 gennaio, Teatro Nuovo, Napoli (riposo il 23 gennaio) dal 31 gennaio al 3 febbraio, Teatro Comunale, Ferrara 5 febbraio, Teatro Rossini, Lugo (Ravenna) dal 9 all’11 febbraio, Teatro Massimo, Cagliari 23 aprile, Palamostre, Udine 30 aprile, Teatro Odeon, Lumezzane (Brescia) dal 3 all’8 maggio, Teatro Elfo Puccini, Milano (riposo il 6 maggio)
www.teatrodellealbe.com
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