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Theatre News - Festivals | by Santarcangelo•12 in Theatre News - Festivals on 13/06/2012- Comments (0)
 
Santarcangelo •12 Le vite comuni nella lente dell'arte
Il Festival di Santarcangelo ricomincia con una nuova direzione artistica e la voglia di farsi “aria pubblica”. Un festival che invita i cittadini a mettersi in scena e rilancia l’idea di teatro in piazza come cuore pulsante di una comunità.
 
 
Prosegue con una nuova direzione artistica triennale e con il nome Santarcangelo •12 •13 •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza la storia del più longevo festival di teatro di ricerca in Italia. Alla guida del nuovo triennio un gruppo di curatori composto da Silvia Bottiroli, alla direzione artistica, con Rodolfo Sacchettini e Cristina Ventrucci alla condirezione. L’edizione 2012 del festival rappresenta quindi il “primo atto” di un discorso complessivo che si concluderà nel 2014.
Quello di Santarcangelo è un festival che non si pone come vetrina ma luogo di esperienza artistica, nell’aprire dialoghi internazionali sia con figure storiche che con artisti alla loro prima creazione; nell’immaginare progetti fuori formato rispetto al teatro, che sconfinano con spudoratezza e con semplicità nell’arte, nella scrittura, nel disegno e nel cinema; nel coinvolgere bambini, anziani, cittadini e stranieri in creazioni di artisti capaci di creare un cortocircuito tra la scena e la vita, lontano da ogni forma televisiva e da ogni narcisismo, a ricordarci come l’arte sia un luogo di distillazione del reale, uno spazio dove è possibile esercitare uno sguardo più profondo.
“Una delle domande che muovono il programma di questa edizione riguarda il rapporto tra le arti della scena e la rappresentazione della vita quotidiana, delle emozioni e relazioni che consideriamo ordinarie, delle forme del vivere comune e del vivere in comune (affettivo, familiare, politico) – afferma Silvia Bottiroli – una questione che interroga l’umano come ambito e la vulnerabilità come qualità dell’essere in relazione a sé, agli altri e alla storia. Infatti, è proprio nell’ottica di una fragilità – conclude Bottiroli – che il teatro può costruire attorno a ciascuna presenza un luogo, uno spazio di ascolto e risonanza, una possibilità per artisti e pubblico di condividere un’esperienza nel tempo e nello spazio straordinari di un festival”.
Il triennio viene intitolato Santarcangelo •12 •13 •14 (a indicare rispettivamente quarantaduesima, quarantatreesima e quarantaquattresima edizione) per suggerire uno spostamento immaginario rispetto alla cronologia della storia, alludendo a una costante giovinezza del festival nel suo porsi come stato iniziale, come origine.


Santarcangelo •12 Festival Internazionale del Teatro in Piazza

Le produzioni
In programma dal 13 al 22 luglio 2012, Santarcangelo •12 percorre la frontiera tra realtà e finzione, trovando nuove forme narrative nel coinvolgimento di persone comuni chiamate in causa dalla scena per moltiplicare i segni e le storie.
A partire dai due lavori in residenza, coprodotti dal festival e realizzati insieme ai suoi abitanti: Ads (Santarcangelo) di Richard Maxwell e Sogni di Virgilio Sieni. Il regista e drammaturgo newyorkese Richard Maxwell(US) (dal 13 al 21 luglio), che torna a Santarcangelo dopo la sua presenza nel 2009, realizzerà una creazione coinvolgendo trenta persone chiamate ad affermare pubblicamente ciò in cui credono. Ads (che sta per advertisement, ovvero “annuncio pubblicitario”) parte dalla domanda su come possa l’uomo riprendersi il proprio spazio in un mondo consumato da crisi d’identità e dominato dalla pubblicità. Ads (Santarcangelo), un ritratto video-teatrale, sarà presentato per l’intera durata del Festival al Teatrino della Collegiata.
Anche Virgilio Sieni(IT) (dal 19 al 22 luglio) coinvolge cittadini di Santarcangelo in Sogni, dove prosegue la sua ricerca sull’arte del gesto condotta con i non professionisti, interessato a rintracciare elementi di bellezza nella forza che una persona comune riesce a esprimere compiendo un’azione semplice; Sieni lavorerà sulla materia del sogno, mettendo in scena anziani e bambini intenti a evocare dimensioni fantastiche. Il coreografo toscano inoltre presenterà nella cornice di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli anche Solo Goldberg Improvisation (18 luglio) considerato il suo manifesto artistico.
Tra le produzioni del festival figurano anche realtà emergenti della scena italiana: il giovane collettivo milanese Strasse(IT) (dal 13 al 22 luglio) che con la performance urbana Drive in#3 (Santarcangelo di Romagna) attraversa il paesaggio con sguardo cinematografico accompagnando lo spettatore in una drammaturgia di apparizioni; e la formazione Barokthegreat(IT) (20 e 21 luglio) che con Indigenous sprigiona un universo dalla temperatura primitiva, un mondo dal ritmo ostinato e balenante, frutto dell’incontro scenico di danzatori e musicisti.

