Sarà CONTEMPORANEA FESTIVAL 11 a inaugurare dal 23 settembre all'8 ottobre le attività del Teatro Metastasio Stabile della Toscana nella prossima stagione.
Diretta da Edoardo Donatini, l'edizione di quest'anno prosegue l'indagine attraverso la molteplicità delle forme e dei generi della creazione contemporanea e miscela l'ampio raggio dell'offerta a partire dai quattro lavori in PRIMA NAZIONALE di un grande mito del teatro internazionale come EUGENIO BARBA con l’ODIN TEATRET (dal 4 all’8 ottobre, ultimo spettacolo in programma a Contemporanea e primo della stagione 2011/2012 del Teatro Metastasio), di una calamitante interprete, musa di Ian Fabre, come LISBETH GRUWEZ (27 settembre), di una rivelazione spagnola, ma svizzera d’adozione, venuta alla ribalta nei più noti festival internazionali degli ultimi anni come OSKAR GOMEZ MATA con la sua compagnia L’ALAKRAN (23 e 24 settembre) e di un ballerino tunisino pluri acclamato oltralpe come RADHOUANE EL MEDDEB (29 e 30 settembre). Accanto al gruppo sardo EROSANTEROS (26 e 27 settembre) e all’attore e regista italo/svizzero MASSIMO FURLAN (29 settembre), entrambi per la prima volta ospiti del festival, confermano la loro presenza il lirico TEATRO DELLE ARIETTE (dal 28 settembre al 1° ottobre), i polisemantici KINKALERI (30 settembre), l’ironico TEATRO SOTTERRANEO (28 settembre), la conturbante LUISA CORTESI (27 settembre), il politicamente impegnato SALVINO RACO (25 settembre), lo spiazzante duo CUOCOLO/BOSETTI (dal 24 settembre al 3 ottobre) e la curiosa artista KATIA GIULIANI (dal 24 settembre al 2 ottobre). Inoltre, giovani gruppi già affermati e nuove formazioni del panorama nazionale propongono nuovi studi e performance alternandosi in due volumi nella collaudata formula di “Alveare”: nel primo volume (dal 24 al 27 settembre) si trovano: COMPAGNIA DELLO SCOMPIGLIO e AZUL TEATRO, PATHOSFORMEL, IN QUANTO TEATRO, YAEL KARAVAN; nel secondo volume (daldal 29 settembre al 2 ottobre): GRUPPO NANOU e LETIZIA RENZINI, MATTEO FANTONI, CAPOTRAVE, ALESSANDRA COPPOLA e DAVID ZAGARI. Non manca poi una finestra aperta sul teatro ragazzi con i lavori di KINKALERI (1° e 2 ottobre) e TPO (24 e 25 settembre). Infine, durante tutta la durata del festival, all’interno di CONTEMPORANEA OFF, ci saranno performance e video installazioni, concerti, dj set, mostre fotografiche, party, aperitivi e cene.
CONTEMPORANEA FESTIVAL è un progetto del Teatro Metastasio Stabile della Toscana organizzato con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Prato, Comune di Prato e Comune di Montemurlo.
PREZZI BIGLIETTI e ABBONAMENTI
Per tutti gli spettacoli del festival la prenotazione è consigliata e, in alcuni casi, obbligatoria.
