Cosa sarà l’Italia dopo Silvio Berlusconi? A rispondere a questa domanda, un centinaio di italiani e italiane, dal Sud al Nord, incontrati nei luoghi e nelle situazioni più diverse: dai bar agli aeroporti, dai taxi alle spiagge, dai centri commerciali ai calzolai... In un viaggio etnografico di incontri si delinea una mappa composita dei “tipi” dell’italiano di fronte al berlusconismo, alla sua crisi, e alla crisi generale di un Paese.
“Dopo di Lui. Cosa sarà dell'Italia dopo Silvio Berlusconi” di Leonardo Palmisano è il secondo instant book di CaratteriMobili, chiuso il 17 Novembre 2011 e disponibile in libreria dal 28 Novembre tramite la distribuzione esclusiva di NdA.
I capitoli e le figure di italiane e italiani: 1 | Bisognerebbe appenderlo: il tassinaro romano, la verduraia barese, l'imprenditore milanese, lo strozzato. 2 | L'Apocalisse: la colf siciliana a Torino, il barbiere, il camionista, la raccoglitrice di vestiti, lo studente di Ingegneria. 3 | Machissenefrega: lo strozzino, l'ex democristiano, la primovotante e l'estetista, «l'insostenibile leggerezza dell'eternit», il cinico. 4 | Certamente staremo meglio: l'operaio di Melfi, la bancaria, il macellaio e San Tommaso, l'insegnante precaria, l'ambulante, il rappresentante di caffè. 5 | Silvio gliela farà pagare: fanno schifo, il ristoratore, il burocrate, il livore quotidiano. 6 | Sogneremo meglio, per vivere meglio: il clochard, l'edicolante, «ai piedi di Cristo», il calzolaio, il cameriere in pausa, l'addetta stampa, il medico. 7 | La sinistra potrebbe sparire: il vecchio bracciante comunista, il finanziere, gli indignati, il sindacalista, «manco se viene Stalin», l'assessora. |