Galleria X3 presenta in collaborazione con Mondadori Multicenter il progetto Galleria X3 off-site, mostre fotografiche e iniziative a cura dello staff della galleria che esce dagli spazi espositivi di via Catania 35 per aprirsi alle realtà culturali della città. La sala-eventi della libreria Mondadori ospiterà due mostre fotografiche selezionate dalla galleria, unica nel territorio per la sua attenzione alla fotografia come mezzo di espressione artistica.
“Flussi”, a cura di Giulia Scalia, è un lavoro realizzato dal giovane fotografo emergente Valerio Bellone (Palermo, 1979) nelle stazioni ferroviarie di Thailandia, Sicilia, Germania. Il progetto nasce dal continuo peregrinare del fotografo e dalla sua capacità di osservazione della realtà circostante. Le stazioni ferroviarie sono luoghi di incrocio e incontro tra differenti classi sociali, etnie e culture, popolate da flussi di passaggio sospesi nel tempo. I treni fermandosi, come una pellicola cinematografica alla fine del primo tempo, creano tanti fermi immagine. Storie racchiuse in un volto, in un'espressione, in un'azione, tutto incorniciato magicamente dai grandi finestrini. Una dimensione illusoriamente intima, che fa perdere ai viandanti, almeno per un attimo, la propria maschera. La mostra, accompagnata dal testo critico di Giulia Scalia, presenta una selezione di diciassette scatti in bianco e nero che fermano lo scorrere del tempo e i continui spostamenti dei viaggiatori.
“Flussi” è un lavoro realizzato dal giovane fotografo emergente Valerio Bellone (Palermo, 1979) nelle stazioni ferroviarie di Thailandia, Sicilia, Germania. Il progetto nasce dal continuo peregrinare del fotografo e dalla sua capacità di osservazione della realtà circostante. Le stazioni ferroviarie sono luoghi di incrocio e incontro tra differenti classi sociali, etnie e culture, popolate da flussi di passaggio sospesi nel tempo. I treni fermandosi, come una pellicola cinematografica alla fine del primo tempo, creano tanti fermi immagine. Storie racchiuse in un volto, in un'espressione, in un'azione, tutto incorniciato magicamente dai grandi finestrini. Una dimensione illusoriamente intima, che fa perdere ai viandanti, almeno per un attimo, la propria maschera. La mostra, accompagnata dal testo critico di Giulia Scalia, presenta una selezione di diciassette scatti in bianco e nero che fermano lo scorrere del tempo e i continui spostamenti dei viaggiatori.
Il fotografo: Valerio Bellone nasce a Palermo nel 1979. Fin da bambino, stimolato a viaggiare dai genitori, sviluppa una grande curiosità nei confronti delle diversità culturali. Proprio dal contatto con altri luoghi matura la sua capacità critica e osservativa. dalla possibilità di immagazzinare le proprie emozioni e di sollecitare quelle altrui, a 14 anni, si appassiona al mondo della fotografia e inizia la sua avventura artistica. A 19 anni, dopo avere ottenuto il diploma in Grafica Pubblicitaria (1999), decide di intraprendere un viaggio atipico per un giovane della sua età: viaggerà per 6 mesi, da solo, tra la costa e l’entroterra australiano, siti che diverranno una fonte di ispirazione. nel 2001 va a Cuba per realizzare un lavoro fotografico sui mezzi di trasporto: “trasporti di fortuna”. al suo ritorno in italia vince una borsa di studio che gli permette di accedere all’istituto europeo di design di torino. Qui consegue il diploma di laurea in digital design. nel 2006 ritorna in australia dove rimane a lavorare per un anno, realizzando servizi per diverse riviste di viaggi e turismo e come inviato per un lavoro in vietnam. attratto dalla cultura giapponese, nel 2009 si reca a tokyo e realizza il reportage “tokyo all in one”. Alla fine del 2011 realizza un reportage fotografico a sydney, australia. Nel 2012 si reca in thailandia dove trascorre lungo tempo e realizza tre reportage. www.valeriobellone.com
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