La galleria Il Ponte presenta Il doppio di Eros la bi-personale di Carlo Cantini e Giampaolo di Cocco per la prima volta insieme a Firenze. La mostra è composta da due tipologie di lavoro assai distinte e il titolo si riferisce alla duplice modalità di osservazione dell’Eros concretizzata nel doppio livello della galleria. Due modalità in due diversi piani con due riflessioni diverse: da un lato un’interpretazione enigmatica, velata e profondamente simbolica (esemplificata dal buio del piano inferiore della galleria, voluto dal di Cocco) e dall’altro, un'annotazione chiara, esplicita, formalmente classica (la luce piena del piano terra della galleria, occupato dal Cantini). Un Eros bifronte torna a manifestarsi in un’epoca che a prima vista, sembrerebbe già conoscerne ogni segreto, tramite il lavoro di due artisti che con le loro fotografie e installazioni, tra cui molte inedite, presentano gli scrigni dai quali hanno tratto lo straordinario repertorio di esperimenti sull’immagine e sull’evocazione della sensualità. Il doppio di Eros in questo senso, diventa fragile epifania della bellezza, pienezza e dolcezza dell’amore sensuale e del corpo femminile, secondo la doppia accezione di James Hillman di desiderio fisico immediato da un lato e desiderio struggente e irraggiungibile dall’altro.
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