L´etimo del termine “queer” investe un piano semantico che condensa dentro di sé sia il concetto di trasversalità che di diversità. Al suo interno, pertanto, confluiscono non solo le tematiche GLBT (gay, lesbiche, bisex e transgender) in senso stretto, che vengono scardinate dalle banalizzazioni classificatorie di comodo, ma tutto ciò che può essere considerato out, differente, divergente. Oggi più che mai si sente la necessità, sostenuta tra l´altro anche dalle Raccomandazioni europee del 2006, di divulgare una cultura sempre più rivolta all´inclusione, alla socializzazione, e alla condivisione di spazi, idee e stili di vita.
A partire da queste considerazioni nasce il SICILIA QUEER filmfest (Palermo, 20-26 giugno 2011), l’unico Festival cinematografico internazionale a tematica queer in Sicilia (nonché in una ancora più ampia area centromediterranea), che si propone attraverso il mezzo audiovisivo di promuovere il contrasto alla discriminazione sociale, di diffondere la cultura della diversità (di orientamento sessuale, di pensiero, di modi di vivere, ecc.), e una maggiore presa di coscienza dell´apporto positivo legato alle differenze.
PROGRAMMA COMPLETO (anche al link http://www.siciliaqueerfilmfest.it/2011/?p=2074)
Lunedì 20 giugno
(Cinema Rouge et Noir, piazza Verdi 82)
16:30 LETTERATURE QUEER 1
LINEA VIOLA: LE 5 GIORNATE LESBICHE DI ROMA, di Laura Valle, Italia 2010, 25′
(a seguire) Presentazione del volume: “Le Cinque Giornate Lesbiche in teoria”, a cura di Liana Borghi, Francesca Manieri e Ambra Pirri (Ed. EdiEsse, Roma 2011). I sei saggi qui raccolti analizzano i concetti fondamentali del femminismo lesbico riprendendo, in forma ampliata e rivista, gli interventi discussi agli incontri della sezione «Teoria» durante le Cinque Giornate Lesbiche (Roma, 2-6 giugno 2010). Riannodano un filo interrotto che va dalla riflessione tra passato e presente sul lesbofemminismo (Bianca Pomeranzi) all’insegnare a pensare attraverso il genere (Elisa Arfini), all’asimmetria di potere tra donne e uomini come risultato dell’eterosessualità obbligatoria (Ambra Pirri), alla decostruzione della logica binaria e agli interrogativi sulla temporalità che la teoria queer impone (Francesca Manieri e Olivia Fiorilli), alle nuove forme di controllo biopolitico sui corpi attraverso il regime farmaco-pornografico (Beatriz Preciado), alle domande che la teoria degli affetti pone alle comunità lesbiche nel tempo delle passioni tristi (Liana Borghi). Intervengono: Ambra Pirri, Pina Mandolfo, Giulia de Spuches, Livia Alga, Titti De Simone.
18:30 NELLE SUE MANI (Italia, 2010) di Clarissa Cappellani – 9′, con Alessia Barela, Monica Cervini, Francesca Figus; musiche Carmen Consoli. – Tre donne partono per una “pericolosa” avventura che cambierà per sempre le loro vite. Sarà presente la regista.
QUEER SHORT 1 (concorso internazionale cortometraggi):
BEDFELLOWS, di Pierre Stefanos, USA 2010, 15′ (v.o. sott. it.) – Raccontata come una favola per bambini, questa è una romantica, magica e lunga storia d’amore tra Bobby e Jonathan. O tutto è stato solo un sogno?
SWING, di Leon Cheo, Singapore 2010, 6′ (v.o., sott. it. e ingl.) – Poche settimane dopo essersi lasciati, Daniel chiede a Wei Long di incontrarlo ancora un’altra volta.
EL CIELO DE LOS RATONES, di Carla Cavina, Puerto Rico 2009, 20’ (v.o. sott. it. e ingl.) – Una madre, la sua amante e una figlia, unite dall’amore e intrappolate in un labirinto di sconforto. Saranno i topi a portarle verso una svolta.
LIVES, di Giovanni Cannizzo e Gemma Margherita Randazzo, Italia 2011, Italia, 5′ (senza dialoghi) – Tra sogno e realtà, il protagonista di “Lives” non deciderà mai che strada intraprendere. In una sola vita, si può decidere di percorrere una o più strade. Ciò che conta è vivere.
TWINSET, di Amy Rose, Scozia-Gran Bretagna 2010, 13’ (v.o. sott. it.) – Tra the, dolci e tacchi a spillo, alcune vecchie signore della chiesa di Essex, accolgono un torreggiante travestito come una di loro; ma la vita familiare e giornaliera viene messa alla prova da qualche piccola difficoltà…
TWO BEDS, di Kanako Wynkoop, USA 2010, 8’ (v.o. sott. it) – La storia di una coppia lesbica che lotta contro l’eterno conflitto tra una monogamia eteronormativa e avventure pluriamorose.
PEPE NERO, di Chiara Rap, Italia 2010, 8’ (v.o. sott. ingl.) – Francesca sta per sposare il fidanzato storico. Tutto sembra essere perfetto, ma l’incontro con Alessandra sconvolgerà tutte le sue certezze.
