JERZY GROTOWSKI E IL SUO LABORATORIO
Palazzo Blumenstihl mercoledì, 30 novembre ore 18.00
Istituto Polacco di Roma
via V. Colonna 1 – Roma ingresso libero
Presentazione del volume di Zbigniew Osiński: Jerzy Grotowski e il suo laboratorio. Dagli spettacoli a L’arte come veicolo a cura di Marina Fabbri, prefazione di Eugenio Barba, postfazione di Franco Ruffini, Bulzoni Editore 2011.
Intervengono Zbigniew Osiński, Marina Fabbri, Franco Ruffini (Università Roma Tre), Ferdinando Taviani (Università dell’Aquila , curatore della collana “Memorie di Teatro” per Bulzoni), Dariusz Kosiński (Grotowski Institute di Wroclaw, Università Jagellonica di Cracovia) Nel corso della serata a Marina Fabbri verrà conferita l’ onorificenza Gloria Artis del Ministro della Cultura e del Patrimonio Nazionale polacco.
Il libro: Che cos’è il “laboratorio” per Grotowski? Non è unicamente qualcosa di esteriore e formale. Al contrario: fonda il senso del suo lavoro, rimanda alla sua essenza. Senza il “laboratorio” non si può parlare sensatamente delle ricerche e degli studi da lui condotti. Ieri come oggi. Di conseguenza, non esiste affatto una divisione tra la “pratica di Grotowski” e una qualche “teoria di Grotowski” (o come la si voglia chiamare). In definitiva in tutta la sua “filosofia” e il suo “modo di vedere” sono stati sempre presenti: la pratica, il praticare, la ricerca, la sperimentazione, a volte la scoperta. Per la prima volta in italiano, ecco l’opera analitica e documentatissima sull’epopea del Teatro Laboratorio fondato in Polonia nel 1959, e sulla figura rivoluzionaria del suo creatore Jerzy Grotowski. Dai difficili esordi, attraverso la fama degli anni ’60 e ’70 fino alle sperimentazioni parateatrali, e alla decisione dell’inventore del “teatro povero” di stabilirsi in Italia nel 1985. Una enorme mole di lavoro, a cura del massimo studioso di Grotowski, Zbigniew Osiński, condensata in un libro di cui, come afferma Eugenio Barba nella sua prefazione, “non potrà fare a meno chi desidera capire qualcosa di Jerzy Grotowski, Ludwik Flaszen, Jerzy Gurawski, Zygmunt Molik, Rena Mirecka, Antek Jahołkowski, Zbigniew Cynkutis, Andrzej Bielski, Ryszard Cieślak, Maja Komorowska, Stanisław Scierski - quel nucleo di giovani ardenti e rigorosi che seppero trasformare il Teatr 13 Rzędów in un Teatr Laboratorium che mutò le radici stesse del nostro mestiere”.
Zbigniew Osiński (Poznań 1939) - tra i maggiori teatrologhi polacchi, ha iniziato la sua carriera universitaria a Poznań (1962-1970) ed è stato professore ordinario all’Università di Varsavia dal 1970 al 2009. Tra il 1966 e il 1967 ha collaborato con il Teatro Ósmego Dnia di Poznań: ha curato la regia di Warszawianka da Stanisław Wyspiański. Nel 1973-1977 è stato direttore letterario del Teatro Stary di Cracovia, dove Grotowski aveva mosso i primi passi da regista nel 1957-59, mentre dal 1978 al 1984 ha collaborato con il Centro di Pratiche Teatrali „Gardzienice”. Nel 1990 ha fondato, nella ex sede del Teatro Laboratorio a Wrocław, il Centro di Studi su Jerzy Grotowski e di Ricerche Teatrali e Culturali (oggi Istituto Jerzy Grotowski), che ha diretto fino al 2004. E’ autore di numerosi saggi di storia e antropologia del teatro e di teatrografia, tradotte in molti paesi, tra cui i volumi Teatr Dionizosa. Romantyzm w polskim teatrze współczesnym, 1972; Grotowski i jego Laboratorium, 1980 e la sua edizione americana Grotowski and His Laboratory, 1986; Jerzy Grotowski. Źródła, inspiracje, konteksty, 1999 e la rinnovata edizione del 2009; Pamięć Reduty. Osterwa, Limanowski, Grotowski, 2003; Nazywał nas bratnim teatrem. Przyjaźń artystyczna Ireny i Tadeusza Byrskich z Jerzym Grotowskim, 2005; Polskie kontakty teatralne z Orientem w XX wieku, 2008. Ha curato la pubblicazione degli scritti di Mieczysław Limanowski, Juliusz Osterwa, Wacław Radulski, Konrad Swinarski. Con Janusz Degler ha curato l’importante e unico volume di testi di Grotowski, pubblicato in Polonia nel 1990 e poi 1999, Teksty z lat 1965-1969. Wybór. E’ stato consulente e sceneggiatore per diversi film documentari su Grotowski, tra cui quello realizzato nel 1999 per il canale “Arte” da Maria Zmarz-Koczanowicz, Jerzy Grotowski – próba portretu. Attualmente è in corso di stampa il suo ultimo lavoro intitolato Spotkania z Jerzym Grotowskim, che uscirà nel 2012 per l’editore słowo/obraz terytoria di Danzica.
Dariusz Kosiński - Attuale direttore dei programmi del Grotowski Institute di Wroclaw, è Professore Associato presso la Cattedra di Teatro del Dipartimento di Filologia polacca dell'Università Jagellonica di Cracovia. Si è occupato di storia e teoria dell'arte ottocentesca della recitazione, ha curato e pubblicato scritti di Juliusz Osterwa, e oggi si concentra sulla tradizione polacca teatrale e performativa (Il teatro polacco della metamorfosi, Wroclaw, 2007). Ad aprile 2011 gli è stato assegnato dalle riviste Znak e Hestia il Premio "Padre J. Tischner" per il suo ultimo libro Teatri polacchi - storie (PWN, 2010), sulla storia delle attività performative in Polonia dall' XI secolo al presente.
Vi segnaliamo ... due puntate di "Passioni" di Radio3 dedicate a Jerzy Grotowski. Parla Marina Fabbri. Il 29 e 30 ottobre 2011.
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Eventi collaterali:
GROTOWSKI: TRADIZIONE ED EREDITA'
Università Roma Tre
giovedì, 1 dicembre, ore 11.00
Università Roma Tre – Polo Aule DAMS Via Ostiense 133b Aula B3 ingresso libero
Grotowski: tradizione ed eredità incontro con: Zbigniew Osinski (Università di Varsavia, Scuola Superiore di Tecnica Informatica Polacco-Giapponese a Varsavia, Dipartimento di Cultura Giapponese) e Dariusz Kosinski (Grotowski Institute di Wroclaw, Università Jagellonica di Cracovia)
introduce: Raimondo Guarino (Università Roma Tre) discutono: Franco Ruffini (Università Roma Tre), Ferdinando Taviani (Università dell’Aquila). Collaborazione di Marina Fabbri, curatrice del volume di Zbigniew Osinski, Jerzy Grotowski e il suo laboratorio. Dagli spettacoli a L'arte come veicolo, Bulzoni, 2011
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