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Cinema News - Festivals | by Terra di Tutti Film in Cinema News - Festivals on 03/10/2012- Comments (0)
 
Terra di Tutti Film Festival, cinema e doc dal sud del mondo
La vita nelle miniere della Cina, i Balcani a 20 anni dall’assedio di Sarajevo, i giovani palestinesi e il parkour per superare le barriere, la lotta delle donne indiane contro gli uomini violenti. Le storie dimenticate da media mainstream si ritrovano al Terra di Tutti Film Festival, la rassegna internazionale organizzata per la sua sesta edizione dalle ong Cospe e Gvc.
 
 
Presentato il programma della rassegna che porta a Bologna ospiti internazionali, documentari e cinema su migrazioni e nuove povertà, lotte per i diritti e le risorse, tutela dell’ambiente e biodiversità. Appuntamento dal 2 al 14 ottobre con l’apertura affidata al regista filippino Brillante Mendoza, che presenterà "Thy Womb" e l’anteprima italiana di "Captive". In programma anche gli audiodoc "Volti di Tahrir", il documentario di Anna Maria Selini sul processo per la morte di Vittorio Arrigoni "Vik Utopia", il film sul fondatore del movimento degli indiani d’America "A good day to die".

Cresciuta nei luoghi e nei protagonisti, la kermesse inaugura il 2 ottobre con il regista filippino Brillante Mendoza ed entra nel vivo dall’11 al 14 ottobre al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino, 65) con le sessioni gratuite di proiezione dedicate alle frontiere invisibili della “Fortezza Europa”, all’Afghanistan, allo sfruttamento globale dell’ambiente e del lavoro e alle strategie di resistenza messe in atto dagli “eretici” del capitalismo anche in Italia. E ancora, gli audiodoc sulla primavera araba in piazza Tahrir, i reportages vincitori del Premio Ilaria Alpi e i video provenienti da Gender Bender, dal Festival delle Terre di Roma, da Tutti nello stesso piatto di Trento, dal ConCorto di Piacenza.

Martedì 2 ottobre alle ore 20,00 appuntamento inaugurale in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il festival Human Rights Nights: il regista filippino Brillante Mendoza sarà al cinema Lumière per la proiezione del suo ultimo film "Thy Womb", applaudito dalla critica all’ultimo festival di Venezia. La pellicola racconta la vita di una levatrice filippina e del suo popolo, i Bajau, raccoglitori di perle e pescatori che vivono nel sud del Paese. In programma anche l’anteprima italiana di "Captive", interpretato da Isabelle Huppert e ispirato alla storia vera di un rapimento da parte del gruppo musulmano di Abu Sayyaf. L’omaggio al regista, a cura della Cineteca, è in programma fino al 4 ottobre.

Per tutta la durata del festival mostre fotografiche, incontri, approfondimenti sugli aspetti sconosciuti delle cronache del sud del mondo coinvolgono librerie e spazi culturali cittadini. Martedì 9 ottobre a partire dalle ore 18,00 al Tpo (via Casarini 17) è in programma una serata dedicata alle “Nuove cittadinanze”, con alcuni doc in arrivo dal festival spagnolo Cinemigratorio di Santander e una sessione su diritto al cibo e sovranità alimentare, con la proiezione del video tutto bolognese "È il tempo delle zucchine – indagine sugli orti in città" realizzato dal collettivo Trame Urbane. Mercoledì 10 ottobre alle ore 15,00 all’Università di Bologna (via Zamboni 38) appuntamento con il giornalista esperto di migrazioni Gabriele Del Grande per l’anteprima di un episodio di "La vita che non Cie", il documentario in cui Alexandra D’Onofrio ribalta l’estetica della frontiera offrendo il punto di vista di chi subisce gli effetti della migrazione.

Giovedì 11 ottobre alle ore 18,30 si apre la quattro giorni di proiezioni gratuite al cinema Lumière. Dedicata alla “Fortezza Europa” la prima sessione (alle ore 20,00), con le testimonianze dei migranti africani giunti nel canale di Sicilia e qui respinti verso la Libia, raccolte nel pluripremiato "Mare chiuso" di Andrea Segre e Stefano Liberti e gli episodi inediti di "La vita che non Cie". Alle ore 22,00 il festival incontra il Premio Ilaria Alpi e il suo direttore Francesco Cavalli, con la proiezione del reportage vincitore del Premio 2012 "Spazzatour" di Emilio Casalini, trasmesso da Report e dedicato al riciclo dei rifiuti italiani in Cina. "The nigerian connection" di Chiara Caprio, Juliana Ruhfus e Orlando von Einsiedel, finalista tra i doc stranieri, è invece un viaggio dentro lo sfruttamento delle donne nigeriane in Italia.

La Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72) ospita lo speciale dedicato alle foreste “Pillole verdi”. Giovedì 11 ottobre alle ore 17,00 una sessione di documentari ad hoc e venerdì 12, a partire dalle ore 10,00, il convegno “La gestione forestale sostenibile dalla teoria delle politiche alla pratica del mercato, sino alle scelte dei cittadini”, seguito dal workshop sulle “Buone pratiche nella gestione forestale: l’importanza delle comunità locali” (a partire dalle ore 14,45).

I video prodotti dai giovani, un focus sull’Afghanistan in compagnia di Selay Ghaffar, attivista per i diritti umani e presidente dell’ong Hawca, i doc sullo sfruttamento delle miniere e una sessione dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni riempiono la giornata di venerdì 12 ottobre. Si inizia alle ore 15,30 con "Prove costituenti 3", realizzato dai ragazzi dell’Istituto penale minorile del Pratello di Bologna per la regia di Agnese Mattanò. Due giovani fratelli Tuareg, divisi tra il Niger e il nord Italia, sono i protagonisti di "Solo andata. Il viaggio di un Tuareg", di Fabio Caramaschi, trasmesso nei Doc3 da Rai3 (in programma nella seconda parte di “Fortezza Europa”, alle ore 15,00).

Alle ore 19,00, al via il primo degli appuntamenti con gli audiodoc "Volti di Tahrir", una rassegna di brevi ritratti raccolti dalle voci dei protagonisti della rivoluzione, con i suoni e i racconti della piazza simbolo della primavera araba. Realizzati da Marco Pasquini, Luca Mandrile e Emiliano Sacchetti e trasmessi da Radio3, cinque degli audiodoc saranno trasmessi in lingua originale con sottotitoli italiani in altrettanti appuntamenti nel corso del festival. Viene invece dal festival Glbt Gender Bender "City of borders" di Yun Suh, dedicato alla vita di gay e lesbiche a Gerusalemme, in proiezione dopo Volti di Tahrir 1.

Alle ore 20,30 “Storie di pietre diritti”, un focus sullo sfruttamento predatorio dei lavoratori e dell’ambiente nelle miniere, dalla Cina del carbone ("Coul miner" di Kuang Gong) alla Palestina della pietra naturale ("Sacred stones" di Muayad Alayan e Laila Higazi). Alle 22,30, una sessione dedicata alla Palestina e alla memoria di Vittorio Arrigoni: in "Vik Utopia", Anna Maria Selini segue il processo per la morte dell’attivista umanitario ucciso nel 2011 a Gaza. Il documentario sarà proiettato alla presenza della regista anche alle ore 17,00 presso il dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino 23 – aula A).

Ambiente e lavoro sono protagonisti della giornata di sabato 13 ottobre, che si apre alle ore 15,00 con una sessione dedicata a “Terra, acqua, energia”. È stato candidato ai David di Donatello 2012 "Langhe doc – storie di eretici nell’Italia dei capannoni" di Paolo Casalis, i cui protagonisti hanno deciso di intraprendere delle vie alternative al degrado sociale, politico e culturale della penisola. Alle ore 17,00 lavoro in primo piano, con un viaggio negli slum del Bangladesh, tra sfruttamento e inquinamento legati alle concerie ("Hazaribagh, toxic leather" di Elise Darblay e Eric de Lavarene) e tra i migranti indiani al lavoro nelle campagne di Latina ("Padrone bravo" di Simone Amendola). Alle 19,00 “El dia de la tierra”, una sessione dedicata ad ambiente e biodiversità che mette in programma anche i video vincitori del festival trentino Tutti nello stesso piatto.