20:00 SERATA DI APERTURA
conduce Filippo Luna; intervengono: Paolo Patanè (presidente nazionale Arcigay), Gianluca Guzzo (CEO e Founder di “MYmovies.it”)
Anteprima di CON OCCHI DIVERSI (trailer del Sicilia Queer filmfest 2011)
di Roberta Torre – Italia, 2011, 2′
con Filippo Luna, Paolo Mannina.
Sarà presente la regista.
RITA (Italia, 2009) di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia – 19′ (v.o., sott. ingl.)
Nella borgata palermitana dell’Arenella, vive Rita, una bambina cieca dalla nascita, che cerca con tutte le sue forze di ribellarsi alle imposizioni che non le permettono di vivere in una normalità idealizzata. E’ il cortometraggio italiano più premiato nel 2010: presentato a Cannes nella “Semaine de la Critique”, ha già vinto tra gli altri il Bratislava International Film Festival, il Festival Internazionale di Las Palmas in Gran Canaria, il Festival d’Angers Premiers Plans ed il Premio alla regia all’Aspen Shortfest. Prima proiezione in Sicilia. Saranno presenti i registi, gli interpreti e il produttore Massimo Cristaldi
LES AMOURS IMAGINAIRES (Canada, 2010) di Xavier Dolan – 95′ (v.o. franc, sott. italiani e inglesi)
Lui e lei, Francis e Marie, sono molto amici e quando a una festa conoscono Nicolas, un giovanetto dalla bellezza travolgente, entrambi provano per lui una fortissima attrazione e cominciano un pericoloso gioco di seduzione. E’ il secondo lungometraggio del talentuoso Xavier Dolan, enfant prodige franco-canadese, che qui si cimenta in una versione pop di “Jules e Jim”, il classico triangolo della nouvelle vague, passando da Tarantino a Truffaut, descrivendo in dettaglio la natura decisamente ambigua, crudele e forse immaginaria dell’amore. Pluripremiato a Cannes 2010.
365 WITHOUT 377 (Italia, 2011) di Adele Tulli – 53′ (v.o. ingl, sott. italiani)
Imposta sotto il dominio inglese nel 1860, la “Section 377″ del Codice Penale Indiano criminalizzava qualsiasi atto di naturale sessuale fra due adulti dello stesso sesso, stigmatizzandoli come “contro natura”. Il 2 luglio 2009 la Corte Suprema di Delhi ha emanato una legge storica che ha finalmente cancellato quel retaggio coloniale accogliendo la domanda della comunità GLBT indiana che, negli ultimi dieci anni, tanto ha combattuto per abrogarla. Tre personaggi, Beena, Pallav e Abheena attraversano Bombay per celebrare il primo anniversario di quell’evento di libertà. Opera prima di Adele Tulli. Un intenso e brioso reportage prodotto da Ivan Cotroneo.
Martedì 21 giugno
(Cinema Rouge et Noir)
16:30 ISOLA NUDA (Italia, 2009) di Debora Inguglia – 54′
Nel 1939 a Catania un gruppo di omosessuali veniva prima arrestato e quindi spedito al confino comune sull’isola di Ustica, come anche altrove in tutta Italia avveniva nel tentativo di arginare quello che era ritenuto come un pericolo incombente per la morale nazionale e il disegno fascista della creazione di un uomo nuovo dedito ai valori della famiglia e dello Stato. Un raffinato documentario di creazione dell’esordiente palermitana Debora Inguglia.
QUEER SHORT 2 (concorso internazionale cortometraggi):
AU COMMENCEMENT, di Laurent Leprince, Belgio 2011, 6′ (v.o. sott. it.) – Due spermatozoi gay che apparentemente non sono mai stati destinati a fecondare un ovulo. Ma cosa succede se la vita decide diversamente?
SU MISURA, di Massimiliano Tùmino e Salvatore Nicolosi, Italia 2010, 3’ (v.o. sott. ingl.) – Agostino è un giovane ex seminarista di Licata. Lorella è una drag queen ironica ed esuberante. Un mix molto mix.
ALL THAT SHELTERING EMPTINESS, di Gina Carducci e Mattilda Bernstein Sycamore, USA 2010, 7’ (v.o. sott. it.) – Una meditazione sugli ascensori, le hall degli alberghi, i biglietti da cento dollari, il bagno, i taxi, i lampadari, i cocktail, l’eccitazione, i receptionist e altre routine nella vita di un buttafuori di New York City.
MASALA MAMA, di Michael Kam, Singapore 2010, 9’ (v.o. sott. it./ingl.) – Un timido negoziante effeminato si trova alle prese con i bulli del quartiere e un ragazzino che cerca di rubare i fumetti. Fra i due nasce un’amicizia.
LLOYD ____FEIN MUST DIE, di Charles Lum, Usa 2010, 3’ (v.o. sott. it.) – Porno di protesta politica, è un inno contro la violenza consigliato a un pubblico adulto.