Le altre presenze internazionali
In un programma fitto e completamente concentrato negli spazi del paese (eccezion fatta per l’appuntamento di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli), si snoderanno altri lavori che in modo diverso elaborano la relazione tra sguardo d’artista e contesto, con numerose presenze internazionali.
Dalla Germania arrivano per la prima volta in Italia le She She Pop(DE) (20, 21, 22 luglio), un collettivo di artiste-performer che in un trittico di dialoghi, Schubladen (Cassetti), esplorano diverse questioni della vita comune e della memoria personale, aprendo anche riflessioni di più ampia portata, sino a ricostruire una biografia collettiva degli ultimi quarant’anni di storia europea.
Il “duo” eccentrico composto dallo svizzero Martin Schick(CH) e dall’argentina Laura Kalauz(AR) (19, 20, 21 luglio) in CMMN SNS PRJCT (Progetto di senso comune) coinvolge gli spettatori in una sorta di parabola delle relazioni umane e di come esse vengano influenzate dalla logica del profitto economico. Damir Todorović(YU) e Valentina Carnelutti(IT) (13, 14, 15 luglio) creano con As It Is un gioco nel quale si manipola l’identità privata dell’attore disorientando lo spettatore per dimostrare come la “verità” passi da un piano di realtà a un altro, e come la sua natura muti in contesti diversi. Il performer croato Matija Ferlin(HR) (13, 14, 15 luglio) presenta Sad Sam / almost 6 (Ora sono / Quasi 6), un lavoro sull’infanzia e sulla sua fine, sulla forza dell’immaginario e di un linguaggio capace di creare le cose nominandole.
In dialogo con gli oggetti anche il lavoro di Gyula Molnàr(HU/IT), artista di origini ungheresi, (dal 18 al 21 luglio) che con Piccoli suicidi porta gli oggetti a narrare se stessi: spettacolo cardine del teatro di figura, creato quasi trent’anni fa, quello di Molnàr è un piccolo capolavoro nella tradizione europea di questo genere teatrale rivolto a un pubblico di adulti e bambini.
È un’opera video quella di Donghee Koo(KR) (dal 13 al 22 luglio), artista sud coreano che, giocando sul limite tra realtà e finzione, crea una gara di pianto attraverso la quale percorrere l’osmosi fatale tra la vita e l’opera.
Nei giorni precedenti al festival, infine, sarà presente a Santarcangelo l’artista britannico Peter Liversidge per realizzare, con il progetto internazionale Proposals, un libro di idee per il futuro del festival che nasceranno da una sua immersione nel contesto sociale e artistico della città.