Le proiezioni serali iniziano alle ore 20,30 con un viaggio del mondo attraverso le “Visioni di strada”: dalla capitale del Congo Kinshasa ("Come gli uccelli" di Adriano Foraggio) al Brasile, dove l’iniziativa coraggiosa di un musicista ha dato vita a una rete di biblioteche nelle favelas ("A Mao e a Luva" di Roberto Orazi). A Gaza, due giovani palestinesi hanno fatto del parkour la propria filosofia di vita contro gli ostacoli e le barriere: lo raccontano George Azar e Mariam Shahin in "Free Running Gaza", doc trasmesso da Al Jazeera per la serie “Artscape” e realizzato con la colonna sonora dei Ramallah Underground, già ospiti del TTFF 2009. Gli autori saranno presenti alla proiezione.

La sessione serale (alle ore 23,00) dedicata ai migranti in Europa si apre con "A new day has com" di Emiliano Sacchetti, la storia delle famiglie palestinesi sradicate dalle loro terre e giunte dall’Iraq e dalla Siria in Europa alla ricerca di una nuova vita. In "Parmi nous" di Clément Cogitore, un giovane migrante si trova a vagare nelle foreste francesi dove si nascondono gli stranieri illegali.

Una città controversa e multiforme, animata da un profondo mutamento politico è la Tangeri de "La sposa del Nord", di Elisa Mereghetti e Marco Mensa, che aprirà le “Visioni domenicali” il 14 ottobre alle ore 15,30. È stato proiettato all’International Al Jazeera documentary film festival 2012 "Lady of the square", in cui Adel Elgammal traccia il ritratto di alcune protagoniste femminili della primavera araba.

È dedicata ai Balcani a 20 anni dall’assedio di Sarajevo la sessione delle ore 17,30. "Donne che rifiutano la morte" di Mohamed Kenawi, proiettato da Al Jazeera, ritrae le donne bosniache che hanno attraversato la guerra e il lutto e sono in lotta per una vita dignitosa. Arriva invece dal Concorto di Piacenza "Kthimi", di Blerta Zeqiri, il ritorno di un nuovo alla propria famiglia dopo la prigionia in Serbia. Il reportage fotografico di Alain Keler "Paria, i Rom in Europa" racconta poi la vita di una delle minoranze più emarginate del Vecchio continente.

Alle ore 19,30, un’opera dedicata al movimento che ha cambiato per sempre la vita dei nativi americani e a uno dei suoi fondatori. "A good day to die", il pluripremiato film diretto da David Mueller e Lynn Salt, racconta la vita di Dennis Banks dall’adolescenza, passata in collegio, al servizio militare in Giappone, fino alla messa in opera delle prime azioni conflittuali e alla fondazione, nel 1968, dell’American Indian Movement. La proiezione è in collaborazione con il Festival delle Terre di Roma.

Il festival si chiude alle ore 21,00 con le premiazione e le proiezioni dei migliori video dell’edizione 2012. La giuria di qualità del festival assegnerà il premio alla miglior produzione italiana, mentre il miglior video straniero sarà premiato dal Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della provincia di Bologna. Saranno inoltre assegnati il premio Benedetto Senni, alla memoria del cooperante in Africa, e tre menzioni speciali assegnate dal Mercato della Terra di Bologna, dal Coonger e da Fair Trade.

Tutte le proiezioni del TTFF sono gratuite ad esclusione delle première del 2 ottobre, "Thy Womb" e "Captive". Per queste ultime è possibile richiedere un coupon a info@terradituttifilmfestival.org inserendo il proprio nome e cognome nella mail: i primi 30 spettatori riceveranno un biglietto d’ingresso gratuito, gli altri avranno diritto a un ingresso scontato a 4 euro a proiezione. Il prezzo d’ingresso intero è di 6 euro (ridotto 4,50 euro, studenti 4 euro). Il programma del festival è disponibile su www.terradituttifilmfestival.org.

Per informazioni:
Tel. 051 546600 (COSPE)
Tel. 051 585604 (GVC)
E-mail: info@terradituttifilmfestival.org
Sito web: www.terradituttifilmfestival.org
 
 
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INFOS
PERIOD: from 02/10/2012 to 14/10/2012
CITY: Bologna
NATION: Italy
VENUE: Cinema Lumière e altri spazi
ADDRESS: via Azzo Gardino, 65
TELEPHONE: 051 546600
FAX:
EMAIL: ufficiostampa@agendanet.it, info@terradituttifilmfestival.org
WEB: www.terradituttifilmfestival.org
INSERTED BY: Terra di Tutti Film
 
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