N O O S F E R A L U C I G N O L O
di e con Roberto Latini
18 | 28 maggio 2011, ore 20 (lun riposo)
T E A T R O S A N M A R T I N O
musiche originali Gianluca Misiti
luci Max Mugnai
organizzazione e cura Federica Furlanis
promozione Nicole Arbelli
aiuto tecnico Nino Del Principe
produzione Libero Fortebraccio Teatro
Al Teatro San Martino di Bologna la compagnia Libero Fortebraccio Teatro presenta dal 18 al 28 maggio (lunedì riposo), ore 20 “NOOSFERA LUCIGNOLO” - l’ultima produzione che aveva debuttato a ottobre scorso aprendo il vuoto di quest’anno e ora in replica alla fine della stagione per chiudere il sipario sulla non-programmazione 2010-2011.
Dal personaggio immaginario descritto da Collodi nelle avventure del suo Pinocchio e attraverso l’esplorazione della scrittura che diventa scenica, lo spettacolo di Roberto Latini si s-compone intorno alla riflessione sulla rappresentabilità dei testi e sui processi per la rappresentazione. LUCIGNOLO è il primo movimento di un programma intitolato NOOSFERA, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano.
“Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell’italianità. Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all’interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene. Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità delle principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. È il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura”. Roberto Latini
Biglietteria dalle ore 19 Ingresso unico 10 Euro |