18:30 DESERTOGRIGIO (Italia, 2008) di Saverio Palatella e Maria Arena – 15′
Eva Robin’s icona dell’ambiguità interpreta il ruolo del doppio di una personalità scissa. Eva infatti condivide con l’attore Dany Greggio (Motus) il medesimo ruolo di un fraticida, entrambi sono le due facce di una stessa personalità che si rivela doppia smascherando un profondo senso di colpa.
108 – CUCHILLO DE PALO (Spagna, 2010) di Renate Costa Perdomo – 93′ (v.o., sott. it.)
Negli anni ’80 il Paraguay vive sotto la feroce dittatura di Stroessner. Rodolfo, omosessuale e zio della regista, vive in controtendenza nella sua famiglia, rinunciando alla carriera da fabbro per rincorrere quella da ballerino. I suoi sogni sono stroncati dall’inserimento del suo nome nella lista dei 108, in cui venivano segnati i sospettati di omosessualità, considerata dal regime una devianza alla stregua di un crimine. Primo premio all’ultima edizione del Festival dei Popoli di Firenze.
20:30 incontro con ROBERTA TORRE
LA NOTTE QUANDO E’ MORTO PASOLINI (Italia, 2009) di Roberta Torre – 25’
Il 2 Novembre 1975, in un piazzale dell’Idroscalo di Ostia viene ucciso Pierpaolo Pasolini, scrittore, regista, poeta. ll 26 aprile 1976, nel processo di primo grado, Pino Pelosi viene condannato a nove anni di reclusione. Uno dei misteri italiani più complessi trova nuove verità 30 anni dopo, quando Pino Pelosi decide di cambiare versione. Nel 2005 accusa tre sconosciuti, di cui però non rivela i nomi.
Fino all’esclusiva intervista contenuta in questo documentario di Roberta Torre. Pino Pelosi indica i fratelli Franco e Giuseppe Borsellino, ormai deceduti, come gli autori del delitto, raccontando la drammatica notte all’Idroscalo di Ostia con queste parole:
”Lui urlava… urlava… urlava… aiutatemi aiutatemi… dio mio… poi non ho più sentito niente… e lui è cascato…”. Prima proiezione in Sicilia.
ITIBURTINO TERZO (Italia, 2009) di Roberta Torre – 28’
Tiburtino terzo è come una riserva indiana, così dice Daniele “er porpo”, per descrivere il suo quartiere. E Tiburtinoterzo, noto quartiere popolare di Roma, è davvero una riserva indiana, dove vivono Daniele, Jari, Emilianino, Massimo e Robertino, ragazzi di vita con il mito della bella vita fatta di soldi facili, cocaina a fiumi e notti passate sul raccordo a guidare senza meta. Sullo sfondo Roma e le sue tante strade, il suo presente e futuro carico di aspettative. Come un miraggio. Prima proiezione in Sicilia.
incontro con GIULIO SPATOLA
IN ITINERE (Italia, 2009) di Giulio Spatola – 13’
22:30 BREAK MY FALL (Regno Unito, 2010) di Kanchi Wichmann – 106′ (v.o., sott. it.)
Liza e Sally, giovani lesbiche “hipster” al punto giusto, vivono insieme e suonano in una band. La vita scorre tra caffè, negozi di dischi e notti in cui alcool e droghe non mancano mai. Tre giorni nella vita dei protagonisti nel cuore pulsante di East London, un breve lasso di tempo dopo il quale niente sarà più come prima. Con musiche di sole band femminili inglesi (The Raincoats, Scout Niblett e Michachu & The Shapes), Break My Fall è un film provocatorio e a volte disturbante che fotografa realisticamente la linea sottile che separa il perdersi dal ritrovarsi. Il festival ringrazia Matteo Lovadina e REEL SUSPECTS S.A.R.L. INTERNATIONAL DISTRIBUTION & PRODUCTION per aver reso possibile questa proiezione.
Mercoledì 22 giugno
(Cinema Rouge et Noir)
16:30 DUE PADRI PER DAVID (Svizzera, 2010) di Renato Pugina – 50′ (v.o. it., sott. ingl.)
Prodotto dalla RadioTelevisione della Svizzera Italiana, questo documentario racconta la vicenda di una coppia omosessuale italiana, sposata in Spagna, che, con l’aiuto di una madre surrogata, esaudisce a Los Angeles il desiderio di paternità: un tema controverso e delicato, filmato e narrato senza voler prendere posizione su una questione che tocca corde profonde.
DE GENERE (Italia, 2010) di Massimiliano Tùmino – 27’ (v.o., sott. ingl.) – Il dietro le quinte di una rassegna di cinema gay, in una città di provincia come Ragusa.
18:00 ANDER (Spagna, 2009) di Roberto Castón – 128′ (v.o. spagnola e basca, sott. it.) (ingresso libero unicamente per questa proiezione)
Introduce il film Eduardo Domínguez (Instituto Cervantes, Palermo)
Ander, un contadino di 40 anni, vive con la madre e la sorella nella lussureggiante campagna Basca. Quando rimane ferito lavorando i campi, viene assunto per dare una mano in famiglia il giovane peruviano José. Ander, che non aveva mai provato l’amore fino ad ora, si trova a vivere improvvisamente sentimenti sconosciuti.
