Performance Art – Edizione 7.1 venerdì 25 e sabato 26 maggio, dalle ore 20.00 rassegna – premio
La 7a edizione di “PresenteFuturo” è dedicata alla performance art, per dare visibilità alla ricerca e alla sperimentazione multidisciplinare propria della performance, quale atto artistico dove il tempo e lo spazio, il corpo del performer e la sua relazione con il pubblico, divengono l’oggetto di indagine privilegiato.
Dodici performance in una due giorni che vedrà alternarsi undici performer provenienti da tutta Italia, più una creazione fuori concorso proveniente da Parigi. Tra teatro, danza, musica, arti.
L’edizione di quest’anno si arricchisce di una parte importante: alla vetrina si affianca il premio. Una giuria composta dallo staff del Teatro Libero, da una selezione di abbonati, e dal presidente Jean-Pierre Sag (professore dell’Università Paris 1 – Panthéon Sorbonne), premierà la performance più rispondente al progetto.
Venerdì 25
MIMESI di e con Valeria Geremia sonorizzazioni di karmek testo di Gianpaolo De Pietro luci Franco Adorna Compagnia Sicula Butoh, Catania
Viaggio attraverso la materia; dentro e fuori, dalla dimensione macro a quella micro. Mondo organico in continuo mutamento. Trasformazione, movimento, ciclo di vita in un flusso perpetuo… Come in un ipotetico viaggio nel mondo delle cellule, un’energia si evolve e crea.
OBSTACLES Ovvero i limiti che l’uomo si pone di e con Elena Copelli – Bologna
OBSTACLES cerca di indagare, attraverso un percorso fisico e psicologico, cosa significhi per l’uomo scontrarsi con i propri ostacoli e come superare di volta in volta tali limiti nonostante spesso se ne esca sconfitti. Ci mostra l’inizio di un percorso di liberazione, che passa attraverso l’accettazione dei propri limiti e la ricerca del loro superamento, che sia esso fisico o mentale.
KEEP IN TOUCH Ideazione, coreografia e danza Silvia Alfei e Maruska Ronchi – Milano musica originale DuaL Lyd (Andrea Viti, Silvia Alfei) disegno luci Domenico Cicchetti
“È dallo scarto, dallo sfasamento o dalla distanza che può nascere l’incontro, nella sfumatura trascurabile, nella correzione minuscola necessaria a stabilire un contatto e considerare un tempo indeterminato, il tempo ‘giusto’. Ciò che si evidenzia non è tanto il momento stesso di un incontro, ma ciò che precede questo istante, come ci si arriva e da dove”.
IL II SESSO 1 # Idea coreografica e costumi Simona Miraglia con Simona Miraglia, Alessandro Sollima Caltanissetta
Performance ispirata all’eterna favola di una condizione sociale che storicamente ha condizionato il genere femminile e che riflette sulla mutazione antropologia della donna ancora in atto in molti paesi del mondo. Una riflessione sui nuovi confini del genere femminile, quello che Simone de Beauvoir ha definito “Il Secondo Sesso”. Il rito dell’eterna favola si materializza portando a galla i vari problemi legati all’universo femminile
GLASS STRINGS di e con Anna Costantino e Antonio Leto video di Rosanna Costantino musiche e costumi A. Leto e A. Costantino. coll. artistica Marilena Macaluso – Palermo
Glass Strings – Le corde di vetro fragili, trasparenti, che vibrano suonando una volta sola prima di rompersi. La nascita, il tempo. Il cammino della vita. La molteplice natura dell’essere. La materia di cui siamo composti variabile ed ondulatoria. Le connessioni invisibili, impalpabili e fragili che uniscono tutte le entità che arriveranno o sono già arrivate e per le quali non è possibile ipotizzare un cammino unico.
SERIE B Stand By & Sub_Italia 1 formato di performance sull’Italia e sul presente immaginari, corpi, spazi di Elvira Frosini/Kataklisma – Roma con Angela D’Alessandro, Elvira Frosini, Giada Oliva, Alessio Pala, Fabio Ramiccia
SERIE B è di serie B / SERIE B è un formato di performance / SERIE B è un formato onnivoro che si nutre degli spazi in cui passa /SERIE B è una traccia SERIE B è qualche domanda /SERIE B può accadere SERIE B è superfluo /SERIE B è una sensazione diffusa SERIE B è una condizione /SERIE B è vivere in questo momento / SERIE B è vivere in questo Paese
Sabato 26 maggio
PENELOPE’ S SYNDROME di e con Michela De Pretis, Torino
La caffettiera è sul fuoco. Costruisci, accumula: l’equilibrio, sperimenta la precarietà. Esce il caffè: distruggi, disfa, sperimenta il tracollo. Ancora… Distruggendo facciamo, siamo costruttori di macerie, costruttori di rovine. È una riflessione sul tempo, sulla variazione nella ripetizione, sulla sospensione, l’attesa, l’equilibrio, la precarietà. Ogni momento sono multipli e unici.
SELFISH di e con Mara Di Giammatteo Teatri de Le Rue, Teramo
La lotta quotidiana del fare arte, metaforicamente la continua lotta dell’andare oltre i limiti ed i canoni del già conosciuto, già intrapreso. La rappresentazione della condizione in cui spesso gli Artisti si ritrovano ad operare, costretti nella solitudine dei propri spazi, dei propri egoismi e delle difficoltà economiche che limitano sempre di più investimenti e luoghi adibiti all’arte. Selfish è la migrazione di un corpo verso una mutazione di un sogno.
Take two L’inevitabile conseguenza a cui Vale(2) ci sottopone. con Raffaella Cavallaro ideazione e regia Marianna Di Mauro suoni Piero Antolini – video Matteo Seduta Nuove Officine Laboratorio Babs – Roma
Una ricerca sviluppata attorno al concetto di “crisi”, generata da un fallimento e dal conseguente scardinamento delle normali dinamiche di relazione con il reale. Il sogno si è infranto. La normalissima esistenza viene bruscamente interrotta non dalla morte ma da un pensiero di morte. Vale crede d’essere un’assassina, immagina di poter compiere gesti atroci e il bersaglio preferito è la persona che ama di più al mondo…
ROSSOMEDEA progetto e regia Salvo Dolce con Giulia Viviano, Ignazio Grande, Salvo Dolce musiche originali Peppe Civiletti coreografia e danza Giulia Viviano e Ignazio Grande video Francesco Siro Brigiano Compagnia Aria5 – Palermo/Trapani
Medea, donna di oggi, o forse donna di sempre. La tragedia è compiuta e l’autocoscienza di Medea subisce un processo di astrazione, trasformandosi in un lungo percorso mentale fatto di ricordi, flashback di suoni, presagi sonori, immagini, echi verbali e riflessioni che attraversano la sua storia: l’incanto dell’innamoramento, il disincanto dell’amore perduto.
FOTORITOCCO un progetto di Elisabetta Consonni con Solveig Chirey e Natalia Saurin Milano
Fotoritocco è un gioco di interazione tra danza, fotografia live ed elaborazione di immagini: mettere in relazione due linguaggi apparentemente opposti quali il movimento e l’immagine. il primo dinamico, effimero e mai uguale e il secondo statico e duraturo. Nel dialogare tra loro, danza e fotografia si offrono reciprocamente spunti creativi.
FUORI CONCORSO
Taraxacum Sagii di e con Etienne Sag Parigi
Ingresso libero ad inviti con prenotazione telefonica allo 0916174040. |