In occasione della Giornata Internazionale dei Musei, la performance-laboratorio Grammophon di Emilia Badala', curata e presentata da G.C.Meli e M.Auteri, si rivolge al pubblico attraverso i suoni prodotti da venti dischi di vetro incisi dall'autrice ed i grammofoni, strumenti che riflettono un tempo lontano, ma che nell'immediato riportano suoni e ritmi ricavati da segni, graffi e tracciati di geografie immaginate e casuali o sintetiche di esperienze di luoghi effettivamente esistenti.
Performance e laboratorio di Emilia Badalà Vigo Presentazione di Mercedes Auteri e Costanza Meli 18 Maggio 2011 alle h16.00, h17.00, h18.00
La memoria, fragile e dura allo stesso tempo, come i dischi di vetro incisi da Emilia Badalà Vigo interpretando i suoni nello spazio, parla al pubblico attraverso gli oggetti di un tempo lontano, gli antichi grammofoni utilizzati per la performancelaboratorio. Il suono diviene ritmo, composto e sovrapposto ad altri ritmi, tracce visibili nella loro traduzione grafica, e unisce: MEMORIA, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei per cui abbiamo progettato l’evento; SEGNO; MUSICA, elementi ricorrenti nelle mostre attualmente in corso alla Fondazione Puglisi Cosentino dedicate a “Carla Accardi, Segno e trasparenza” a cura di Luca Massimo Barbero e “Licini, Melotti, Novelli, Segni come sogni” a cura di Gabriella Belli e Alessandra Tiddia.
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