I debutti italiani e i progetti speciali
Debutta al festival il nuovo lavoro di Kinkaleri(IT) Fake For Gun No You (13 e 14 luglio), inscritto nel progetto di ricerca All! che riporta la formazione toscana a interrogarsi sul piano coreografico per la creazione di nuovi linguaggi in relazione a William Burroughs.
Si pone sul piano della ricerca legata al corpo anche l’inedito sodalizio della performer e danzatrice Mara Cassiani(IT) con l’illustratrice Mara Cerri(IT) per You And Me And Everywhere (dal 19 al 22 luglio) ispirato al libro Via Curiel 8 della Cerri; le due artiste intraprendono un suggestivo percorso ibrido tra l’immaginario il disegno animato e la scena teatrale. A questo proposito verrà presentato al festival anche il cortometraggio di animazione Via Curiel 8 di Mara Cerri e Magda Guidi(IT).
Altra formazione al debutto quella dei giovani Sara Masotti(IT) e Simone Marzocchi(IT) (20, 21, 22 luglio): riuniti sotto il nome Filomela, e immersi nelle grotte tufacee di Santarcangelo, indagano in Petra genetrix le possibilità espressive della gamma fonetica vocale che si discosta dai suoni normalmente utilizzati nelle lingue umane.
La presenza del Teatro Valdoca(IT) a Santarcangelo •12 crea un polmone di energia visionaria allo Sferisterio, aperto allo sguardo degli spettatori tutti i giorni dal 16 al 22 luglio. La compagnia allestisce un accampamento poetico che prepara – in forma di laboratorio per giovani attori, musicisti e danzatori – un grande affresco corale, a rideclinare la forma dell’happening, luogo di pensiero e azione acceso dalla creazione artistica, in omaggio a John Cage nel centenario della nascita. Le case dei sogni di John Cage culminerà, nell’ultimo giorno di festival, in una “parata” (22 luglio) allo Sferisterio seguita da una festa, aperta a tutti gli artisti e i cittadini, invitati nello spazio della scena per un’esplosione di gioia collettiva.
Sarà inoltre in programma un progetto speciale a cura di Menoventi(IT) dal titolo Tabarin citadin. Una lunga serata a sorpresa con la collaborazione di numerosi artisti, liberamente ispirata al clima dadaista di inizio secolo.

La piazza
Cuore pulsante del festival, la piazza centrale di Santarcangelo verrà allestita a cura di Aidoru(IT) con una serie di arredi speciali, ottenuti dal riciclo di bancali e ideati come sedute per la sosta e per la visione degli spettacoli. A reinventare un’idea di “teatro in piazza” lavoreranno: César Brie(AR/IT) (15 luglio), proponendo una versione inedita del suo ultimo lavoro Karamazov, in un adattamento corale e avvincente con il giovane gruppo di attori usciti da un percorso di formazione dell’Ert; Accademia degli Artefatti(IT) (19 luglio), che presenterà l’episodio Nascita di una Nazione di Mark Ravenhill, uno sguardo spietato sul teatro e sulle città, in forte relazione con gli spettatori; Codice Ivan(IT) (14 luglio) con GMGS_What the Hell Is Happiness?, che si confronta con il motore del fare quotidiano e con la sua ricerca spesso ossessiva della felicità; il musicista Francesco Giomi(IT) (20 luglio) di Tempo Reale con un omaggio a Cage, intitolato Cage/Fontana reMix - Un paese di musica immaginaria e realizzato con venti musicisti chiamati a raccolta intorno a un’idea di paesaggio musicale. Gran finale con un evento visionario a cura di Zapruder filmmakersgroup(IT) (21 luglio), che con I topi lasciano la nave. Yes Sir, I Can Boogie allestirà in piazza una vera e propria maratona di ballo, recuperando una tipica tradizione emiliano-romagnola e trasfigurandola attraverso dispositivi elettronici in un mondo sonoro straniante.
Alternandosi al teatro, anche il cinema abiterà la piazza, richiamando l’antico sapore della meraviglia che questa arte può suscitare nelle notti della comunità; il “Cinema in piazza Grande” accoglierà film di diverso genere tra cui un omaggio a Tonino Guerra (che si compie anche nell’ospitalità della mostra Nel mondo di Tonino Guerra curata da lui stesso poco prima di morire e in un ascolto di poesie all’Arena Cappuccini in anteprima di festival il 12 luglio) con la proiezione di Ginger e Fred di Federico Fellini, un programma di corti di animazione (di Mari Kanstad Johnsen(N), Reinis Pēterson(CH), Mara Cerri, Magda Guidi, Ericailcane(IT), Simone Massi(IT), Signe Baumane(LV), Donato Sansone(IT), Vladimirs Ļeščovs(LV)) e i documentari di città di ZimmerFrei(IT).
Piazza Ganganelli ospiterà inoltre Tipografia Testamento (dal 13 al 22 luglio) e Radio Gun Gun (14, 15, 20, 21, 22 luglio). Il primo è un laboratorio artigianale aperto al pubblico che si occupa di raccogliere e rielaborare contenuti visivi, testuali e musicali, pubblicandoli in edizioni artigianali, autoprodotte e a tiratura limitata. La seconda è una radio dal vivo, a cura di Altre Velocità(IT), trasmessa in diretta in streaming e ascoltabile nei giorni successivi in podcast.

