Quella di chiamare Dio NOBODADDY è una delle visionarie idee di William Blake - un gioco di parole, un neologismo nato dalla contraddizione tra “nobody” (nessuno) e “daddy” (papà) - una parola che afferma e nega, che mente e dice il vero, che sposta il confine del reale. Blake, iconoclasta e provocatore, allucinato e pazzo, crede nella forza rigenerante dell’essere nessuno. È la forza protettrice del nulla, la sicurezza di un non-nome, la forza di una non-identità, di un non-credo, l’ambiguità del non-essere. Questa forza che nasce dal nulla sottende il NOBODADDY nel suo saper coniugare passato e presente. La rassegna si identifica con il lavoro sul teatro contemporaneo che si svolge quotidianamente a Ravenna attraverso il Teatro delle Albe, tra passione, sfida e laica devozione.
APERTURA NOBODADDY 2011/2012
L’apertura del Nobodaddy, la scena contemporanea di Ravenna Teatro, il cantiere della ricerca e dell’innovazione, si svilupperà in un “prologo” di cinque giornate curato direttamente dal Teatro delle Albe, da mercoledì 9 a domenica 13 novembre.
Mercoledì 9 novembre alle 20 un plotone di adolescenti ravennati delle diverse scuole della città invaderà il Teatro Rasi e mostrerà agli spettatori un momento di lavoro, un gioco eretico intorno ai versi incandescenti di Vladimir Majakovskij creato nel pomeriggio insieme a Marco Martinelli e alle guide della non-scuola. Durante la serata verrà presentato l’intero programma del Nobodaddy che sarà anche disponibile online su www.ravennateatro.com/nobodaddy.
Giovedì 10 e venerdì 11 novembre alle 21 al Cisim di Lido Adriano il Teatro delle Albe presenta due “letture” di testi teatrali. Giovedì "La Svizzera", una lettura di Luigi Dadina dall’omonimo testo inedito di Paolo Nori. Una lettera di addio scritta da un anziano padre al figlio che sta per partire. Tra comicità surreale ed echi dei grandi poeti romagnoli, una spirale di pensieri e confessioni per fissare i ricordi prima che sia troppo tardi. Venerdì "Incantati. Parabola dei fratelli calciatori". Lo spettacolo del ‘95 del Teatro delle Albe, scritto da Marco Martinelli, è qui presentato in forma di lettura con Luigi Dadina, già presente nella versione originale, Alessandro Argnani, Michela Marangoni e Laura Redaelli. Un atto d’amore verso il calcio delle serie minori, dei campetti di periferia e del gioco che si fa emblema dell’avventura esistenziale. Un mondo non immune allo squallore e all’avidità e che subisce le stesse logiche dei campionati miliardari. Giovedì, dopo la lettura, seguirà un incontro con Paolo Nori e venerdì con Sabine Bertagna, giornalista sportiva.
Sabato 12 novembre alle 21 al Teatro Rasi a completare il prologo al Nobodaddy due lavori del repertorio del Teatro delle Albe. "Odiséa. Lettura selvatica" di Tonino Guerra con Roberto Magnani (in replica anche domenica alle 15.30 nel cartellone della Capit) e a seguire "Aria pubblica. Miniatura vocale" di Patrizia Cavalli con Laura Redaelli e Luca Fagioli. Sempre sabato al Teatro Rasi alle 16 verrà inaugurata la mostra "Quelli che Milano. Storie, leggende, misteri e varietà", mostra delle tavole originali del fumetto di Giancarlo Ascari e Matteo Guarnaccia a cura di associazione Mirada - Komikazen 2011.
Informazioni Teatro Rasi, via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239 www.ravennateatro.com/nobodaddy nobodaddy@ravennateatro.com
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