November 22 2024 | Last Update on 16/03/2024 20:18:13
Sitemap | Support succoacido.net | Feed Rss |
Sei stato registrato come ospite. ( Accedi | registrati )
C'è 1 altro utente online (-1 registrati, 2 ospiti). 
SuccoAcido.net
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Today News | All News | Art News | Cinema News | Comics News | Music News | Theatre News | Writing News
Theatre News - Exhibitions | by Marta Ragusa in Theatre News - Exhibitions on 19/11/2011- Comments (0)
 
C.A.N.T.O. Visioni da Mito / Compagnia Krypton
Va in scena in Prima Nazionale al Teatro Studio di Scandicci C.A.N.T.O. - Visioni dal Mito, la nuova produzione della Compagnia Krypton. Terreno di indagine dello spettacolo di Giancarlo Cauteruccio è nuovamente il "mito", qui l’indagine si concentra su cinque figure femminili, archetipi come Cassandra, Elena, Elettra, Creusa e la Nutrice, su un libero adattamento che il poeta Pier Luigi Berdondini ha composto rifacendosi a Medea, Ione e Elena di Euripide, Elettra di Sofocle e Agamennone di Eschilo.
 
 
KRYPTON in prima nazionale con

C.A.N.T.O.
Visioni dal Mito

testi da Eschilo, Sofocle, Euripide
ideazione e regia
Giancarlo Cauteruccio

al Teatro Studio
dal 22 al 27 novembre 2011


libero adattamento dai testi originali Pier Luigi Berdondini, musiche Gianluca Verlingieri
scene e luci Loris Giancola, costumi Massimo Bevilacqua
maestra di canto Monica Benvenuti
interpreti Elena D’Anna, Rosalba Di Girolamo, Teresa Fallai,
Laura Marchianò, Lorella Serni
voce Monica Benvenuti
coro Deborah Carcasci, Hitomi Ohki, Elisa Prosperi, Maria Elena Romanazzi


Va in scena in Prima Nazionale al Teatro Studio di Scandicci il 22 novembre 2011 alle ore 21 (repliche fino al 27- domenica pomeridiana), C.A.N.T.O. - Visioni dal Mito, la nuova produzione della Compagnia Krypton.
Terreno di indagine dello spettacolo di Giancarlo Cauteruccio è nuovamente il "mito", qui l’indagine si concentra su cinque figure femminili, archetipi come Cassandra, Elena, Elettra, Creusa e la Nutrice, su un libero adattamento che il poeta Pier Luigi Berdondini ha composto rifacendosi a Medea, Ione e Elena di Euripide, Elettra di Sofocle e Agamennone di Eschilo.
Il regista schiera in scena cinque attrici, Elena D’Anna, Rosalba Di Girolamo, Teresa Fallai, Laura Marchianò, Lorella Serni, affiancate dalla soprano Monica Benvenuti e dalle giovani cantanti liriche Deborah Carcasci, Hitomi Ohki, Elisa Prosperi e Maria Elena Romanazzi.
Un lavoro sulla “vocalità” come origine del mondo, in cui l’ "azione” è affidata al canto, alla voce, su spartiti originali del compositore contemporaneo Gianluca Verlingieri.
Fa da controaltare alla immobilità fisica delle performer, immobilità dell’attesa, un paesaggio visivo e sonoro denso e immaginifico, realizzato utilizzando tecnologie di ultima generazione.
In C.A.N.T.O. - Visioni dal Mito, il mito del mondo classico, quello della tragedia greca diventa così ulteriore occasione di sperimentazione e al tempo stesso "patrimonio" in cui ricercare segni e metafore di conoscenza e bellezza. Parole, strumenti, scenari e linguaggi provenienti dalle più aggiornate estetiche fanno di C.A.N.T.O. - Visioni dal Mito un’opera antinaturalista dove la "narrazione" emerge in percorsi trasversali e originali, in cui si assume il senso antropologico del "mito" ma lo si lega fortemente al tempo presente.