MATRIMONIO D'INVERNO | THE SECRET ROOM |JE DANSE ET JE VOUS EN DONNE À BOUFFER Biglietto 25 euro (ridotto 17 euro) - prenotazione obbligatoria
LA VITA CRONICA Biglietto 20 euro (ridotto 14 euro)
SUIS À LA MESSE, REVIENS DE SUITE | I AM THAT AM I | HOMO RIDENS | ARE YOU TALKING TO ME? Biglietto 15 euro (ridotto 10 euro)
FORTUNA | ASPRAKOUNELIA |iShow Biglietto 7 euro (ridotto 5 euro)- prenotazione obbligatoria
ALVEARE VOL I e VOL II | IRAK | DANCE PLEASE | NESSUN DORMA | PLAY TO Biglietto 7 euro (ridotto 5 euro)
THEATRE ON A LINE Biglietto 5 euro (ridotto 3,50 euro) - prenotazione obbligatoria
NOTTE CONTEMPORANEA VIA GENOVA ingresso libero
Abbonamento a scelta 4 spettacoli LA VITA CRONICA + 3 spettacoli a scelta tra: SUIS À LA MESSE, REVIENS DE SUITE | I AM THAT AM I / HOMO RIDENS | ARE YOU TALKING TO ME? Intero 50 euro (ridotto 35 euro)
Abbonamento a scelta 4 spettacoli LA VITA CRONICA + 3 spettacoli a scelta tra: ALVEARE VOL I o VOL II | iShow | FORTUNA | NESSUN DORMA / DANCE PLEASE | PLAY TO | ASPRAKOUNELIA | IRAK Intero 30 euro (ridotto 20 euro)
Abbonamento a 3 spettacoli MATRIMONIO D'INVERNO | THE SECRET ROOM / JE DANSE ET JE VOUS EN DONNE À BOUFFER Intero 60 euro (ridotto 40 euro)
ELENCO RIDUZIONI: under 25 | over 65 | Controradio | ROMAEUROPA festival abbonati 11-12 Metastasio e Fabbricone
IL PROGRAMMA
23 settembre, ore 21 e 24 settembre, ore 20 - Teatro Fabbricone L’ALAKRAN-OSKAR GÓMEZ MATA (CH) SUIS A LA MESSE, REVIENS DE SUITE
Oskar Gómez Mata pone alla porta del suo spettacolo uno strano cartellino di assenza: sono a messa, torno subito. Ed ecco convocata la metafisica: si parlerà dell’anima. Di quella degli uomini, ma anche di quella degli oggetti. Spunto della serata, l’animismo e compagnia bella. Niente di religioso però, perché la compagnia L’Alakran interroga tanto i nostri miti o idee acquisite quanto si presta al comico. Si potrebbe dire che questo teatro divaga e stravaga per condurci a una perdita di noi stessi. E che utilizza l’umorismo per portarci a un nuovo patto con il palco. Momentaneamente. Il tempo di chiederci, per esempio: sarà che a furia di volere salvare la faccia, si finisce con perdere l’anima?
25 settembre, ore 21 – La Gualchiera SALVINO RACO (I) IRAK
Irak è uno spettacolo-indagine sulla guerra in Irak. Racconta le condizioni strategiche che hanno permesso il profitto della guerra in Irak. La regia integra il pubblico, all’interno della storia raccontata, rendendolo cosciente ed attivo. L’azione dello spettacolo si concentra sulla volontà dell’utilizzo trasgressivo di tutte le leggi del teatro. Il progetto Irak è work in progress.
26 e 27 settembre, ore 20.30 e 22.30 – Teatro Magnolfi COMPAGNIA EROSANTEROS (I) ASPRAKOUNELIA (Treno Fantasma)
Una ragazza trascina i suoi ospiti all’interno di una casetta nera... Gli invitati-voyeur assistono ai discorsi e ai racconti di due fratelli, chiusi nella loro casa-rifugio, e all’irruzione del seducente e malefico estraneo... Voci...in un buco nero... Apparizioni fantasmatiche, impalpabili, irreali... Incubi materializzati... Una maschera... Cosa ci nasconde?
27 settembre, ore 21 – Teatro Fabbricone LISBETH GRUWEZ / VOETVOLK (B) RANTING/ THE BODY
Il rapporto tra il suono e il movimento è il punto di partenza. Il corpo e il ruolo giocato dal corpo, il movimento nel contesto del linguaggio e più specificatamente la parola è il nucleo della performance. Un’ unica performer, un unico testo, un unico corpo. Con questi elementi Lisbeth Gruwez/ Voetvolk vogliono dare l’impulso iniziale alla performance. Ranting/The Body è un processo di ricerca riguardante il corpo esaltato dal linguaggio come motore, o come il linguaggio può sollevare il corpo ad uno stato superiore.
27 settembre, ore 22.30 – Teatro Fabbricone LUISA CORTESI (I) PLAY TO
Giocare a. Una ricorrenza musicale appare come un enunciato in una parola scritta che è sonora, breve, “boytoy toyboy”, come stesse dietro il capo appena sconvolto di una donna. Come fosse un display luminoso. Il brano che si mostra è della compositrice americana Eve Beglarian. Continua, con questo lavoro, la ricerca partita negli ultimi due anni, sulla ripetizione e la trasformazione del gesto quotidiano, sulla rappresentazione e costruzione di partiture visive oggettuali e ritmiche.
28 settembre, ore 22.30 - Teatro Fabbricone TEATRO SOTTERRANEO (I) HOMO RIDENS_PRATO
Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni piazza e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità.
dal 28 settembre al 1 ottobre, ore 20 – Teatro Magnolfi TEATRO DELLE ARIETTE (I) MATRIMONIO D’INVERNO- DIARIO INTIMO
Matrimonio d’inverno è il diario della vita quotidiana di Stefano e Paola, scritto dopo 20 anni di vita in campagna e 10 di teatro fatto in giro per l’Italia e per l’Europa.Oggi aprono la loro cucina, la cucina della loro memoria, perché il desiderio inappagabile di una condivisione impossibile si placa soltanto (e provvisoriamente) quando gli spettatori arrivano e si siedono al tavolo aspettando qualcosa. In quel momento comincia la cerimonia del matrimonio d’inverno.