Nuove generazioni
Saranno inoltre presenti al festival: l’ultimo lavoro di Menoventi (13, 14, 16 luglio), L’uomo della sabbia, che gioca con le coordinate di spazio e tempo in modo profondo e grottesco, sulla soglia sempre labile che separa il reale e la rappresentazione. Grattati e vinci, terzo e ultimo episodio della “Trilogia dell’inesistente” del gruppo riminese Quotidiana.com(IT) (dal 14 al 17 luglio), il cui lavoro drammaturgico recupera moduli e ritmi del vivere ordinario, portandoli a una sorta di estreme conseguenze. Gruppo nanou(IT) (15 e 16 luglio) con Sport, un atto poetico che coglie l’intimità dell’atleta nella sua solitudine durante i preparativi per l’esecuzione ginnica. La ricerca sonora al centro di Mirto Baliani(IT) e Marco Parollo(IT) in Fuocofatuo (13, 14, 15 luglio): un concerto in cui i suoni prodotti dagli oggetti di uso domestico trasfigurano dal rumore a un crescendo musicale.
Sono lavori questi, così come altri presenti a Santarcangelo •12, che hanno già debuttato e che vengono scelti per il loro valore artistico intrinseco. In questo senso il festival vuole dare un segnale in controtendenza rispetto alla diffusa logica di prime nazionali, privilegiando in alcuni casi la qualità alla novità.
Santarcangelo •12 ospita inoltre le selezioni del Premio GD’A (17 e 18 luglio), dedicato alla giovane danza d’autore.

Teatro e cinema
Alcune presenze di Santarcangelo •12 anticipano futuri progetti del triennio, tra scena e schermo. Il collettivo ZimmerFrei (dal 13 al 16 luglio) – impegnato in diverse parti d’Europa nella costruzione di progetti di arte pubblica e di videoarte – presenta i documentari Memoria esterna, Lkn Confidential e The Hill introducendo una modalità di lavoro e di sguardo sulla città che condurrà l’anno prossimo a una creazione per il festival basata sull’osservazione e la relazione con la città.
Il Théâtre du Soleil(FR) presenta il film tratto dallo spettacolo Les Éphémères (dal 19 al 22 luglio), scritto a partire dalle memorie degli attori guidati da Arianne Mnouchkine, in cui le vicende biografiche e la Storia si fondono.

L’infanzia
Il rapporto dell’arte con la rappresentazione dell’infanzia e quello del teatro col disegno e col fumetto sono un altro dei nodi irradianti del festival che daranno vita a diversi altri appuntamenti in programma. Tra questi, due laboratori rivolti ai bambini: il laboratorio-spettacolo di Silvano Voltolina(IT) e Francesco Bocchini(IT) (dal 13 al 21 luglio) che coinvolgeranno i bambini in Arte per Nulla, un omaggio al maestro elementare visionario Federico Moroni (Santarcangelo 1914-2000); e il laboratorio di osservazione, disegno e narrazione condotto da Hamelin(IT) (13-14 e 20-21 luglio) dal titolo Gli sbarriti, che indaga insieme ai bambini le dimensioni segrete della quotidianità, invitandoli a guardare con occhi diversi gli oggetti di tutti i giorni, dietro i quali si nascondono molte storie.
Legato al mondo dell’infanzia anche Combinazioni, il progetto del gruppo teatrale bolognese Laminarie (22 luglio), che insieme al musicista Marco Dal Pane raccoglie alcuni passaggi di un’esperienza articolata nell’universo artistico di John Cage, coinvolgendo una piccola “orchestra” di bambini della scuola elementare Pilastro di Bologna.

I laboratori teatrali
Sono invece rivolti a giovani attori e performer i laboratori di Olivia Corsini e Serge Nicolaï del Théâtre du Soleil (dal 16 al 21 luglio) e quello del Teatro Valdoca (dal 16 al 21 luglio). Il primo – dal titolo L’immaginazione, il corpo, il cuore – è un laboratorio intensivo condotto da due attori della storica compagnia francese diretta da Arianne Mnouchkine il cui teatro è fondato sulla coralità scenica, sull’allenamento dell’immaginazione e sul rapporto con la musica. Quello del Teatro Valdoca, legato alla creazione dello spettacolo Le case dei sogni di John Cage, è aperto a giovani attori e danzatori e abiterà lo Sferisterio per un’intera settimana culminando in una “parata” finale.

