VISIONI ITALIANE 18ª edizione 22-26 febbraio
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65 – Bologna)
I concorsi per corto e mediometraggi di fiction e documentari: Il mondo di oggi, la crisi, le proteste, le migrazioni, tutto raccontato dai giovani talenti italiani
Le produzioni dell’Emilia-Romagna: Ulidi piccola mia di Mateo Zoni (Bando di sostegno alla produzione della Cineteca di Bologna) I giorni della vendemmia di Marco Righi Il cacciatore di anatre di Egidio Veronesi Cusutu n’coddu di Giovanni La Parola (Premio Nuove Arti Fondazione del Monte) Suite, The Hypnotist Dog, Joule di ZAPRUDERfilmakersgroup
Un maestro sul set: Un foglio bianco: il lavoro di Ermanno Olmi attraverso gli occhi di Maurizio Zaccaro
La musica: Il sassofono di Gianni Gebbia e il suo road-movie dal Giappone Freak Antoni è Freakbeat (Bando di sostegno alla produzione della Cineteca di Bologna)
Convegno sul documentario italiano: Lo sguardo degli autori. Fiction/documentario la frontiera del reale
Workshop: Musica e Video: diritti d’autore in ambito musicale e audiovisivo
Premio Luca De Nigris: I prodotti audiovisivi degli studenti delle scuole emiliano-romagnole.
La 18ª edizione di Visioni Italiane, promosso dalla Cineteca di Bologna e in programma al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) dal 22 al 26 febbraio, chiarisce i termini fin dall’inaugurazione, mercoledì 22 febbraio: un reportage italiano di Mirko Meloni dal primo nucleo della protesta, la Spagna di Indignados: come nasce una protesta; le storie clandestine di Jeans e Martò, racconto di un’utopia dall’Etiopia di Claudia Palazzi e Clio Sozzani, o della Fabbrica dei clandestini sul confine nevralgico di Ventimiglia; Lo sbarco di Adonella Marena e Dario Ferrario è invece quello di migranti molto particolari: sono mille italiani all’estero, imbarcati in una nave da Barcellona a Genova, per alzare la propria voce contro il degrado del nostro Paese, sulla scia dei Mille garibaldini.
Un inizio forte per Visioni Italiane, che anche nel 2012 si presenta come contenitore importante che va al di là dello storico concorso (suddiviso nelle diverse sezioni per corto e mediometraggi di fiction, documentari e lavori che mettono le tematiche ambientali al centro del loro racconto), e si pone letteralmente con centro focale di una riflessione sul fare cinema (a Bologna, innanzitutto, come sottolinea il titolo della sezione ormai classica dove trovano spazio le produzioni del nostro territorio): convegni (Lo sguardo degli autori, sul documentario italiano, che vedrà intervenire autori trasversali tra documentario e fiction come Stefano Mordini, Giuseppe Gagliardi e Davide Ferrario), workshop (quest’anno incentrato sul diritto d’autore in ambito musicale e audiovisivo). Fino ad arrivare ai giovanissimi, quelli delle scuole dell’Emilia-Romagna, ancora una volta tantissimi a partecipare al Premio Luca De Nigris, indetto per il 14° anno, momento di entusiasmo indescrivibile per dei ragazzi che trovano nelle giornate del Premio il compimento di un lavoro che li ha impegnati magari per mesi: anche così si forma un pubblico di cinefili.
Cartellone composito, quindi, quello di Visioni Italiane, che oltre a scegliere e premiare i migliori film in concorso, diventa vetrina per eventi speciali, produzioni importanti che in seno al festival trovano la loro naturale collocazione: è il caso delle produzioni della nostra regione come Ulidi piccola mia di Mateo Zoni, (giovedì 23 febbraio, ore 20.15, vincitore del Bando di sostegno alla produzione della Cineteca di Bologna), I giorni della vendemmia di Marco Righi (venerdì 24 febbraio, ore 20), Il cacciatore di anatre di Egidio Veronesi (sabato 25 febbraio, ore 15), Cusutu n’coddu di Giovanni La Parola (Premio Nuove Arti della Fondazione Del Monte; sabato 25 febbraio, ore 16); i lavori di ZAPRUDERfilmakersgroup (organizzazione anti-commerciale dedita alla realizzazione in proprio di film indipendenti ed autoprodotti), che vedremo nella notte di sabato 25 febbraio, da mezzanotte e mezza in avanti.
E poi la testimonianza preziosissima del lavoro di un maestro sul set, Ermanno Olmi: Maurizio Zaccaro ha realizzato quello che è molto più che un backstage (del Villaggio di cartone, ultima fatica di Olmi) e ne ha ricavato il film Un foglio bianco, evento speciale per la serata di domenica 26 febbraio, alle ore 20.30.
Infine la musica, che di nuovo Visione Italiane regala al pubblico della Cineteca, in un’intesa sempre più stretta tra espressività cinematografica e musicale: venerdì 24 febbraio, a mezzanotte e un quarto, protagonista uno dei musicisti di ricerca più interessanti del panorama nazionale, il sassofonista Gianni Gebbia, nella doppia veste di regista (vedremo infatti il suo Asakusa No Brecht, road-movie musicale dal Giappone) e performer, con un concerto al termine del film; domenica 26 febbraio, alle ore 22.15, sigillo sul festival affidato a un’icona: Freak Antoni e le sue sorprese musicali al termine dell’anteprima bolognese di Freakbeat, firmato da Luca Pastore e anch’esso vincitore del Bando di sostegno alla produzione della Cineteca di Bologna.
Visioni Italiane è promosso da: Fondazione Cineteca di Bologna, Comune di Bologna, Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura. Con la collaborazione di FilmCommission Bologna, Università degli Studi di Bologna, Kodak, FICE, Fondazione Del Monte, ARPA Emilia-Romagna, D.E-R (Documentaristi Emilia-Romagna), Doc/it, Associazione Gli Amici di Luca, Ufficio Scolastico Regionale, Ermitage, Arci Bologna.
Visioni Italiane 18ª edizione Bologna 22-26 febbraio Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) ingresso giornaliero: € 4 Informazioni tel: (+39) 0512194835; (+39) 0512194836 visioniitaliane@comune.bologna.it www.visionitaliane.it
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