“Storia minima, o storia massima, storia dei popoli e delle civiltà, storia dei libri, delle scuole, Storia con la esse maiuscola? No, storia personale che possa collegarsi all’altra, richiamarla come un’eco, un riflesso, il frammento di uno specchio, storia personale ma comune a tante altre persone che vivevano allora nella tua città, forse nel mondo intero in luoghi simili ai tuoi, avevano la tua stessa età.” |
Giovedì 21 aprile dalle ore 19,00 Teatro Biblioteca Quarticciolo
Serata di lettura condivisa
un'idea di Sabina de Tommasi realizzata con Massimo Talone
Storia minima, o storia massima, storia dei popoli e delle civiltà, storia dei libri, delle scuole, Storia con la esse maiuscola? No, storia personale che possa collegarsi all’altra, richiamarla come un’eco, un riflesso, il frammento di uno specchio, storia personale ma comune a tante altre persone che vivevano allora nella tua città, forse nel mondo intero in luoghi simili ai tuoi, avevano la tua stessa età. Storia paradigmatica, esemplare, singolare ma dai piccoli tratti rievocanti, chissà per quale gioco astruso di rimandi ed effetti e ritorni e influenze, quelli di un più importante episodio che fa la storia di un’epoca. Storia personale che, suo malgrado o per volontà ed intuito, ti ha reso partecipe, minuscolo anello della folla, della piazza, ingranaggio inconsapevole di una pagina che tesseva un discorso, una logica, un’evoluzione... Romano Meuti
Da quando siamo entrati in dirittura dei 150 anni dell'Unità d'Italia, abbiamo ricominciato tutti ad interessarci alla storia, a studiarla e ripassarla, a dolerci di non saperne abbastanza; a ripensare alla storia studiata e a quella vissuta e ascoltata. La Storia studiata a scuola è quella dei condottieri e degli eroi. Poi c'è la Storia raccontata dai nonni; e dagli artisti che in questi anni l'hanno amplificata e un po' riscritta a modo loro (Celestini, Paolini, Baliani, Enia, Vaselli, Cipiciani, e tanti altri). Poi ci sono le storie di tutti i giorni, le paure e gli eroismi quotidiani, gli incanti, gli incontri, con gli appuntamenti della storia. Raccontati anche da scrittori improvvisati, ma efficaci, in centinaia di volumi. Cosa ho fatto quando il primo uomo ha toccato la Luna? Dove ho visto la partita che ha consacrato l'ltalia campione del mondo? Dov'ero mentre attentavano a Borsellino? Come eravamo. Perché in come eravamo c'è anche un po' di quello che saremo. Il Teatro Biblioteca Quarticciolo ogni anno il 23 aprile (Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'autore) ha ospitato un'esperienza di lettura condivisa. Il primo anno abbiamo letto tutto intero "Le città invisibili" di Calvino; nel 2009 libri dai quali sono stati tratti film e nel 2010 storie di viaggi, reali e immaginari. A metà una pausa di degustazione. Qualche volta ci siamo commossi, altre volte abbiamo riso. E a stare insieme condividendo sapori e saperi ci si sente più leggeri e partecipi. Credo che adesso siamo pronti per raccontarci, leggere le nostre storie minime insieme alle storie scritte dagli scrittori di professione. Storie minime di quando ho preso il tram la prima volta; di quando sono andato per la prima volta alla partita, e la Roma ha perso; delle Olimpiadi a Roma; del giorno che hanno rapito Moro, ecc. Storie minime, di tutti i giorni, che fanno la Storia. E ogni lettore potrà aggiungere una foto del suo album o di archivi condivisi e magari anche un breve stacco musicale, per contestualizzare la lettura. Le nostre storie, e anche le nostre musiche e qualche nostra foto, insieme alle musiche di quel giorno e di quei giorni e alle foto dei tempi che abbiamo vissuto, con uno sguardo positivo al futuro. Insieme - come sempre - a costruire una corposa bibliografia condivisa; a fare le prove di lettura ad alta voce; insieme a scambiarci libri e idee. Insieme con impegno e leggerezza. Sabina de Tommasi
bibliografia qui: http://ersilioemme.blogspot.com/p/bibliografia-storie-minime.html |