20:30 incontro con LUCA GUADAGNINO
IO SONO L’AMORE (Italia, 2009) di Luca Guadagnino – 120′ (v.o., sott. ingl.) con Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Marisa Berenson
Storia familiare ambientata nella Villa Recchi dove vive l’omonima famiglia composta da Emma e Tancredi e i loro figli, Elisabetta, Edoardo, Gianluca. Nel freddo campo di battaglia c’è anche Antonio, il cuoco della casa, che potrebbe accendere la passione della signora Recchi… Unico film italiano ad avere ottenuto una nomination agli Oscar del 2010, quest’opera, di cui Tilda Swinton è anche produttrice, evoca fantasmi viscontiani e atmosfere decadenti, in un mix postmoderno di stile ed intenzioni.
GIORGIO/GIORGIA. STORIA DI UNA VOCE (Italia, 2008) di Gianfranco Mingozzi – 52′
Giorgia O’Brien (artista transessuale nato a Palermo nel 1928 come Giorgio Montana, fenomeno unico di trasformismo sessuale e vocale), prima diva transgender degli anni Cinquanta e Sessanta, tra le più grandi voci del palcoscenico leggero italiano ed europeo della seconda metà del secolo scorso, aveva una limpida voce da soprano, ma poteva toccare anche tutti i registri di un baritono: così ha incantato il pubblico per un trentennio. La storia di un’esistenza all’insegna della diversità e della sfida, ma anche dell’amore, dell’amicizia, della ricerca. Gianfranco Mingozzi (scomparso nel 2009, e autore tra l’altro di “Con il cuore fermo: Sicilia”) in questo che è il suo ultimo film ha messo la sua pluriennale esperienza di autore e documentarista al servizio di una biografia struggente, barocca e inimitabile, raccontata attraverso interviste, brani di televisione e sequenze di film.
Giovedì 23 giugno
(EXIT, piazza San Francesco di Paola 40)
17:00 LETTERATURE QUEER 2
Presentazione del volume ”Stanze Private. Epistemologia e politica della sessualità” di Eve Kosofsky Sedgwick (a cura e con postfazione di Federico Zappino, prefazione di Silvia Antosa, Ed. Carocci, Roma 2011). (Edizione originale: Epistemology of the Closet, University of California Press, Berkeley – Los Angeles 1990, 2008). Epistemology of the Closet, pubblicato per la prima volta nel 1990 negli Stati Uniti, è uno dei testi classici che, insieme ai lavori di Teresa de Lauretis e di Judith Butler, getta le basi per la teoria queer. Chiamando in causa Freud e Foucault, Eve Kosofsky Sedgwick si pone l’obiettivo di decostruire le principali teorie della sessualità, muovendosi tra la filosofia, la storia sociale, la critica letteraria e i cultural studies. In quest’opera di primo piano, l’autrice sostiene che la cultura occidentale contemporanea si sia strutturata attorno al binarismo omosessuale/eterosessuale e che questo, in maniera endemica, abbia influenzato e determinato tutti gli altri binarismi che stanno alla base delle relazioni epistemologiche e di potere per mezzo delle quali noi conosciamo, tra cui maschile/femminile, conoscenza/ignoranza, pubblico/privato, verità/paranoia, salute/malattia, natura/contro natura. Rileggendo in maniera originale e controversa alcune opere scritte a cavallo tra il XIX e il XX secolo (tra cui quelle di James, Melville, Nietzsche, Proust e Wilde), Sedgwick si mette sulle tracce dei discorsi istituzionali, medici e giuridici che hanno prodotto le tassonomie e le identità univoche dell’omosessuale e dell’eterosessuale, per portare alla luce le innumerevoli sfaccettature della sessualità di ciascuno di noi, che sfuggono evidentemente da una logica dicotomica. Intervengono: Federico Zappino, Silvia Antosa, Giulia de Spuches, Carmen Dell’Aversano, Alessandra Rizzo.
(Cinema Rouge et Noir)
16:30 RUSSULELLA (Italia, 2009) dI Margherita Pescetti – 50′ (v.o., sott. ingl.)
Il film racconta la vecchiaia di Russuella, uno degli ultimi femminielli di Napoli, la cui vita, un tempo scandita da feste, viaggi e spettacoli, è oggi ridotta allo spazio angusto di un piccolo monolocale. Il tempo galleggia sospeso nel ricordo di un passato glorioso e i rumori del mondo esterno che entrano dalla finestra ci riportano alla realtà odierna, in un dialogo continuo tra i tempi di una città e di una cultura in trasformazione.
DANCE OF THE INVISIBLES (Italia, 1992) di Salvo Cuccia – 30′ (senza dialoghi)
tre cortometraggi inediti del regista palermitano: “Evidenza di Dioniso”, “Menstrual Groove” e “Sex without me”.
18:30 incontro con WIELAND SPECK
WESTLER (Germania, 1985) di Wieland Speck – 94′ (v.o., sott. it.)
