Venerdì 29 gennaio 2012, per il programma di eventi di ArteFiera OFF 2012, Nosadella.due propone, presso la sua sede, alle ore 19, Journal 2007-2011. Un libro e altri modi di raccontare una storia, con Elisa Del Prete, Fiorenza Menni, Barbara Casavecchia, Diego Segatto.
4 voci propongono incursioni diverse nella storia di Nosadella.due. 4 linguaggi: una curatrice, una critica, un’artista e un visualizzatore creativo, raccontano dal vivo tutto ciò che nel libro non troverete.
1 libro…non solo un libro.
Laboratorio, casa, sede espositiva, luogo di sperimentazione, per gli artisti come per il pubblico, Nosadella.due si è costruita un’identità molteplice pur diventando punto di riferimento per artisti in cerca di esperienze all’estero, come per progettazioni site specific sul territorio. Al compimento del suo quinto compleanno pubblica Journal 2007-2011, un libro in cui racconta le scelte che hanno guidato i progetti, il lavoro sul territorio, la relazione con artisti e curatori ospiti.
Elisa Del Prete è curatrice indipendente, fondatrice e direttrice artistica di Nosadella.due (www.nosadelladue.com). Con questo progetto promuove soprattutto progetti artistici e culturali per il contesto pubblico sviluppando un attitudine curatoriale che, a partire dalla pratica della residenza, mette in relazione professionalità diverse e propone una stretta collaborazione con l’artista. Parallelamente porta avanti una ricerca personale sul linguaggio e sul ruolo dell'immagine oggi, con un'attenzione particolare alla rappresentazione del corpo e alla poetica femminile. Tra gli artisti con cui ha lavorato, Nico Dockx, Bridget Baker, Beatrice Catanzaro, Marta Dell’Angelo, André Guedes, Jukka Korkeila, Soren Lose, Hedi Lunabba, Margherita Moscardini, Andrea Nacciarriti, Giovanni Ozzola, Kalin Serapionov, Carlo Steiner. Nel 2009 cura la V edizione di Networking e nel 2011 è curatore guida per l’Emilia Romagna del progetto Un’Espressione Geografica della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Tra le residenze cui partecipa: Hotel Pupik nel 2005, FRAME nel 2007, Platform Garanti nel 2009. Con l’Università La Sapienza pubblica parte della sua tesi Gertrud Bing e l'Italia. L'aggiornamento italiano durante gli anni della sua direzione al Warburg Institute (1954-59) in Aby Warburg e la cultura italiana, (Mondadori Università, 2009). Scrive per riviste di settore quali "Arte & Critica" e "Il Giornale delle Fondazioni" online, collabora saltuariamente con la redazione bolognese del "Corriere della sera".
Fiorenza Menni è attrice e autrice di teatro. La sua scrittura è volta alla creazione di una drammaturgia originale e di testi di riflessione estetica e filosofica. Nel 1990 fonda, insieme a Pietro Babina la compagnia Teatrino Clandestino che attualmente dirige realizzando progetti e spettacoli in collaborazione con artisti e performer provenienti da diverse discipline artistiche e scientifiche. Dal 1994 al 2008 si è occupata dell’ideazione e dell’interpretazione degli spettacoli e dal 2008 ne cura anche la regia. Tra i più recenti Hello Austria (2011), Romani Anthem (2010), OpenOption (2009), Comune Spazio Problematico (2008), Inopportuna per la profondita’ (2007), L’alba di un torturatore (2005), Il fantasma dentro la macchina (2005). Nel 2007 l’artista vince il premio Eleonora Duse come “migliore attrice emergente”, mentre la compagnia vince il premio Lo Straniero nel 2002. Inoltre ottiene menzione per “miglior messa in scena di testo straniero” con Ossigeno al premio Ubu 2007, per “migliore sceneggiatura“ con Madre e Assassina e “migliore attrice“ a Fiorenza Menni con Madre e Assassina nel 2005. (www.teatrinoclandestino.org) Con l’atelier creativo della compagnia, lo spazio Sì a Bologna, Fiorenza Menni ha attivato un luogo per mettere in relazione, ospitare e sostenere altri artisti. In particolare con il progetto Civile, realizzato in collaborazione con Elena Di Gioia, ha dato vita ad un network di pensieri e interventi teatrali sulla relazione attore-cittadino (www.civile-net.org).
Barbara Casavecchia è critica e curatrice indipendente. Contributing Editor della rivista frieze, collabora regolarmente con D/La Repubblica, Art Review, Flash Art, Kaleidoscope, Mousse. Insegna Elementi di Comunicazione Giornalistica all'Accademia di Brera. Con Anna Daneri, ha curato il progetto nomade My Private, con mostre di Gregor Schneider (2003), Patrick Tuttofuoco (2004), Michael Sailstorfer (2005), Pietro Roccasalva (2006), Kris Martin (2007). Con Andrea Zegna, cura il progetto di arte pubblica ALL'APERTO (Fondazione Zegna, Trivero, BI), con interventi site-specific di Daniel Buren (2008), Alberto Garutti (2009), Stefano Arienti (2011). Di recente, ha pubblicato Enzo Mari. 25 modi per piantare un chiodo, Mondadori, 2011.
Diego Segatto è architetto/direttore creativo presso OQ#_OpenQuadra studio e coordinatore di Re:Habitat _ organismo di rigenerazione, entrambe a Bologna, Italia. L’aspetto interdisciplinare è al centro della sua pratica. Se i campi di applicazione sono molteplici e con differenti problematiche, la progettazione è quella dimensione tra pensiero e agire in grado di riunirli, mettendone in evidenza le connessioni e il vero nodo della ricerca: l’importanza del linguaggio e della visione d’insieme. www.openquadra.it; www.re-habitat.org
La realizzazione del libro è stata possibile grazie ai contributi di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna.
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