Osservatorio critico, Incontri, Giardino dei libri, Premio “Lo Straniero”
Tra i progetti di Santarcangelo •12 un osservatorio critico che produrrà diversi strumenti di approfondimento sui nodi del festival. Il gruppo critico Altre Velocità, oltre a curare le cinque puntate di Radio Gun Gun in piazza Ganganelli, terrà un laboratorio di sguardo e scrittura per giovani spettatori critici, al quale si potrà accedere tramite l’apposito bando in scadenza il 24 giugno (www.altrevelocita.it): i materiali del laboratorio confluiranno nello spazio dedicato sul sito web. Inoltre un’apposita redazione, composta da artisti e illustratori italiani e stranieri e coordinata da Federico Mazzoleni, seguirà gli spettacoli e darà vita a un giornale interamente disegnato (con Anna Deflorian, Marco Smacchia, Martin Zutis, Mari Kanstad Johnsen).

Diversi incontri arricchiscono il programma a partire dal ciclo Memorie dal sottosuolo, del quale saranno protagonisti Piergiorgio Giacchè, Maria Nadotti e Leonetta Bentivoglio per raccontare quel particolare incontro artistico che ha segnato la loro vita di spettatori speciali: Giacchè su Carmelo Bene (con ascolto notturno di Salomè); la Nadotti sul teatro degli anni Ottanta, tra la scena newyorkese, quella italiana e quella palestinese; la Bentivoglio su Pina Bausch.
Altri incontri si terranno a lato di alcuni spettacoli, come nel caso di Richard Maxwell, a cura di Piersandra Di Matteo, di She She Pop a cura di Giulia Palladini, di ZimmerFrei a cura di Chiara Agnello, o dell’affondo su John Cage coordinato da Enrico Pitozzi con la partecipazione di Cesare Ronconi, Bruna Gambarelli, Francesco Giomi e Simone Caputo.
Viene poi allestito il Giardino dei libri, uno spazio dedicato all’editoria indipendente italiana, non solo teatrale, con presentazioni e altri eventi in collaborazione con Titivillus e NdA Press.
Si conferma il sodalizio tra il festival e il Premio “Lo Straniero” che torna a Santarcangelo per la terza volta consecutiva a indicare, con Goffredo Fofi e l’area legata alla sua rivista omonima, percorsi eretici e minoritari. A lato del Premio si snoderanno alcuni incontri con i suoi protagonisti: tra questi Adele Corradi e Mario Perniola.

Attento al panorama di giovani critici, il festival indice inoltre un seminario di riflessione e scambio di esperienze (16 luglio), rivolto in particolare a giovani critici under 35, sia italiani che stranieri, che saranno ospitati a Santarcangelo a seguito di un bando (www.santarcangelofestival.com).
Santarcangelo •12 accoglie infine il workshop fotografico su reportage e editing organizzato da E. Motion Photoworkshop che vedrà all’opera il fotografo greco della Magnum Photos, Nikos Economoulos, con un gruppo di giovani allievi.

I concerti
Giovani gruppi musicali indipendenti si alterneranno da sabato 14 a domenica 21 luglio in piazza delle Monache: dal songwriting / punk lo-fi di Mangiacassette (14 luglio), al punk / noise dei Topsy The Great (15 luglio) fino al neofolk degli Orsi (16 luglio). Per continuare con gli Aidoru (17 luglio) già ospiti del festival in alcune scorse edizioni, il sound folk di Bob Corn (18 luglio) e il progetto non solo musicale Beeldenstorm (19 luglio) di Enrico Malatesta e Filippo Tappi, e infine Father Murphy (20 luglio) e Alessandro Fiori (21 luglio).