Berlino, anni Ottanta. Dal 1961 la città è divisa da un muro che separa la parte sovietica da quella sotto il controllo degli alleati. Felix vive a Berlino Ovest e ha una relazione con un americano di Los Angeles. I due decidono di visitare Berlino Est e incontrano Thomas. Thomas e Felix si innamorano, e tra i due nasce una relazione intensa e passionale. Felix comincia a attraversare sempre più spesso il confine tra est e ovest, suscitando il sospetto delle guardie della Germania Est… Film indipendente, quasi clandestino (le scene a Berlino Est furono girate di nascosto con una piccola cinepresa super8), Film romantico e sociale che ha vinto premi in quasi tutti i festival glbt, Westler è stato il primo film a vincere il “Torino GLFF” nel 1987.
20:30 CONSEGNA DEL PREMIO “NINO GENNARO” A WIELAND SPECK
QUEER SHORT 3 (concorso internazionale cortometraggi):
FROM MOMENT TO MOMENT (Italia, 2010) di Fulvio Perna, 13’ (v.o., sott. ingl.) – Carlo Abbadessa da ragazzo era bellissimo, e in America faceva furore. Oggi è Carla, e da Palermo ripensa ai tempi in cui Marilyn e Marlene Dietrich pendevano dalle sue labbra.
PROFESSOR GODOY (Brasile, 2009) di Guy Ashcar, 14′ (v.o., sott. it. e ingl.) – Il professor Godoy insegna matematica in un istituto privato. Un alunno cerca di sedurlo con le armi dell’adolescenza.
GIUSTINO L’AGNELLINO NEL SELVAGGIO WEST (Italia, 2011) di Francesco Guttuso, 20′ (v.o., sott. ingl.) – Un western improbabile in un mondo di vegetali inaugura la saga dell’agnellino più sodomizzato della storia del cinema.
AFTER di Mark Pariselli (Canada 2009), 13′ (senza dialoghi) – Tre adolescenti idealizzano e fantasticano sulla vita di un giovane giocatore di football in uno scenario ironico e oscuro. Un corto che tratta del risveglio sessuale, dell’amicizia e della morte.
WATER WELLS, di Iyar Dioman, Sivan Levy, Israele 2010, 15′ (v.o. sott. it.) - Una storia d’amore proibita tra Inka e Lea, una studentessa e la sua insegnante, negli anni ’40 in Israele.
WHAT’S THE DIFFERENCE?, di Maurilio Mangano, Italia 2011, 4′ (v.o. sott. ingl.) – Emanuele e Marina hanno una relazione. Emanuele e Renato hanno una relazione. Marina e Giulia hanno una relazione. Trovare le differenze.
22:30 AVANT QUE J’OUBLIE (Francia, 2007) di Jacques Nolot – 108′ (v.o., sott. it.) con Jacques Nolot, Jean-Pol Dubois, Marc Rioufol, Bastien d’Asnières, Gaetano Weysen-Volli, Bruno Moneglia, David Kessler, Rémy Le Fur, Jean Pommier, Lyes Rabia
Pierre, 58 anni (ex gigolo e adesso scrittore in crisi di ispirazione) solo e costretto a pagare i ragazzi per fare sesso: è il protagonista di un film di straordinaria intensità che ha al suo centro il sentimento del disfacimento del corpo e che ha nel suo orizzonte da una parte la morte incombente e dall’altra un vitalismo che si esprime nel sesso. La quotidianità minimalista, i dialoghi semplici e intensi al tempo stesso (tra amicizia e denaro), la descrizione livida dei corpi fino a un finale di straziante malinconia sono gli elementi di un film di rara intensità. Terzo lungometraggio diretto dal prestigioso attore Jacques Nolot, e presentato alla Quinzaine des Réalizateurs di Cannes, il film è rimasto inedito in Italia.
Venerdì 24 giugno
(EXIT, piazza San Francesco di Paola 40)
17:00 LETTERATURE QUEER 3
Presentazione del volume ”Queer in Italia. Differenze in movimento” (a cura di Marco Pustianaz, Ed. ETS, Pisa 2011). In un paese che con difficoltà si scontra con le richieste di diritti civili delle coppie e delle famiglie omosessuali isolandosi sempre più dall’Europa Occidentale, quale spazio può avere la dimensione più radicale dell’idea non di normalità, bensì di impossibilità e infelicità della normalità? Queer in Italia nasce dallo scoramento di fronte all’assenza di spazi comuni per una riflessione critica intorno ai temi della sessualità non normativa, dei corpi non accettabili, delle politiche sessuali e delle pratiche di desiderio. Fino a che punto un termine straniero e inizialmente alieno come queer può servire ad aprire uno spazio di desiderio che cambi il volto del presente? Forse la convinzione che ci muove è che, in controluce, il qui e ora sia già altro, il qui sia già queer. Queer in Italia è l’esito a più voci di un questionario inviato dal curatore a 25 attivisti, intellettuali, accademici, dissidenti sessuali e di genere, ricercatori precari (o tutto ciò insieme) – gay, lesbiche, trans, etero dissidenti – con otto domande intorno al senso, alla funzione e alla ricezione nostrana delle teorie e posizioni queer elaborate oltreoceano e in Europa. Queer in Italia è un questionario aperto, un viaggio non concluso. Per continuare il dialogo, lettori e le lettrici potranno rispondere alle stesse domande che hanno dato origine al libro inviando i loro testi all’indirizzo email della collana: altera@edizioniets.com. Intervengono: Silvia Antosa, Giovanni Campolo, Luki Massa, Cirus Rinaldi, Federico Zappino. Modera: Alessandro Grilli.
