MOSTRA PERSONALE URBEM di PILAR DOMINGUEZ Dal 18 maggio al 13 giugno 2011
Sono tanti gli artisti contemporanei che raccontano la città e Dominguez Pilar è una voce fuori dal coro. Lei abbandona la visione grigia, spettrale, anonima ed estraniante che viene enfatizzata da artisti come Papetti, Guaitamacchi, Gravina, Cerri etc. per raffigurare un universo dinamico, pieno di colori vivaci. Dai suoi quadri emerge un racconto della città pieno di vitalità che tanto ricorda le tematiche futuriste. É così che il movimento non è tanto dato dalla moltiplicazione e dalle scomposizioni delle figure, ma dalle stratificazioni di colori e immagini, tant’è che alcuni suoi lavori sono in continua evoluzione. Nelle città di Pilar non vi è estraniazione e depersonalizzazione nel contesto urbano. Anzi per ogni città lei ha individuato un comune denominatore e ne ha fatto un segno distintivo: i tombini. Le calcomanie dei loro coperchi di ghisa e ferro è come se fossero un marchio distintivo del luogo, una firma. Lei li chiama Ombelichi, come se fossero i punti di congiunzione e alimentazione con madre Terra. Non solo la città non fagocita, ma si offre e si contraddistingue con i cui colori, strappati a una Natura rigogliosa e fiorita. Così i viola, i gialli, i verdi, i blu si posano sui grigi dei palazzi anonimi e imponenti dando spessore e personalità. Il Duomo di Milano, per esempio, diventa rosso, blu, rosa a seconda delle stagioni, come alimentato da un flusso sanguigno di cromatismi, mentre parole e frasi, come strappate da insegne luminose, si sovrappongo in una visione d’insieme del paesaggio densa di stimoli, energia e freschezza. Una visione che Pilar insegue anche quando raffigura i treni. Locomotive veloci e tecnologiche che creano le congiunzioni tra poli abitativi diversi. Sorprendente è la sua capacità del colore, della sua stesura e della prospettiva scelta per dare velocità, movimento e tensione a questi macchinari tecnologici. La città è un luogo di transito, aperto, collegato a tutte le altre città del mondo attraverso una linfa sotterranea che, al di là delle imponenti sovrastrutture, mantiene un legame profondo con la Terra e con l’essere umano nella sua primordialità. Melina Scalise
ESTRATEGIA VISUAL
Ha utilizado diversos medios de expresión, el óleo, el grabado, la serigrafía, fotografía y la escultura, en una búsqueda que une elementos lúdicos, y la interpretación de su mundo interior. Desde sus inicios el estilo figurativo predominó en sus obras. En la década de los ochenta abandonó la figura humana e incursionó en el informalismo y la abstracción. En sus trabajos destaca su interés por el color vibrante y fuertemente saturado. Aborda el problema de la iluminación, las transparencias y el dinamismo de las formas expresado a través de diagonales que se abren buscando el espacio y rompiendo el ritmo. Entre sus trabajos se destacan murales para lugares públicos y privados en los Municipios de Milano, Venecia y Bari. Realizó trabajos escenográficos para Ferias Internacionales y Festivales Olivetti, Olimpiadas de Insbruk, Alemania e intervenciones de la Sala de Prensa Feria de París y los Studios Parchiteni Milano, entre otros.
SPAZIO TADINI PILAR DOMINGUEZ BLOG http://spaziotadini2011pilardominguez.wordpress.com/
BIOGRAFIA
Nata in Cile, si laurea nella Pontificia Università Cattolica, scuola d’Arte Visive (Cile), con specializzazione in Grafica. Nel 1974 si trasferisce in Italia, continuando la ricerca nel campo della grafica d’arte presso le Università di Milano e Venezia. Dal 1979 si lega in modo particolare alla Galleria delle Ore di Milano, dove partecipa con numerose mostre collettive e personali; di grande interesse risultano le serie della ” Velocità”, dei “Paesaggi interni”, degli “Stati d’animo” e dei “Tombini”. Nel 1980 fonda la Stamperia d’Arte. Tornata in Cile tra il 1992 ed il 1996, anni in cui si dedica all’insegnamento nelle Università UPLA a Valparaiso e Pontificia Università Cattolica di Santiago, dal 1996 si stabilisce definitivamente a Milano proseguendo la sua attività artistica e di docenza e riavviando la Stamperia d’Arte. La donna, il mare, i pesci, l’acqua, sono le tematiche dei suoi lavori che hanno trovato un’altra espressione attraverso la modellazione della ceramica. Ha ripreso in un certo senso la velocità, il movimento che genera la città, i rumori, la memoria (con i treni), l’architettura, il Duomo, i Navigli, mischiando la pittura con l’incisione, stampando a colori le percezioni del nostro tempo in movimenti a schermi sequenziali. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive di pittura, incisioni, installazioni e ceramica in Italia e all’estero. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private in Italia, Francia, Germania, Spagna, Turchia, U.S.A., America Latina, Giappone e India. Attualmente è docente dei corsi di Teoria e Laboratorio del Colore e del corso di Tecniche Illustrative e Incisione presso l’Istituto Europeo di Design di Milano; collabora in corsi di formazione Artistica per le Scuole (Provincia di Milano), collabora come consulente esperta del Colore in studi di architettura ed arredamento.
Pilar Domínguez Fuenzalida, artista visual. Nació en Santiago, el 26 de febrero de 1950. Realizó estudios artísticos en la Facultad de Bellas Artes de la Universidad de Chile y en el Departamento de Diseño y Grabado de la Universidad Católica de Santiago. Fue alumna de Julio Palazuelos y Eduardo Martínez Bonati. A principios de la década de los setenta, viajó a Italia donde estudió en la Accademia di Belle Arti di Brera en Milán, hizo un curso de escultura y pintura, poligrafía y carto-técnica en la Societa Umanitaria Centre de Formazione Professionale Della Regione de Lombardía. Además asistió a cursos de serigrafía y fotografía en la Scuola Internassionale Di Gráfica en Venecia. En 1970 ejerció la docencia en la Stamperia D’Arte y laboratorio de la Imagen, Italia. En 1991 regresó a Chile, dio cátedras de Grabado y Expresión Gráfica en la Universidad de Playa Ancha de Valparaíso. Además ayudó a formar el Centro de Grabado de Valparaíso. En 1996 instaló su taller de grabado en Santiago.
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