Le rivoluzioni che stanno scuotendo il mondo arabo dall’inizio dell’anno sono il tema che attraversa la V edizione del Festival delle Culture che si tiene a Ravenna il 3, 4, 5 giugno 2011, organizzato da Comune di Ravenna, Rappresentanza dei cittadini stranieri e coordinamento delle associazioni di migranti Ravenna Solidarietà. Tre giorni di dibattiti, concerti, spettacoli di teatro, danze popolari, cucina e mercati etnici che si snodano nel complesso dell’Almagià, nella Darsena di città di Ravenna. È un Festival che promuove il dialogo interculturale e la cultura “dal basso” coinvolgendo oltre 50 realtà locali e nazionali fra associazioni, scuole, compagnie artistiche, movimenti giovanili, guidati dalla direzione artistica dello scrittore di origine algerina Tahar Lamri.
Thawra! – Rivoluzione! Alla memoria di Vittorio Arrigoni
«Dal 14 gennaio la vita emarginata di noi magrebini, stranieri, nord africani, extracomunitari, spazzini, universitari, operai e dottori è svanita al grido di Rivoluzione! Mi danno pacche sulle spalle, incrociando il mio velo per strada mi sorridono e da lontano mi gridano “resistete!!”. Le nostre bandiere non sono più simbolo di inciviltà e terrorismo… persino il nostro essere musulmani è ignorato; e noi, non abbiamo più la testa curva e non giriamo in gruppo per sentirci più forti. Ora sfidiamo l’impiegato della banca e i nostri coetanei con lo sguardo fiero e orgoglioso. Ci sentiamo finalmente alla pari. Abbiamo conquistato il nostro posto nella storia, verremo ricordati non come appartenenti al più grande movimento terroristico degli ultimi secoli, bensì come lottatori, conquistatori della più difficile democrazia e primi rivoluzionari del secondo millennio... I nostri popoli hanno fatto la storia. I nostri popoli... non noi. Io NON ho fatto la storia… NON ho rischiato il mio lavoro, non ho rischiato di essere imprigionata e imbavagliata, non ho rischiato la vita e neanche un mal di testa a forza di pensare alla rivoluzione. Una cosa l’ho fatta però: ho speso un’ora al giorno della mia vita, dal 14 gennaio, a guardare il mio popolo fare la storia. Io NON ho fatto la rivoluzione, NON ho fatto la storia e NON ho fatto il mio dovere... Camminerò a testa alta solamente quando sarò in grado di non far dimenticare a me stessa che se voglio fare la storia devo essere la prima ad alzarmi e dire Basta!, senza aspettare che qualcun altro lo faccia per me... (con il rischio di aspettare altri 30 anni). Quindi io ora dico BASTA! Io NON ho fatto la storia del mio popolo arabo… ma sono ancora in tempo a fare la storia del mio popolo italiano» Zineb Naini
Prefestival Giovedì 2 giugno 2011 Cisim/Il Lato Oscuro della Costa/Cooperativa Libra presentano: FESTA DELLA REPUBBLICA A LIDO ADRIANO (viale Parini 48, Lido Adriano, Ravenna) 17.30 – Incontro pubblico. Intervengono: Maurizio Maggiani (scrittore) Racconti di guerre e di speranze - Tahar Lamri (scrittore) La Repubblica nera di Haiti e la Dichiarazione universale dei diritti umani 19.30 – cena in cortile (si consiglia la prenotazione) 21.00 – Il Teatro delle Ariette presenta il film documentario I sogni di Lido Adriano Progetto di Paola Berselli e Stefano Pasquini, immagini e montaggio video di Stefano Massari. Con i cittadini di Lido Adriano.
FESTIVAL DELLE CULTURE 2011 Venerdì 3 giugno 2011 Casa delle Culture/Generazioni in Movimento/Deviazioni/TeatrOnnivoro/Terra mia/Rete Civile contro il razzismo/Comitato in difesa della Costituzione, presentano: 8.30 – 13.00 (Sala Rossa del Pala De Andrè) “Chi è straniero?” Plenaria delle 32 classi degli Istituti Superiori partecipanti al progetto “Chi è straniero?”. Interazione e dialogo fra le studentesse, gli studenti e testimoni “privilegiati”: rifugiati politici, Rappresentanza degli immigrati, Ravenna Solidarietà, alla presenza della stampa locale e delle autorità civili e scolastiche. Relatore: Professor Gustavo Gozzi
16.30 – (Centro città) Alla memoria di Mohamed Bouazizi (Tunisia) Fiumana Atto II
“Ech’aab yourid…” “Il popolo vuole…” Museo Nazionale (Dietro alla Basilica S. Vitale): Esibizione acrobatica di Parkour. Si prosegue per via Argentario, via Cavour, via IV Novembre, via Diaz, viale Farini. Soste in piazza San Domenico, piazza del Popolo, piazza Einaudi, piazza Anita Garibaldi, Giardini Speyer, sottopasso Stazione con esibizioni di break dance/hip hop, salsa, danze albanesi, filippine, kuduru, nigeriane, percussioni senegalesi, giocolerie, scenografie artistiche e alternative. Partecipano i gruppi: Ravenna Parkour, R_Kadas, Lasagna Style, Accademia Cecchetti, Young Stars, Swagga Guys, ragazzi/e dell’istituto Olivetti, Callegari, Liceo Artistico, percussionisti senegalesi, d.j. Marco e Olga, Mery e Centro Quake. Arrivo all’Almagià 19.30 – (Darsena di città): accoglienza con tè alla menta offerto dai ragazzi di Agir e dai rifugiati politici e richiedenti asilo “come i nostri sogni”; innalzamento della Mongolfiera del Festival, che volerà sulla città.