Il centro festival e gli altri progetti di accoglienza
Un festival è soprattutto una collettività temporanea di sconosciuti, dove indigeni e stranieri, abitanti e artisti, diventano cittadini di uno stesso luogo, insieme reale e immaginario: l’accoglienza appartiene a questo orizzonte e opera per fare del festival un luogo di esperienza condivisa. Il Centro Festival di Santarcangelo •12 è un progetto di creazione di un luogo e di un tempo, con grande attenzione alla qualità dei cibi e della relazione, che parla anche di territorio, di sostenibilità e di tutela ambientale. Si attiveranno inoltre i progetti di Campeggio temporaneo e di Car sharing. La Biblioteca comunale Antonio Baldini, infine, amplierà l'orario diurno di apertura estendendolo all'intera giornata (8.00-19.00, tranne la domenica).
Tra le novità del festival anche un nuovo spazio scenico molto suggestivo e articolato che permetterà l'allestimento di diversi punti spettacolo. Si tratta di un'ex fabbrica ora di proprietà della stilista Liviana Conti che, in attesa di ristrutturarla come quartier generale della sua attività, l'ha messa generosamente a disposizione di Santarcangelo •12. Lo Spazio Liviana Conti si trova a due chilometri dal centro storico, nella prima campagna e offre al teatro l'ampiezza e la versatilità della propria architettura industriale. Si confermano inoltre punti importanti della mappatura del festival, oltre alle già citate piazza Ganganelli e piazza delle Monache, lo Sferisterio, il Lavatoio, il Teatro Supercinema e le sale e il giardino del Musas (concessi dalla Fondazione FoCuS), la Scuola Elementare Maria Pascucci, la Scuola Media Teresa Franchini, le Grotte Municipali, Sala Cervese, e la Buzzi Unicem, un altro spazio industriale dismesso già usato negli anni scorsi.
L'immagine del festival
Continuerà nell’arco dell’intero triennio 2012-2014 la relazione con il grafico e disegnatore Marco Smacchia. La scelta dell’essenzialità e della semplicità caratterizzano il progetto grafico per la comunicazione del festival, il cui nuovo logo triennale è ottenuto attraverso una leggera vibrazione del carattere. Santarcangelo •12 decide poi di raccontarsi attraverso due disegni della giovane illustratrice norvegese Mari Kanstad Johnsen (che sarà presente a Santarcangelo, dove presenterà altri suoi lavori e parteciperà alla “fanzine a disegni” del festival e a una trasmissione di Rudio Gun Gun): Nude e Young Rebels – disegni in bianco e nero con utilizzo di matita e inchiostro – rivelano un mondo onirico e popolato di figure insieme enigmatiche e spudorate, nei cui contorni si combinano humour e oscurità.

I sostenitori
Il Festival di Santarcangelo è realizzato dall’Associazione Santarcangelo dei Teatri, composta da Comune di Santarcangelo di Romagna, Comune di Rimini e Comuni di Longiano, Poggio Berni, San Mauro Pascoli, Torriana. Tra i maggiori sostenitori istituzionali il MiBAC, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini, la Camera di Commercio di Rimini, l’Agenzia Marketing Turistico Riviera di Rimini, Aeradria-Aeroporto Internazionale Federico Fellini, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna - Tesoreria del Festival, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Main sponsor sono Gruppo Hera, Gruppo Maggioli, UniCredit, Liviana Conti S.r.l.
Santarcangelo •12 è stato ideato, programmato e realizzato anche grazie a certi dialoghi e a certe collaborazioni, che disegnano una geografia e una politica, una serie di assonanze e alleanze, un orizzonte comune, dimostrando come questo festival si faccia e si continui a fare proprio in virtù di una comunità teatrale che continua a riconoscergli valore e centralità: Aidoru (Cesena), Anticorpi, Armunia / Festival Inequilibrio (Castiglioncello), Artsadmin (Londra), Belluard Bollwerk (Friburgo), Emilia Romagna Teatro Fondazione (Modena), Fanny & Alexander (Ravenna), Fondazione FoCuS, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), In-Box, Kiasma Theatre (Helsinki), L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Milano Film Festival, Motus (Rimini), Nuovi Mecenati Fondazione Franco-Italiana per la creazione contemporanea, Ormete, Prove Tecniche Ravenna Capitale 2019, Reale Ambasciata di Norvegia, Socìetas Raffaello Sanzio (Cesena), Teatro delle Albe/Ravenna Teatro (Ravenna).
 
 
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PERIOD: from 13/07/2012 to 22/07/2012
CITY: Santarcangelo di Romagna
NATION: Italy
VENUE: Santarcangelo dei Teatri
ADDRESS: via Andrea Costa, 28
TELEPHONE: +39.0541.626185
FAX: +39.0541.620560
EMAIL: promozione@santarcangelofestival.com, ufficiostampa@santarcangelofestival.com, info@santarcangelofestival.com, silvia.bottiroli@santarcangelofestival.com
WEB: www.santarcangelofestival.com
INSERTED BY: Santarcangelo•12
 
 
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