Da mercoledì 27 febbraio a domenica 9 marzo al Teatro Mercadante Inventato di sana pianta ovvero Gli affari del barone Laborde di Hermann Broch regia Luca Ronconi con Massimo De Francovich, Pia Lanciotti, Massimo Popolizio, Anna Bonaiuto, Giovanni Crippa, Giacinto Palmarini, Luca Criscuoli, Davide Zaccaro, Gabriele Ciavarra, Marco Brinzi, Riccardo Leonelli Continuano al Teatro Mercadante gli appuntamenti con il grande teatro: dopo gli straordinari successi de Gli uccelli di Federico Tiezzi e Un cuore semplice con Maria Paiato – e a seguire Il compleanno di Pinter in scena fino a domenica 24 – mercoledì 27 febbraio è la volta del maestro Luca Ronconi e del Piccolo Teatro di Milano con lo spettacolo Inventato di sana pianta ovvero Gli affari del barone Laborde di Hermann Broch. Scritta dall’autore austriaco nel 1934 e rappresentata per la prima volta in Germania nel 1981, tra edonismo reganiano e yuppismo imperanti, Inventato di sana pianta – qui alla sua prima messa in scena italiana – sembra scritta oggi. Commedia brillante e raffinata, dagli accenti ambigui e con tratti da vaudeville, che per il regista si colloca “su quella linea di indagine dei comportamenti umani che riporta al Professor Bernhardi, messo in scena due anni fa.” Aperti da un prologo, i tre atti della commedia – tradotta da Roberto Rizzo – narrano di una truffa che parte dall’America Latina, passa agli Stati Uniti e poi all’Europa, per arrivare fino in Cina. Intrighi finanziari, capitali virtuali, esportazioni in oriente, petrolio iraniano, richiami all’Argentina. “In questa commedia – dichiara il regista – si coglie un tema che colpisce, quello della globalità, argomento per noi sicuramente più riconoscibile di quanto non potesse essere allora, negli anni Trenta.” Il protagonista, il barone Laborde, è il tipico avventuriero di un’epoca in crisi, un ladro, un falsificatore di assegni, uno speculatore di borsa che conosce tutti i segreti della finanza internazionale, artista del raggiro e irresistibile seduttore. In questo senso l’aspetto più interessante del testo riguarda proprio i legami tra i personaggi, come se imbroglio e truffa fossero l’unico rapporto possibile fra di loro, tanto dal punto di vista economico quanto da quello sentimentale. Tra gags spassose e un cinismo disincantato, la commedia, ambientata nel salone di un hotel, vede in scena, tra gli altri, Massimo De Francovich nel ruolo di Seidler, presidente di un gruppo bancario, Pia Lanciotti in quello di sua figlia Agnes, Massimo Popolizio è il barone Laborde, Anna Bonaiuto la baronessa Stasi. Le scene sono di Marco Rossi, i custumi di Jacques Reynaud, le luci di Gerardo Modica e le musiche a cura di Paolo Terni. |