Il Museo di Fotografia Contemporanea prosegue nello studio e nella divulgazione al pubblico delle più significative trasformazioni dei linguaggi della fotografia contemporanea con una mostra dedicata a Joachim Schmid, realizzata con il supporto di Deutsche Bank.
Joachim Schmid è un artista tedesco che per l’originalità e l’attualità della sua opera e del suo pensiero gode di grande notorietà a livello internazionale, ma che è ancora troppo poco conosciuto in Italia. La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie scritti di studiosi internazionali e da un importante progetto educativo dal titolo "Parlami di te", dedicato al dialogo tra generazioni diverse con l'utilizzo delle immagini.
Nel 1989, in occasione del 150mo anniversario dell'invenzione della fotografia Joachim Schmid ha provocatoriamente dichiarato: "Nessuna nuova fotografia finché non saranno utilizzate quelle già esistenti!", una dichiarazione alla quale è rimasto fedele fino a oggi. Egli infatti da anni lavora esclusivamente con fotografie trovate nei mercati, negli archivi, negli album di famiglia, in internet. La posizione di Schmid nasce dalla consapevolezza che la “civiltà dell’immagine” vede una continua e sempre crescente produzione di fotografie, in un vero e proprio processo di proliferazione, fino all’assuefazione e alla saturazione, talvolta al non-senso. Schmid decide dunque di sospendere la produzione e “si limita” a cercare, raccogliere, riutilizzare fotografie già esistenti e scattate da altri, ma anche figurine, inviti di mostre, manifesti, cartoline, immagini stampate su libri, giornali, dépliant, trovate nei mercatini, negli archivi, o prelevate da siti internet e social network. Le toglie dunque dal grande flusso della comunicazione contemporanea, le archivia, se ne appropria, le associa tra loro, talvolta le manipola, in cerca di nuovi possibili significati. Egli è dunque non un fotografo, ma un collezionista, un entusiasta del riciclaggio, un catalogatore. La mostra è composta da fotografie della serie "Bilderbuch" (Libro di immagini) e comprende 60 immagini anonime e 40 libri nei quali sono presenti fotografie di temi e generi eterogenei, raccolte da Schmid negli anni e organizzate in sequenza. La mostra viene presentata al pubblico il 30 novembre alle 18.30 nella sede del Goethe-Institut Mailand (via San Paolo 10, Milano) con una conversazione tra Joachim Schmid e due teorici della fotografia: il critico e curatore Simone Menegoi e il fotografo Franco Vaccari. Durante la serata saranno affrontati i temi principali dell'indagine di Schmid in relazione alle nuove tensioni che attraversano la società e l'arte contemporanea.
Con il sostegno di Deutsche Bank In collaborazione con Goethe-Institut Mailand e Amici del Museo di Fotografia Contemporanea
venerdì 30 novembre ore 18.30 Joachim Schmid dialoga con Simone Menegoi e Franco Vaccari Goethe-Institut Mailand, via San Paolo 10, Milano
sabato 1 dicembre 2012 ore 18 inaugurazione della mostra Museo di Fotografia Contemporanea |