29 settembre, ore 21.30 – Galleria Gentili MASSIMO FURLAN (CH) FORTUNA
Questa creazione indaga la percezione dello spazio. Sperimenta la perdita di rifugi. Forte la sensazione di disorientamento. Provoca incontri fortuiti, gioca sul caso, la paura e la solitudine. Incontriamo le figure fantomatiche della Fortuna, dell’Accompagnatore e della Morte.Fortuna (dal latino fors “destino”) è una divinità romana, allegoria del caso e della fortuna. Come la Tyche greca decide del destino dei mortali, gioca con le loro vite e la loro felicità.E’ l‘occasione, che arriva o che mai può arrivare. Niente è prevedibile con Fortuna, ella sorprende. Lo spettatore, perso nella nebbia dal biancore intenso, può incontrare la Fortuna, la Morte, l’Uomo (come in un mazzo di tarocchi) o non incontrare nessuno, e lasciarsi trasportare alla deriva nel vuoto. La storia di ogni spettatore è diversa, unica, e dipende dalla sua fortuna, buona o cattiva. Dipende dal caso della sua traversata. Si apre verso l’esterno. Si vede il mondo con occhi diversi.
29 settembre, ore 21.30 – Teatro Fabbricone KINKALERI (I) I’M THAT I’M
Le serve di Jean Genet fagocitate da una ventriloqua. Un lavoro che fa a meno del classico immaginario dell’autore per proporre una performance ancorata su un doppio livello di rappresentazione. Una performance con la parola e con il corpo, dissociati inesorabilmente ma pronti ad incrociarsi e vacillare. Un testo che nella piena forma della finzione che si finge si apre nell’immagine assente, si spossessa della rappresentazione per consegnarla al suono che si lascia immaginare. Una sola persona in scena, che rappresenta se stessa e che dovrebbe agire mantenendo questi due piani separati. Una sorta di show aperto, un non-show inconcludente, incerto nelle identificazioni dove i contorni si sfumano e tutto diventa misteriosamente un accadimento reale, un evento. Una via di fuga, un tentativo di essere nel teatro più rappresentativo del ’900 e sovvertirlo dall’interno, aprirlo come Artaud aprirebbe una banana, come un corpo abitato da un virus incubato da tempo.
29 e 30 settembre, ore 20 – Monash University La compagnie de SOI-RADHOUANEL EL MEDDEB (TU) JE DANSE ET JE VOUS EN DONNE A BOUFFER
La sensualità del corpo e della danza incontrano la sensualità del cibo e della sua preparazione. Una vera performance costruita intorno al couscous, creata e interpretata da Radhouanel El Meddeb con eccitazione e carnalità per ritrovare e rivivere le sue radici tunisine sfiorando con ironia temi cari al nostro tempo come le diversità. Il titolo Danzo e ve ne darò a sazietà indica come oltre a ballare El Meddeb prepari lui stesso il couscous creando una sottile sinestesia con il pubblico che oltre ai suoni e alle immagini percepirà gli odori delle pietanze mentre lentamente cuociono.
dal 4 all’8 ottobre, ore 21 – Teatro Fabbricone EUGENIO BARBA-ODIN TEATRET (I-DK) LA VITA CRONICA
L’azione dello spettacolo si svolge contemporaneamente in Danimarca e in altri paesi d’Europa nel 2031, dopo la terza guerra civile. Individui e gruppi con retroterra diversi si ritrovano insieme e si scontrano pressati da guerre, disoccupazione, emigrazione. Che accade quando i nuovi venuti vogliono insediarsi in un paese straniero e far parte di una società che pensa di avere solide radici culturali? Quali incomprensioni e scoperte sorgono da questo confronto? Come si vive in un paese in guerra in cui i soldati si vedono solo quando tornano di lontano in una bara?
6 ottobre, ore 17.30 - Teatro Magnolfi TEATRO; NECESSITA’ INTERIORE E URGENZA SOCIALE INCONTRO CON EUGENIO BARBA coordinato da Gianfranco Capitta
8 ottobre, ore 11 - Teatro Magnolfi ODIN TEATRET I VENTI CHE SUSSURRANO dimostrazione di lavoro-spettacolo presentazione di Eugenio Barba dimostrazione lavoro a cura degli attori dell'Odin Teatret ingresso ad invito
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