Lo spettacolo affronta il tema dell’esilio, mentre si fa strada verso la sognante terra africana e ne coglie l’essenza fino a scoprirne una singolare familiarità. Léopold Sédar Senghor è uno dei più importanti intellettuali africani del XX secolo che ha contribuito con le sue opere alla riscoperta della cultura africana. Analogamente all’azione politica, anche la sua produzione poetica è alla continua ricerca di una fratellanza universale, al di sopra delle razze e degli interessi economici. Se la sua lirica non conosce vendetta o ribellione, tuttavia non esita e denunciare gli orrori del colonialismo, nella volontà di ricostruzione e giustizia. |
Il 18 novembre al Cubo di Via Zanardi 249 alle 21
il Teatro della Rabbia
in collaborazione con l’Associazione Tomax Teatro
presenta
CANTI D'OMBRA
recital poetico da Léopold Sédar Senghor
con Alice De Toma e Fabio Farnè, regia di Francesca Migliore
Coinvolgente ed originale, lo spettacolo affronta il tema dell’esilio, mentre si fa strada verso la sognante terra africana e ne coglie l’essenza fino a scoprirne un’insospettabile e singolare familiarità.
Léopold Sédar Senghor è stato un politico e poeta senegalese di lingua francese che si è affermato tra le due guerre e tra il 1960 ed il 1980 è stato il primo presidente del Senegal. Egli è considerato da molti come uno dei più importanti intellettuali africani del XX secolo, contribuendo con le sue opere alla riscoperta della cultura africana.
Analogamente all’azione politica, anche la sua produzione poetica è alla continua ricerca di una fratellanza universlae, al di sopra delle razze e degli interessi economici. Se la sua lirica non conosce vendetta o ribellione, tuttavia non esita e denunciare gli orrori del colonialismo. L’odio ancestrale verso l’Europa viene superato attraverso il perdono, per costruire con l’antico oppressore una nuova società.
Ingresso libero riservato ai soci del Teatro della Rabbia. (tessera associativa annuale 5 euro)
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« Il teatro è essenzialmente esplorazione. Neanche il vecchio Sofocle sapeva cosa sarebbe successo dopo. Doveva aprirsi la strada in un territorio sconosciuto. Non lo faccio intenzionalmente, ma alla fine del viaggio, che ovviamente non finisce mai, mi rendo conto che ho fatto emergere qualcosa. »
(Harold Pinter, in "Mel Gussow, Conversazioni con Pinter")
Il Teatro della Rabbia nasce a Bologna per volontà di Francesca Migliore nel 1995 e di un gruppo di giovani usciti dall’Accademia Antoniana di Arte Drammatica.
La Compagnia si pone l’intento di sondare alcuni territori della drammaturgia contemporanea legati al tema della memoria.
Per scelta utilizza spazi ridotti per creare un rapporto privilegiato con lo spettatore, che preferisce fidelizzare e incontrare personalmente in uno scambio attivo e proficuo di relazioni.
Il Teatro della Rabbia ha gestito due stagioni teatrali al Circolo Pavese di Bologna, e rappresentato spettacoli e letture in teatri, biblioteche, centri anziani, locali, piazze, e si dedica ad una significativa attività didattica organizzando corsi di teatro, scrittura creativa, dizione e tarocchi per scuole e utenti privati, anche in collaborazione con altre associazioni.
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