Spettacolo teatrale: “Al di là del bene e del mare”, regia di Matteo Cavezzali di TetrOnnivoro in scena i/le giovani della Casa delle Culture (produzione Festival delle Culture). Alla memoria di Ademir detto Dema Alfeu Federicci (Brasile) (Darsena di città): Esibizione di Capoeira (a cura del gruppo Coquinho Baiano) 18.00 – (Tenda berbera): Incontro pubblico con Angela Lano, giornalista, direttore dell’agenzia InfoPal, esperta di Medio Oriente e di Palestina. Unica testimone italiana Freedom Flotilla I, autrice del libro Verso Gaza (a cura di Life Onlus). 20.00 – (Palco Almagià): Incontro pubblico. Mustapha Toumi (Tunisia) e Alessandro Renda (Italia): Tunisia della Rivoluzione. Tunisia di Mazara del Vallo (in collaborazione con Ravenna Teatro). Alla memoria di Abraham Sarfaty (Marocco) 21.00 – (Palco Almagià): Concerto del Trio Fawda. Reda Zine, Fabrizio Pugliesi, Danilo Mineo (Marocco/Italia). La musica Gnawa è puro groove, è il suono basso e caldo del Guembri e una voce che fanno viaggiare. Guidato da red-A, originario di Casablanca, il progetto “Trio Fawda” naviga tra repertorio sacro e profano portando un patrimonio forte ma sempre aperto alle contaminazione. Alla memoria di Kateb Yacine (Algeria) 22.00 – (Palco Almagià): mini concerto Apolide (Macedonia/Algeria/Italia). Contaminazioni balcaniche e nordafricane (Produzione Festival delle Culture). Alla memoria di Khaled Said (Egitto) 22.30 – (Palco Almagià): L’Hip Hop mi ha spezzato il cuore: Concerto di Amir (Italia/ Egitto) accolto da Il Lato Oscuro della Costa (Italia). «Ai tempi mi chiamavano Er Cina per via degli occhi a mandorla e dei capelli a caschetto»: così si presenta uno dei rapper più credibili e influenti che ci siano in Italia. Il Lato Oscuro della Costa: Alleanze Scisse e Delitto Perfetto nel Dna. Alla memoria di Jerry Essan Masslo (Sudafrica) Dalle ore 00.00 – (Almagià): Veglia con i rifugiati e i richiedenti asilo: confronti, intrecci di storie. A cura di Franck Viderot (Benin). Un racconto a più bocche o a più lingue attorno a un fuoco immaginario o reale.