(Cinema Rouge et Noir)
16:30 BREAK MY FALL (Regno Unito, 2010) di Kanchi Wichmann – 106′ (REPLICA)
Liza e Sally, giovani lesbiche “hipster” al punto giusto, vivono insieme e suonano in una band. La vita scorre tra caffè, negozi di dischi e notti in cui alcool e droghe non mancano mai. Tre giorni nella vita dei protagonisti nel cuore pulsante di East London, un breve lasso di tempo dopo il quale niente sarà più come prima. Con musiche di sole band femminili inglesi (The Raincoats, Scout Niblett e Michachu & The Shapes), Break My Fall è un film provocatorio e a volte disturbante che fotografa realisticamente la linea sottile che separa il perdersi dal ritrovarsi. Il festival ringrazia Matteo Lovadina e REEL SUSPECTS S.A.R.L.INTERNATIONAL DISTRIBUTION & PRODUCTION per aver reso possibile questa proiezione.
18:30 incontro con GIOVANNI MINERBA
OTTAVIO MARIO MAI (Italia, 2002) di Alessandro Golinelli e Giovanni Minerba – 63′
Il film ripercorre in modo affettuoso e partecipe la vita e l’impegno di Ottavio Mario Mai, inventore insieme al suo compagno Giovanni Minerba del Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali di Torino, ma anche regista e poeta, che dal 1980 alla sua morte, avvenuta nel 1992, si è impegnato in attività politiche e culturali, contribuendo in modo decisivo a rendere visibile il mondo gay-lesbico in anni molto omofobi.
PLAN CUL (Francia, 2010) di Olivier Nicklaus – 12′ (v.o., sott. it.) con Olivier Nicklaus, François Sagat, Lolita Chammah (primo premio al Torino Glbt 2011)
Come fare se si ha un appuntamento erotico ma la casa è come al solito piena di gente e si hanno solo quindici minuti per mandarla via? Anche dire la verità sembra non bastare. Amiche e amici, l’ex fidanzato, il figlio adottivo, sembrano avere tutti un motivo per non potere o volere andarsene. E poi ne varrà la pena?
ANGELS ON DEATH ROW. THE EBRAHIM HAMIDI’S CASE (Italia, 2011) di Rocco Bernini e Alessandro Golinelli – 55′ (v.o. farsi/ingl., sott. it.)
Un documentario sulla pena capitale riservata alle persone accusate di (presunta) omosessualità in Iran, con interviste e testimonianze d’eccezione, fra cui l’avvocato di Ebrahim Hamidi (un gay ventunenne condannato a morte) e Sakineh. Realizzato in collaborazione con il Torino GLBT Filmfestival.
21:30 UN CHANT D’AMOUR (Francia, 1950) di Jean Genet – 25′ (senza dialoghi)
E’ in assoluto uno dei capisaldi del cinema gay. Colpito più volte da forti tagli censori, perché tacciato di pornografia, e circolato solo in proiezioni private od alternative, il film è definitivamente uscito dal suo oblio solo nel 1971 a Londra. Prodotto grazie a Nikos Papatakis (il regista di Les equilibristes), è l’unico film di Jean Genet, lo scrittore maledetto autore di “Querelle de Brest”. La vita di Genet, omosessuale e ladro, si è svolta al di fuori di ogni canone usuale e quando nel 1950 girò questo film era uscito di prigione (dove aveva trascorso molto tempo) da due anni, grazie all’interessamento di alcuni scrittori, come Cocteau e Sartre. (Vincenzo Patanè)
THE ADVOCATE FOR FAGDOM (Canada, 2010) di Angélique Bosio – 91′ (v.o. ingl., sott. it.) con Bruce LaBruce, Jürgen Brüning, Harmony Korine, Gus Van Sant, John Waters. ANTEPRIMA ITALIANA
Che lo si voglia considerare un artista trasgressivo nel senso più puro del termine, il figlio spirituale di Kenneth Anger e John Waters, o il leader del movimento queercore, una cosa è certa: Bruce LaBruce fa film a basso budget pieni di sesso hardcore e messaggi politici, e intrisi sia di violenza che di tenerezza, in cui infrange felicemente qualsiasi cliché gay praticando una ironica esaltazione di sé, prende in giro i film horror e le impostazioni drammatiche, ed evita tutte le tendenze artistiche di moda. Bruce fa impazzire, irrita, incanta, affascina, affascina e soprattutto riesce mantenere il mistero LaBruce molto vivo. Una personalità complessa, non in guerra con un sistema, ma con tutti i sistemi. Il ritratto di un uomo in continuo movimento tra la sua attitudine punk ed una sensibilità estrema. (Frédéric Thibaut)
23:30 L.A. ZOMBIE (Germania/USA/Francia, 2010) di Bruce LaBruce – 63′ (senza dialoghi) con François Sagat.
