Culla storica all’arte ceramica, Urbino è nuovamente sede di un importante omaggio ad uno dei più autorevoli maestri faentini, lo scultore e ceramista Guido Mariani, vincitore del prestigioso “Premio Faenza” nel 1980 e portavoce di uno stile contemporaneo originale ed eclettico che è andato rinnovandosi fino ad oggi.
Promossa dall’Accademia Raffaello di Urbino, la mostra “GUIDO MARIANI, attraversamenti eclettici della contemporaneità” è allestita alla Casa natale di Raffaello – Bottega Giovanni Santi, dal 4 al 30 agosto 2012, con una scelta di significativi capolavori che ripercorrono la carriera dell’artista.
A cura di Gian Carlo Bojani, già direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e a cui si devono le precedenti mostre dedicate a Guerrino Tramonti e Alfonso Leoni, la mostra di Guido Mariani segna un altro punto di riferimento imprescindibile nell’indagine condotta da Bojani sull’arte ceramica del novecento.
L’esposizione di Guido Mariani presenta un’antologia di opere realizzate con tecniche e materiali ceramici diversi; una campionatura divisa per decenni a partire dagli esordi con i teatrini in maiolica degli anni settanta, come Help, Non per indicare e soprattutto Non abbiamo alternative, da cui sono scaturite nuove e successive sculture, come i pantaloni ricreati a grandezza naturale, con cui vince il Premio Internazionale della Ceramica a Faenza. Segue la produzione matura degli anni ottanta con lavori come Blu e bipistola, Artemide, Afrodite, Panni di tutti, Alla palmetta persiana, Prego accomodatevi. Sono gli anni della sua epifania, come scrive Bojani, a cui approda “con opere che parvero derivare dalla pop-art; riproducenti quasi in fac-simile oggetti della vita quotidiana: poltrone di sapore Dada, carriole, stracci, panni, sgabelli, “pizie” o “arpie” apparentemente innocenti (…); il clima era quello suscitato da Claes Oldenburg, George Segal e Robert Rauchenberg (…) ma le sue intenzioni erano ben diverse”. Mariani non si ispira infatti al consumismo e piuttosto trae spunto dalle campagne povere e dai borghi contadini della sua terra; oggetti come segni di una civiltà che sta per scomparire e tuttavia c’è nelle sue opere una pacata ironia che esorcizza la nostalgia, anche attraverso l’uso di squillanti decori maiolicati. Alla fine degli anni ottanta il suo lavoro diventa più informale, più espressionista, ed è facendo leva sulle caratteristiche del gesto e della plasticità che la critica lo definisce ”Neo-Barocco Selvaggio”. Si giunge quindi agli anni novanta di cui sono un mirabile esempio: Ghibli, Tramontana, Zefiro, Vortice, Metallica e alla produzione dal 2000 con Ho la mosca al naso, Io no, Oooh!, Cavalieri d'oriente, A jo dal zamandal. In questi anni Mariani conferma una vocazione sempre più surrealista nell’esaltazione dei formati e nelle espansioni di parti per del tutto con elementi ambiguamente minacciosi e decorativi al tempo stesso, come avviene nelle sue teste parlanti, ancora oggi. Le ultime ricerche del suo lavoro sono una sorta di teatro ceramico, un vago ritorno ai teatrini degli anni settanta, dove i personaggi recitano un momento leggero e ironico, immersi nel triste passare del presente che loro, spesso, irridono o demistificano.
Scrive Gian Carlo Bojani nel catalogo “...con la sua impareggiabile anche istintiva riflessione antropologica (…) i materiali di Mariani e i modi di realizzarli trasformandoli, captano una complessità di fenomeni fino a ridarci tutto un universo soprattutto di umorale, saturnina cultura popolare anche rivisitata nei Quartieri Alti della speculazione estetica”. Il catalogo edito da “tipografia faentina” – Faenza contiene anche un’antologia critica con testi di C. Cerritelli, F. Vincitorio, G. Ruggeri, G. Lambertini.
GUIDO MARIANI, attraversamenti eclettici della contemporaneità Casa natale di Raffaello - Bottega Giovanni Santi Via Raffaello, 57 - 61029 Urbino (PU) 04 – 30 agosto 2012 Orari Feriali 09.00 - 12.30 /15.00 - 18.30 Festivi 10.00 - 13.00 Ingresso gratuito Informazioni Casa natale di Raffaello - Museo T 0722 320105 A cura di Gian Carlo Bojani Promossa da Accademia Raffaello - Urbino Catalogo “tipografia faentina” - Faenza
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