NOTE DI REGIA

C.A.N.T.O. è un progetto di risalita, un ritorno alle origini del teatro, alla tragedia e a quel “canto del capro” che (secondo alcune etimologie) sintetizzava la parola con l’azione in oscuri e antichissimi rituali dionisiaci. Un percorso già avviato con l’esperienza di “Mitocontest” e qui spinto verso un’interpretazione del mito e del teatro che si fa, a tratti, filologica mentre tesse le connessioni tra il mondo classico e la contemporaneità. Per riflettere sulla condizione odierna, infatti, si è reso necessario ricorrere al valore di quel “classico” che nelle parole di Salvatore Settis riguarda non solo il passato, ma anche il presente e una visione del futuro.
Ecco le ragioni dell’evocazione in scena di cinque figure arcaiche, cinque donne del repertorio tragico la cui voce vibra per compiere un atto di denuncia. Cassandra, Elena, Elettra, Creusa e la Nutrice di Medea, non sono solo incarnazioni di tratti basilari della femminilità in una prospettiva che esula dai contesti storici: sono statue, ma di carne. Sono personaggi immobili, inchiodati alla propria vicenda che si svolge e si riavvolge in tutte le narrazioni che si sono succedute nei secoli, ma sono anche donne vitali, figure che con la parola rimettono in discussione i ruoli e le definizioni dell’archetipo cui danno il nome.
C.A.N.T.O. esprime la necessità di affrontare una questione con termini che non siano connotati dalla contingenza, ma che si articolino in un valore senza tempo, problematizzando l’inamovibilità del mito con la forza controversa della parola. E questa prevalenza della parola sull’azione è tradotta formalmente da un impianto scenico incentrato su cinque strutture, tombe, talami e altari sacrificali al tempo stesso. I corpi delle cinque attrici, immobili sui propri piedistalli, assumono un profilo statuario, così come era nel teatro classico dove si esaltava la supremazia della vocalità con una attenta struttura dei costumi, delle maschere, della coreografia. Sarà la terra che le circonda e le ricopre, umida, calda, polverosa, a riportare le cinque donne alla loro natura biologica, corruttibile, a sottrarle alla rigidità del simulacro.
C.A.N.T.O. è un lavoro di contrasti, di affermazioni repentinamente messe in crisi dal proprio opposto. Così come avviene nella complessa tessitura vocale intorno alla quale si annoda l’intero progetto: la voce asciutta e lineare della parola recitata si confronta continuamente con quella armonizzata delle quattro cantanti che interpretano dal vivo le composizioni originali di Gianluca Verlingieri. Tutti i suoni di questo lavoro sono originati nella voce umana, campionata e sintetizzata in digitale, a sottolineare ancora una volta l’ineludibile centralità dello strumento primario dell’espressione umana: la parola.
Anche in questa occasione, perseguendo un modello didattico consolidato da molteplici esperienze messe in opera al Teatro Studio, la messa in scena viene realizzata in sinergia con il progetto formativo Infarst e il coinvolgimento di trenta allievi. Lo spettacolo è stato visualizzato come una macchina scenica aperta in cui viaggia l’humus della tragedia; tutte le operazioni di macchineria, di illuminotecnica e sintesi sonora sono a vista, compiute dai giovani in formazione che con la loro presenza portano un ulteriore elemento di criticità linguistica, sovrapponendo alla figura del tecnico-operatore quella del deus ex machina, che rende possibile il prodigio in scena e lo scioglimento del dramma.
C.A.N.T.O. si volge come un laboratorio di esperienze dove ognuno, dal regista agli artisti, ai tecnici deve mettere in gioco la propria potenzialità espressiva e creativa, imponendo così anche al pubblico il dovere di rivedere l’unilateralità della propria posizione, laddove Il sistema contemporaneo abitua lo spettatore alla certezza, alle facili seduzioni narrative, alla linearità di superficie.



IL TESTO

C.A.N.T.O. è un viaggio di suoni tra l’inesorabile percorso del destino e l’illusione di poterne modificare il corso. Il destino è femmina e solo il canto di donna può invocarlo superando ogni contesto, la poesia perfora il mito aprendolo al respiro della condizione umana in ogni età dell’uomo e della storia
LA NUTRICE
Questo personaggio è il custode del passato e del futuro. Libera dalla ossessività della madre esprime con cruda essenzialità quanto le madri non osano esprimere. La nutrice è il volto razionale di Medea,il genio di Euripide le consente di parlare come se fosse Medea stessa,oscillando tra prologo ed epilogo, tra profezia e certezza dell’atto compiuto. In una tensione che sembra precedere e concludere gli eventi, proiettando il tragico oltre la soglia del proprio divenire. Fuori dal luogo e dal tempo.
LA FIGLIA
Elettra incarna nel canto la potenza,l’ energia femminile sconvolta dal lutto e infiammata dalla vendetta e al tempo stesso porta in se la rassegnazione di non poter in prima persona compiere il matricidio, il gesto riparatore dell’oltraggio. C’è tutta la poetica del debole di donna, complice ma non diretta assassina della madre, invoca Oreste, è il fratello che dovrà colpire. E invoca il fato, in un canto oltre ogni rassegnazione. Quasi in timore, sulla tomba del padre, apre il suo animo all’evocazione del gesto e all’angoscia del divenire ansioso degli eventi. Elettra è questa unità di contrari, tra complicità e ritegno.
LA SCHIAVA
Da sacerdotessa a schiava, il canto di Cassandra abbina il grido profetico umorale degli istinti al lamento della condizione di donna sottomessa alla schiavitù. Un canto che avvolge ambiguità su ambiguità, schiavitù e profezia si fanno poesia della colpa che la assoluta sensibilità del personaggio evoca a se. Abbiamo disegnato una Cassandra sospesa nel femminile della indefinita insicurezza che la donna contrasta e che al tempo stesso subisce. Una altalena in cui condizione, profezia e destino sembrano attorcigliarsi a una matrice di dubbio, a un dedalo di supposizioni predestinate e veggenti.
LA MADRE
La voce delle viscere è la poesia di Creusa che scaglia la parola contro il cielo. Creusa non è donna tradita, è donna violata nella dignità e nel corpo. Creusa canta il tormento,dilaniata tra vergogna e volontà di riscatto. Interpretando nei versi il desiderio di essere il contrario di quanto il destino ci ha imposto di essere. Già nelle corde di questo canto di riscatto e mestizia la grandezza di Creusa si fa interprete di quella profonda umanità di genitrice che la farà madre, capostipite degli Achei.
ELENA
Elena è regina di maledizione. Elena di Euripide è la bellezza presa a pretesto per interesse di Zeus. Bellezza si fa rovina. Nel monologo Elena grida la sua impotenza ad uscire dall’essere considerata maledetta. Invoca la trasparente purezza del flauto per narrare gli eventi che l’hanno condotta a essere passivo strumento di efferati delitti. Femmina in ogni espressione, incarna la bellezza anche nelle parole e con leggerissima dolcezza implora la verità a manifestarsi, pur cosciente che nessuno la ascolterà. Un canto di disperazione in sottovoce, come si addice a chi è stato manipolato e non può e non sa ribellarsi al proprio destino.