E’ l’ultimo film del regista e sceneggiatore di origini canadesi Bruce LaBruce, autentica icona della cultura queer, che ama definire quest’opera un “porno-gay-zombie-splatter-gore movie”. Protagonista della pellicola è la star del porno gay François Sagat (recentemente spesso “prestato” al cinema d’autore, e che nel programma del SiciliaQueerFilmfest ritroviamo anche fra gli interpreti del cortometraggio “Plan Cul”) nel ruolo di un senzatetto schizofrenico che pensa di essere uno zombie alieno; vaga per le strade di Los Angeles alla ricerca di cadaveri con i quali avere rapporti sessuali per riportarli in vita.
Sabato 25 giugno
(Cinema Rouge et Noir)
16:30 INCONTRO CON CANECAPOVOLTO
Presentazione del cofanetto “Il futuro è obsoleto [1992-2002]” di CaneCapovolto, edito da Malastrada Film. Intervengono: Alessandro Aiello, Enrico Aresu, Alessandro De Filippo, Alessandro Gagliardo. Modera Salviano Miceli.
Il box set “Il Futuro è obsoleto. 1992-2002” raccoglie i primi dieci anni di attività del collettivo catanese canecapovolto, per un totale di 29 lavori in 3 dvd, accompagnati da una raccolta di saggi in italiano e inglese a firma di Adriano Aprà, Vito Campanelli, Massimo Causo, Sandra Lischi, Livio Marchese, Helga Marsala, Salviano Miceli, Roberto Silvestri e malastrada
ABBIAMO UN PROBLEMA [gay film 2] (Italia, 2011) di CaneCapovolto – 45′ (prima proiezione assoluta)
Il video è basato su interviste (in buona parte costruite) ad etero e gay/lesbiche (in parte travisati) che vengono invitati ad impersonare il loro stesso nemico ed a rispondere a 5 domande: 1) L’omosessualità può essere contagiosa? 2) In che modo l’omosessualità sta distruggendo la famiglia tradizionale? 3) Perché i religiosi hanno paura dei gay? 4) Un omosessuale può essere fascista? 5) E’ possibile guarire dall’omosessualità? Gli altri elementi del video sono costituiti da fotografie antiche, da inediti esempi di latenze omo e rimozioni del Cinema classico e da un’intervista a Joseph Nicolosi. Basta con la commiserazione! Affronta in te il tuo stesso Nemico! Con la leggerezza si ottiene tutto! Abbiamo un Problema.
QUEER SHORT 4 (concorso internazionale cortometraggi):
K@BIRIA, di Sigfrido Giammona, Italia 2010, 12′ (v.o. sott. ingl.), con Gigi Burruano e … – Giovanni non riesce ad accettare l’omosessualità del figlio. Uno strano gioco del destino li costringerà a guardarsi dentro e a specchiarsi l’uno nell’altro.
De SK-FV à Abarfemmes vers Abarquelconque, di Sarah Klingemann e Florian De Vaulchier, Francia 2011, 16′ (v.o. sott. ingl./it.) – Un film sperimentale sull’arte, la letteratura e i rapporti tra i sessi, per verificare le possibilità di una storia d’amore.
18:30 incontro con VINCENT DIEUTRE
EA3 (3ème exercice d’admiration: Cocteau), di Vincent Dieutre (Francia, 2010) - 42′ (v.o. sott. it.) con Jacques Nolot.
In questa versione queer non autorizzata del celebre monologo “La voix humaine” di Cocteau, in cui il grande attore francese Jacques Nolot prende il posto che per Rossellini fu della Magnani, l’infinito dramma della separazione di due amanti viene consumato nell’incolmabile vicinanza di una conversazione telefonica (al cellulare).
TOUTES LES ETOILES TOMBENT (Francia 2010) di Vincent Dieutre, 11 (v.o. sott. it.) con Olivier Martinaud, Frédéric Schulz-Richard
Come Pelléas e la sua Mélisande, al calar della notte due giovani uomini si incontrano in un parcheggio per confessarsi il loro amore. Come recuperare il simbolismo bruciante di Maeterlinck, con dei corpi maschili e nella penombra della Parigi di oggi?
20:30 SERATA DI CHIUSURA e PREMIAZIONE del concorso QUEER SHORT
conduce Filippo Luna
madrina della cerimonia di Premiazione: Maria Grazia Cucinotta
intervengono:
i componenti della Giuria internazionale del Sicilia Queer Filmfest 2011: Wieland Speck (presidente), Roberta Torre, Kéja Ho Kramer, Giulio Spatola, Giovanni Pellegrini
Cinzia Masotina (Associazione 100 Autori)
Rosario Crocetta (membro del Parlamento Europeo, in rappresentanza della Commissaria Europea per l’Educazione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù, che ha concesso il suo patrocinio al Sicilia Queer filmfest)
FIT (Regno Unito, 2010) di Rikki Beadle-Blair – 108′ (v.o., sott. italiani) con Rikki Beadle-Blair, Ludvig Bonin, Jay Brown, Sasha Frost, Stephen Hoo, Duncan MacInnes, Lydia Eleni Toumazou
La storia di sei teenager inglesi “difficili” che frequentano una scuola di danza. I giovani si interrogano sulla propria sessualità e le lezioni di ballo diventano incontri terapeutici sulla diversità, sui sentimenti repressi, sulla paura del coming out e su come confrontarsi con gli altri. Il film gioca con gli stereotipi legati all’identità sessuale (ma anche alle etnie) brillantemente sovvertiti: nessuno dei ragazzi è, in realtà, quello che sembra. Il progetto è prodotto da Stonewall (un’organizzazione inglese per l’eguaglianza dei diritti dei gay) per promuovere nelle scuole l’educazione contro il bullismo omofobico. Il festival ringrazia Evelyn Dewald per aver reso possibile questa proiezione.
