Martedi 17 maggio ore 21,00 MODO INFOSHOP
DIRE DI NO a cura di Altre Velocità Sono presenti all’incontro Daniele Albanese (Parma), Simona Bertozzi (Bologna), Città di Ebla (Forlì), Cosmesi (Bologna), Komakino (Bologna), La Pesatura dei Punti (Bologna), gruppo nanou (Ravenna), Ortographe (Ravenna) e chi vorrà partecipare.
Che cosa è morto, oggi? Prima di tutto, l’humus dei valori nel quale l’opera di cultura può germogliare e che essa in cambio può nutrire e fertilizzare […]. Può esistere la creazione di opere in una società che non crede e a niente, che non valorizza davvero e incondizionatamente nulla? Cornelius Castoriadis, Trasformazione sociale e trasformazione culturale, 1978, in Finestra sul Caos
DIRE DI NO è il titolo che abbiamo scelto per incontrare alcuni nuclei artistici che operano nel teatro e nella danza di ricerca a Bologna e in Emilia-Romagna. Uno dei tentativi è capire come impostare discorsi collettivi, non “di categoria”, in grado di mantenere un’idea alta di autocritica. In questo contesto non si vogliono “accomunare” gruppi o tendenze, ma porsi reciprocamente alcune questioni partendo da quegli artisti della scena che hanno meno di dieci anni di lavoro alle spalle. Vogliamo condividere alcune domande, per cercare possibili risposte mettendo a confronto diversità forse anche inconciliabili.
Quali no è arrivato il momento di dire, pensando al contesto di “simili” del teatro italiano? Quali “no” avete pronunciato fino ad ora, di cui siete orgogliosi? Come fare per rendere i nostri “no” il frutto di un percorso condiviso, e non il risultato di decisioni individuali? Importa prima di tutto l’opera, e la protezione del proprio operare. Basta, oggi, tutto questo? Come immaginare percorsi che rilancino verso un possibile e aperto “noi”, dentro e fuori le opere? Come misurare un possibile limite fra i pur necessari sì che dobbiamo dire e un nostro punto di vista minoritario?
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