Sabato 4 giugno 2011 Alla memoria di Lat Dior Ngoné Latyr Diop, detto Lat Dior (Senegal) 17.00 – (Almagià): Sabar & Simb. La danza del Faux Lion (Simb in Wolof). Una danza che racconta la storia del cacciatore che, attaccato da un leone diventa uno strano personaggio. Ci sono i falsi leoni e i goor-jigeen (gli uomini-donna). Siete avvertiti: Chi viene preso dal leone deve ballare. Segue il Sabar, un classico per il Festival delle Culture (a cura dell’associazione A.S.R.A.). 18.00 – (Tenda berbera): Incontro pubblico con Malika Hamidi, vicepresidente European Muslim Network e portavoce del gruppo GIERFI di Barcellona (Spagna) e Paola Zappaterra dell’Associazione Orlando (Bologna): “I diritti delle donne, fra pubblico e privato. Nell’area del Mediterraneo. E in Europa?” (a cura di Life Onlus e Femminile Maschile Plurale). 18.30 – (Darsena di città) Prima che sia un disastro; il tempo e il desiderio Installazione/performance, una cattedrale/catapecchia per parlare della fragilità dei nostri credo e della forza dei nostri simboli. Con gli studenti del Liceo artistico Nervi di Ravenna, a cura della coreografa Paola Bartoletti per Associazione CantieriDanza (in collaborazione con il Festival Nutrimenti per la Crescita 2011)
Alla memoria di Tavio Amorin (Togo) 19.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Fanny & Alexander presenta “Un eroe imperfetto”, sulla figura e le opere di Thomas Edward Lawrence (Lawrence d’Arabia), con Wu Ming 4. Alla memoria di Roque Dalton (El Salvador) 20.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. “Italiani d’altrove”, con Milton Fernandez (scrittore ed editore, Rayuela Ed., scrittore, Uruguay), Roberta Yasmine Catalano (scrittrice, Libano/Marocco/Italia), Marcello Bivona (Regista, Tunisia/Italia, autore del film Ritorno a Tunisi) 21.00 – (Palco Almagià): Concerto del Marzouk Mejri Ensemble (Tunisia/Italia). Stile musicale basato principalmente sulla musica tradizionale andaluso-tunisina (malouf) con riferimenti a diversi paesi del mondo. 21.00 – (Tenda Berbera): Canti religiosi dell’Islam e madih del Gruppo El safae Anasheed (a cura di Life Onlus).
Alla memoria di Diop Gougnao (Senegal) 21.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Aly Baba Faye (Senegal/Italia) Mirella Rossi (Italia): “Società dell’immigrazione: problematiche e prospettive”. “Sono sociologo di formazione ma all’Accademia ho sempre preferito l’impegno sociale. Sono stato chiamato da Bruno Trentin per gestire il progetto immigrazione della Cgil, così entrai come primo straniero nel direttivo nazionale della confederazione nel 1991 e fui eletto a capo del coordinamento nazionale dei lavoratori immigrati”, dice di sé Aly Baba Faye.
Alla memoria di Peppino Impastato (Italia) 22.00 – (Palco Almagià): Concerto dei 7 Denari (Italia). Uno spettacolo musicale che racconta la Campania attraverso la simbologia del sette di denari. La Campania come il sette, pari e dispari, bene e male, bianco e nero: la tammurriata (in collaborazione con Gli Amici della Tamorra).
Alla memoria di Zaher Rezai (Afghanistan) 22.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. L’incontro con i rifugiati afgani: Carlotta Mismetti Capua (Italia) presenta il libro Come due stelle nel mare (Piemme). Giornalista multimediale per eccellenza. Lo storytelling La città di Asterix, attivo su Facebook dal 2008, ha vinto nel 2010 il Premio Ischia del Giornalismo Social Media. Da mezzanotte (Almagià): Shakin’ Generation. La notte dei giovani viventi. Almagià Dance Night. Conduce Generazioni in Movimento
Domenica 5 giugno 2011 Alla memoria di Ken Saro-Wiwa” (Nigeria) Dalle 16.00 – (Almagià & dintorni): Living Drum and Dance Tradition from Nigeria Edo, Afesan Communities & Lover Brothers: Wedding, Purification and Cultural Dances Nzuko Ndi Igbo: Masquerade Dance Mgbidi Amaka: Igbo Masquerade Dance Gruppo Interculturale delle Donne: Ide Group & Cultural Dance Dynamic Friends: Ekpo Dance Royal Sisters: Royal Dance Ika Union: Ika Cultural Dance 18.00 – (Tenda berbera) Incontro pubblico. Shady Hamadi (Siria/Italia) presenta il libro Voci di anime (Marietti). “Tra un filosofo e un poeta c’è un giardino. Se il filosofo attraversa il giardino diventa un saggio ma se lo fa un poeta diventa un Profeta.” Shady ama citare Kahlil Gibran. Una voce della Siria nella lingua italiana. Alla memoria di Giorgio Marincola (Somalia/Italia) 19.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Lea Bendandi “Sultana”, Emilio Molducci, Giuseppe Masetti: Partigiani a confronto. Lea Bendandi, classe ‘22, ha cominciato la propria battaglia nel ‘43, quando il cognato le fece conoscere il movimento di resistenza di Russi, svolgendo il ruolo di staffetta partigiana con il nome di “Sultana”. Alla memoria di Mohamed El-Nabbous (Libia) 20.