IL MUSICISTA

GIANLUCA VERLINGIERI
Indicato da Radio Classica quale giovane promessa della sua generazione, dopo essersi formato in diverse accademie italiane tra cui Santa Cecilia di Roma, Chigiana di Siena e Verona Opera Academy grazie al sostegno della DE SONO di Torino, negli ultimi anni Gianluca Verlingieri ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti per le sue composizioni acustiche ed elettroacustiche. Composizioni eseguite nei principali paesi europei, in Messico, negli Stati Uniti e in Australia, e oggetto in alcuni casi di incisioni discografiche (l’ultima a Settembre, nel nuovo CD di Corrado Rojac per LimenMusic) e radio-video diffusioni su network nazionali in etere e web. Il giovane musicista cuneese è attualmente impegnato a comporre la sua prima opera lirica da camera e sta lavorando ad un brano per ensemble cameristico recentemente commissionatogli dalla Filarmonica della Scala di Milano.

---------------------------------------------------------

INFO:
Biglietteria:
intero: 12,00 euro
ridotto: 10,00 euro

Orari:
dal 22 al 26 novembre alle ore 21.00
domenica 27 novembre alle ore 17.30
Teatro Studio
Via G.Donizetti n.58 – Scandicci (FI)
Tel. 055 75 91591
Email: biglietteria@teatrostudiokrypton.it







 
 
  Register to post comments 
  More pressreleases in archive from Marta Ragusa 
  Send it to a friend
  Printable version

Login or register to post your pressreleases >>>

To advertise on SuccoAcido magazine >>>

 

 
INFOS
PERIOD: from 22/11/2011 to 27/11/2011
CITY: Scandicci (FI)
NATION: Italy
VENUE: Teatro Studio
ADDRESS: via Donizetti, 58
TELEPHONE: +39 055 2345443 +39 055 7591591
FAX:
EMAIL: info@teatrostudiokrypton.it, organizzazione@teatrostudiokrypton.it
WEB: http://www.teatrostudiokrypton.it
INSERTED BY: Marta Ragusa
 
C.A.N.T.O. ©Stefano Ridolfi
C.A.N.T.O. ©Stefano Ridolfi
C.A.N.T.O. ©Stefano Ridolfi
 
FRIENDS

Your control panel.
 
Old Admin control not available
waiting new website
in the next days...
Please be patience.
It will be available as soon as possibile, thanks.
De Dieux /\ SuccoAcido

SuccoAcido #3 .:. Summer 2013
 
SA onpaper .:. back issues
 

Today's SuccoAcido Users.
 
Today's News.
 
Succoacido Manifesto.
 
SuccoAcido Home Pages.
 

Art >>>

Cinema >>>

Comics >>>

Music >>>

Theatre >>>

Writing >>>

Editorials >>>

Editorials.
 
EDIZIONI DE DIEUX
Today's Links.
 
FRIENDS
SuccoAcido Back Issues.
 
Projects.
 
SuccoAcido Newsletter.
 
SUCCOACIDO COMMUNITY
Contributors.
 
Contacts.
 
Latest SuccoAcido Users.
 
De Dieux/\SuccoAcido records.
 
Stats.
 
today's users
today's page view
view complete stats
BECOME A DISTRIBUTOR
SuccoAcido Social.