00:00 QUEERPARTY al RISE UP (via Ugo La Malfa 96)
Guest Dj: Nunzio Da Vinci
Domenica 26 giugno
(Cinema Edison, piazza Napoleone Colajanni all’Albergheria)
16.30 LES AMOURS IMAGINAIRES (Canada, 2010) di Xavier Dolan – 95′ (REPLICA)
Lui e lei, Francis e Marie, sono molto amici e quando a una festa conoscono Nicolas, un giovanetto dalla bellezza travolgente, entrambi provano per lui una fortissima attrazione e cominciano un pericoloso gioco di seduzione. E’ il secondo lungometraggio del talentuoso Xavier Dolan, enfant prodige franco-canadese, che qui si cimenta in una versione pop di “Jules e Jim”, il classico triangolo della nouvelle vague, passando da Tarantino a Truffaut, descrivendo in dettaglio la natura decisamente ambigua, crudele e forse immaginaria dell’amore. Pluripremiato a Cannes 2010.
MITICA MARCELLA (Italia, 2010) di Cristina Comperini – 20′
Omaggio a Marcella Di Folco, attivista del movimento transessuale, politica (prima trans eletta al mondo) e attrice, scomparsa lo scorso settembre, questo documentario ci racconta vari momenti salienti della sua vita pubblica, da quelli più politicamente impegnati di attivismo nel movimento LGBT a quelli ludici e di divertimento con finalità benefiche.
18:30 FIT (Regno Unito, 2010) di Rikki Beadle-Blair – 108′ (REPLICA)
La storia di sei teenager inglesi “difficili” che frequentano una scuola di danza. I giovani si interrogano sulla propria sessualità e le lezioni di ballo diventano incontri terapeutici sulla diversità, sui sentimenti repressi, sulla paura del coming out e su come confrontarsi con gli altri. Il film gioca con gli stereotipi legati all’identità sessuale (ma anche alle etnie) brillantemente sovvertiti: nessuno dei ragazzi è, in realtà, quello che sembra. Il progetto è prodotto da Stonewall (un’organizzazione inglese per l’eguaglianza dei diritti dei gay) per promuovere nelle scuole l’educazione contro il bullismo omofobico. Il festival ringrazia Evelyn Dewald per aver reso possibile questa proiezione.
20:30 + O -, IL SESSO CONFUSO. Racconti di mondi nell’era Aids (Italia, 2010) di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli – 98′ (v.o. sott. ingl.)
Introduce il film Luciano Nigro, presidente LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), Catania
Il regista Andrea Adriatico e il giornalista Giulio Maria Corbelli, tornano a riflettere e a interrogarsi su una malattia trattabile ma non ancora curabile. Una malattia di cui stampa e mondo dello spettacolo parlano ormai poco e male. L’AIDS è in un certo senso passato di moda, ma a passare non sono i decessi e l’incidenza di infezioni in rapida e costante ascesa anche nei paesi occidentali.
La scarsa attenzione e la fallace credenza che la malattia sia “rimediabile” ha convinto gli autori di + o – – Il sesso confuso a invitare giornalisti, medici infettivologi, ricercatori, fondatori di circoli omosessuali, sieropositivi, sacerdoti, attori, ministri e responsabili della comunicazione di case farmaceutiche a sedere su una poltrona bianca e a testimoniare la loro esperienza. Attraverso le interviste lo spettatore ripercorre il fenomeno pandemico del XX secolo, dagli anni Settanta ad oggi, affrontandolo di volta in volta dal punto di vista sociale, culturale, scientifico, clinico o politico.
22:30 REPLICA DEI FILM VINCITORI del Concorso internazionale per cortometraggi “QueerShort”
365 WITHOUT 377 (Italia, 2011) di Adele Tulli – 53′ (REPLICA)
Imposta sotto il dominio inglese nel 1860, la “Section 377″ del Codice Penale Indiano criminalizzava qualsiasi atto di naturale sessuale fra due adulti dello stesso sesso, stigmatizzandoli come “contro natura”. Il 2 luglio 2009 la Corte Suprema di Delhi ha emanato una legge storica che ha finalmente cancellato quel retaggio coloniale accogliendo la domanda della comunità GLBT indiana che, negli ultimi dieci anni, tanto ha combattuto per abrogarla. Tre personaggi, Beena, Pallav e Abheena attraversano Bombay per celebrare il primo anniversario di quell’evento di libertà. Opera prima di Adele Tulli. Un intenso e brioso reportage prodotto da Ivan Cotroneo. |