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Libia: Karim Bougaighis, Leyla Dauki. Giuliano Battiston. Giuliano Battiston, giornalista free-lance, scrive per le pagine culturali de “il Manifesto”, per “Liberazione”, per le riviste “Lo straniero” e “Lettera Internazionale”. Layla Dauki, libica, specializzata in storia della Libia pre-Gheddafi. Karim Bougaighis, si definisce semplice cittadino. Vuole ardentemente la libertà e la democrazia in Libia. Guerra. Essere pacifici o pacifisti? (in collaborazione con Ravenna Teatro). 20.00 – (Almagià interno): Danze in costume, tipiche dell’isola di Mindanao a sud delle Filippine (a cura di Mabuhay). 20.30 – (Tenda Berbera): Incontro pubblico con Franco Cardini: “Le rivoluzioni arabe. La richiesta di diritti umani e libertà a nord est del Mediterraneo”. Secondo Franco Cardini, storico e saggista, “la cultura è la capacità di mettersi in discussione” (a cura di Life Onlus). 21.00 – (Almagià): Consegna del Premio città di Ravenna per l’Intercultura. Alla memoria di Norbert Zongo (Burkina Faso) 21.30 – (Palco Almagià): Concerto del trio Gabin Dabiré, Guglielmo Pagnozzi, Rashmi Bhatt. (Burkina Faso/Italia/India): Gabin Dabiré, uno dei maestri della musica africana, è anche uno dei pionieri nell’introduzione dei suoni elettronici all’interno delle musiche tradizionali. Guglielmo Pagnozzi, clarinettista, sassofonista, compositore e arrangiatore, è attivo sulla scena del jazz italiano dai primi anni novanta. Rashmi Bhatt, maestro di tabla ha collaborato con artisti di avanguardia quali Markus Stockhausen, Fernando Grillo, Michael Brook e Nusrat Ali Fateh Khan. Alla memoria di Augustina (Tina) Chioma Ononiwu Mc Kinon (Nigeria) 21.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. “Abitare le Culture, vivere la Darsena”. Presentazione del numero speciale di “Trova Casa”, con gli articoli di Marina Mannucci sulle dimore degli immigrati, e tavola rotonda per una progettazione partecipata dell’“altra” Ravenna. Interverranno: Alberto Giorgio Cassani, Marina Mannucci, Ivano Mazzani, Piera Nobili e Fausto Piazza. 22.00 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Luca Dubbini illustra le sue ricerche e presenterà il convegno (Ravenna dal 15 al 21 giugno 2011) da lui curato sul 700° anniversario del processo ravennate che abolì la tortura in Italia: un sentenza emessa dall’arcivescovo Rinaldo da Concorezzo, in qualità di Grande Inquisitore per l’area centro-settentrionale d’Italia, nel processo ai Templari svoltosi a Ravenna nel giugno 1311 (a cura di associazione Ipazia)
22.30 – (Darsena di città): Incontro pubblico. Ponte Radio (Alfonsine – Jenine – Tiro – Berlino) presenta: Daniele Barbieri e Alessandro Taddei in “Favola dell’abeccedario”. Ponte Radio è un’avventura partita da Alfonsine, piccola città vicina a Ravenna. Da Alfonsine verso Pancevo (Serbia) e Tuzla (Bosnia Erzegovina), passando per Jenin in Palestina e Tiro in Libano, e confrontandosi con il contesto urbano-occidentale di Berlino (Germania). Un percorso artistico con bambini/adolescenti dai 9 ai 14 anni, per scoprire e imparare nuovi strumenti di comunicazione trasversale. Alla memoria di Vittorio Arrigoni 23.30 – (Darsena di città): Lancio di Mongolfiere luminose con scritta visibile nella notte sulle acque della Darsena: “Restiamo umani”.
LE MOSTRE Almagià, durante il Festival “Qui Emergency Palermo” Mostra di fotografie scattate da Mario Dondero al Poliambulatorio di Emergency a Palermo, che dal 2006, presta gratuitamente assistenza sanitaria di base e specialistica alla popolazione immigrata con o senza permesso di soggiorno. Mario Dondero, classe 1928, è una figura storica del fotogiornalismo italiano. I suoi lavori vanno dai reportages di guerra alla ritrattistica di artisti famosi. (a cura di Emergency). Dal 7 all’11 giugno, la sala espositiva ex- tribunale, via D’Azeglio 2 Mostra dei bozzetti del progetto “Un murales per Ravenna” Scambio culturale tra studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna e studenti della Escuela de Arte di Trinidad (Sancti Spiritus-Cuba). Gli studenti/artisti di Ravenna l’anno scorso sono stati a Cuba dove, assieme ai coetanei cubani, hanno costruito un mosaico con le tecniche del mosaico bizantino. Il tema è stato la figura di Ernesto “Che” Guevara in un’opera dal titolo La Poderosa. In autunno studenti/artisti cubani verranno a Ravenna dove verrà istallato un murales con le tecniche dei murales cubani della provincia di Sancti Spiritus (Cuba). Il tema affrontato dagli artisti cubani è la Resistenza dalla quale è nata la nostra Costituzione. L’inaugurazione della mostra avverrà il 10 giugno. (a cura di Associazione Italia-Cuba) |