"Dove comincia il lontano" muove dal ritratto come dato iniziale, ma apre il tempo di sedimentazione dell'immagine ad un incontro domestico tra l'artista e le donne della comunità multietnica del Metropoliz, l'ex-salumificio Fiorucci alle porte di Roma. L'invito a preparare il pane e l'attesa che lieviti scandiscono il passaggio tra lo scatto e l'oggetto finale: si dilata uno spazio/tempo capace di accogliere e dare sostanza ad un'autorappresentazione nella quale convergono, esorcizzate, le molte "distanze" con cui viene percepita la comunità stessa. I racconti e le storie snocciolate in una cucina allargata si depositano in una grande installazione, come i mille volti della luna,... per un po'. Dopo gli interventi di Cesare Pietroiusti, Francesco Careri, Gian Maria Tosatti, Francesco Sylos Labini, Cobol Pongide, Giangiacomo Gandolfi, Carmelo Colangelo, solo per citarne alcuni, Guendalina Salini, con la collaborazione fotografica di Roberta Vassallo, viene invitata mentre il "cantiere cinematografico" si anima per la costruzione condivisa del Big Rocket, il grande razzo capace di portare i metropoliziani sulla Luna aprendo la strada all'era delle migrazioni "esoplanetarie": quando la Luna sarà la nuova "Ammerica", il centro di oggi sarà periferia e le distanze finalmente siderali!
SPACE METROPOLIZ È un film documentario e un progetto d'arte pubblica ideato da Fabrizio Boni e Giorgio de Finis. Gli autori hanno pensato ad un vero e proprio “cantiere cinematografico” per dare voce a una comunità multietnica di centocinquanta persone (italiani, sud americani, nord africani e rom rumeni) che dal 2009 vive l’ex-salumificio Fiorucci sulla via Prenestina, oggi ribattezzata Metropoliz. La trama, che si ispira a Voyage dans la Lune di Méliès e a Miracolo a Milano di De Sica, si sviluppa intorno alla costruzione del grande missile–scenografia grazie al quale sarà possibile partire per la Luna: il più vasto spazio pubblico presente nel sistema gravitazionale terrestre e unico luogo dove immaginare insieme nuove modalità dell’abitare e del vivere comunitario. Il back stage coincide così con il film stesso e la costruzione del razzo non è altro che il cavallo di Troia per entrare e conoscere a fondo le storie di migranti che hanno deciso di lottare insieme per il diritto all’abitazione e per una città diversa, solidale, multiculturale e autogestita, passando per il racconto di sogni troppo spesso soffocati dalle necessità del vivere e dall’urgenza dei bisogni quotidiani. Per alimentare la condivisione del processo creativo, alla base del progetto, e in stretta collaborazione con Progetto Pidgin City [DIPSU] Facoltà di Architettura - Università di Roma Tre, da maggio ha preso il via il primo ciclo di seminari e laboratori con artisti, architetti, scienziati, musicisti, filosofi; settembre è iniziato con il secondo ciclo e l'attivazione delle collaborazioni instaurate con Istituzioni e Fondazioni.
Guendalina Salini (Roma, 1972). Vive e lavora a Roma. Si è formata a Londra dove nel 2001 inizia la sua attività espositiva con una project-room presso la galleria Sprovieri. Tra le mostre personali: Segreto Manifesto, Ex-elettrofonica, Roma, 2011; Attraverso, s.t. gallery, Roma, 2010; L'uomo che non c'è. Non c'è che l'uomo, Artist's Corner, Auditorium Parco della Musica, Roma, 2007; Guendalina Salini, Banfield Teatro Ensamble, Buenos Aires, Argentina, 2005. Tra le mostre collettive: Roomates/Coinquilini, bi-personale con Marinella Senatore, MACRO, Roma, 2011; Usine de rêve, 26cc, Roma, 2009; Nothing's gonna change my world, Istituto Svizzero, Roma, 2008; Zoom. Inside the human space, Isola di San Servolo, Venezia, 2008; Detour, the Moleskine experience, Centre Georges Pompidou, Parigi, 2008; Attori/spettatori, Fondaziona Alda Fendi, Roma, 2007; Dissertare/Disertare, CIAC Centro Internazionale d'Arte Contemporanea, Genazzano - Rm, 2006; L’esperienza-divenire delle arti, Romapoesia, Fondazione Baruchello, Roma, 2005; ha inoltre partecipato al Festival del Cinema del Molise, Festival del Cinema di Locarno e al Festival del Cinema di Roma.
*per la visita si consigliano scarpe robuste *per le visite successive al giorno dell’inaugurazione è gradita prenotazione: spacemetropoliz@gmail.com
Al MACRO Testaccio, nell'ambito del FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma, fino al 23 ottobre, è possibile visitare: "SPACE METROPOLIZ - Ritratti prima della partenza" di Giorgio de Finis Piazza Orazio Giustiniani, 4 - 00153 Roma - aperto da martedi a domenica dalle 16 alle 24
Info: SPACE METROPOLIZ: www.spacemetropoliz.com FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma: www.fotografiafestival.it
Per ulteriori informazioni e materiale iconografico contattare: Silvia Litardi: silvialitardi@gmail.com – 340 6663770 Giorgio de Finis: giorgiodefinis@gmail.com – 339 6828792 Fabrizio Boni: fbrz.boni@gmail.com – 335 8168363 |