Milano, casa della moda e dello stile, è il luogo ideale dove presentare il nuovo “corpus” delle opere di Semple: disegni, quadri, grafica di “nuova figurazione pop”. Un importante catalogo accompagnerà quella che può essere considerata la mostra più completa realizzata fino ad oggi sui suoi lavori. La carriera artistica di Semple ha avuto una forte impennata a seguito di una mostra realizzata presso la Martin Summers Fine Art Gallery di Londra che registrò uno straordinario “tutto esaurito”. Da quella data in poi l’artista ha venduto opere per più di 2 milioni di sterline in meno di 2 anni. L’ultima produzione di Stuart palesa la sua profonda convinzione del fatto che siamo tutti eredi della pop, vittime di un’imperante mentalità del consumo. I nuovi lavori di una luce accattivante e di un linguaggio accessibile sono l’essenza della malinconia per il Technicolor. Qui, Stuart prende in prestito immagini da film, icone della moda, parole delle canzoni e la nostalgia verso la sua adolescenza.
Mentre il terrore, la paura e i conflitti globali raggiungono proporzioni tangibili, i collage come le tele di Semple pongono l’attenzione sulla cultura del consumismo, lontana dall’essere il rimedio promesso, è un’ irriverente distrazione dalle cause della nostra distanza dalla radice del problema, la mancanza di “comunità”.
Semple affronta il tema dell’isolazione all’interno di una diffusa cultura del consumo inserendo nei suoi lavori una dose di umanità. Trascurando la funzione della tecnologia, Semple ha ricreato tecniche di stampa, imitando dettagli normalmente ottenuti attraverso veli di seta e litografie fatte a mano. E’ pur vero che la tecnologia e la stampa veloce possono sfornare una grande quantità di immagini, ma Semple non riduce il processo artistico al raggiungimento degli effetti desiderati. La ripetizione grafica della pubblicità e di segni liberamente realizzati a disegno libero, riconoscono predecessori illustri come Andy Warhol, Jeff Koons e Jean-Michel Basquiat.
Lasciando correre la memoria, Semple mutua frasi dalle canzoni pop della sua infanzia. Dal suo background saltano fuori immagini con le frasi “Material World” e “Goodbye Ruby Tuesday”. Lo scopo è quello di creare parole e immagini che generino un dialogo nel quale ciò che è descritto trovi corrispondenza con l’immaginario dello spettatore.
La serie di lavori affronta l’idea della riproduzione e del ruolo della fotografia in questo processo. Semple ammette che l’identità è formata dal bisogno di considerare le riflessioni di se stessi e di altri distinte in base a riferimenti simili. Ispirato dalla colonna sonora delle sue aspirazioni adolescenziali, Semple è un digital DJ, trovando nel processo di mixaggio frammenti di cultura pop. Il percorso risultante ci racconta la storia di un artista che è sia il prodotto del suo ambiente sia attivo creatore di cultura.
Sebbene in questi ultimi anni, Semple abbia ottenuto un sorprendente numero di successi e riconoscimenti per il suo lavoro, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo, resta una figura enigmatica a margine del mondo dell’arte contemporanea, permettendogli di avere la flessibilità di trasmettere le sue idee senza le consuete limitazioni imposte dal sistema.
“ Tutto ciò che cerco di fare, è creare quadri che ti facciano sentire esattamente allo stesso modo di quando ascolti certa musica pop” – Stuart Semple.
Orari di apertura:Lunedì – Venerdì 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00 Ingresso:Gratuito |