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Writing News - Exhibitions | by SuccoAcido writing in Writing News - Exhibitions on 07/04/2011- Comments (0)
 
1861-2011. L’Italia dei Libri
La mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri è il principale contributo del Salone Internazionale del Libro di Torino al calendario di eventi che il nostro Paese dedica al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
 
 
1861-2011. L’ITALIA DEI LIBRI

Lingotto Fiere - Oval, via Nizza 280, 10126 – Torino,
da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2011


Al Salone 2011 la mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri

La mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri è il principale contributo del Salone Internazionale del Libro al calendario di eventi che il nostro Paese dedica al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
L’Italia dei Libri - nata da un’idea di Rolando Picchioni - è prodotta dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura assieme a Telecom Italia, e rappresenta una delle più attese novità della 24a edizione del Salone, in programma al Lingotto Fiere e all’Oval di Torino da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2011. La mostra è realizzata con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comitato Italia 150.
Il Salone Internazionale del Libro è promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura ed è organizzato da Lingotto Fiere - Gl Events Italia, con la segreteria organizzativa di Biella Intraprendere.
La mostra è ospitata, all’interno del Salone, negli spazi dell’Oval, nei cui ambienti la manifestazione torinese si espande per la prima volta oltre ai tradizionali padiglioni di Lingotto Fiere. L’Oval diventa il grande contenitore del Bookstock Village, l’articolazione del Salone specificamente dedicata ai giovani lettori, realizzata e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
All’interno dell’Oval, oltre alla mostra L’Italia dei Libri, troveranno sede alcune fra le più importanti articolazioni del Salone. In primo luogo il Padiglione Italia, che raccoglie gli stand delle Regioni italiane e quello del Consiglio regionale del Piemonte, in passato distribuiti fra i vari padiglioni fieristici. L’area del Bookstock Village dedicata agli incontri e laboratori per i piccoli e giovani lettori, con i programmi curati da Andrea Bajani ed Eros Miari, gli spazi di Nati per Leggere e molto altro. Poi uno dei pezzi forti del Salone: Lingua Madre, con il suo sguardo sui meticciati culturali del mondo, il cui programma culturale quest’anno torna interamente sotto la responsabilità del Salone. Lo stand che riunisce le tre istituzioni del territorio: Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. Il padiglione di Libro e Cioccolato: tentazione e meditazione, che sposa due piaceri come la lettura e la degustazione. Lo spazio che il Paese ospite - la Russia - dedica alle attività per i più piccoli.
L’Italia dei Libri è la prima, articolata iniziativa con cui il nostro Paese legge un secolo e mezzo della propria storia, cultura, costume e creatività attraverso la specola del libro: i testi-simbolo, gli autori, gli editori e i fenomeni che più hanno contribuito a formare – anche in modo critico e problematico – la nostra cultura e memoria condivisa, e attraverso cui sono passati i cardini formativi della pedagogia nazionale.
La mostra è curata da Gian Arturo Ferrari, già direttore generale di Mondadori Libri e ora presidente del Centro per il Libro e la Lettura. Assieme a lui hanno lavorato un Comitato Scientifico e un Comitato Esecutivo, formati da studiosi, docenti, esperti e rappresentanti delle istituzioni e delle categorie professionali legate alla filiera del libro, cui si deve la scelta di temi, opere, autori e indirizzi espositivi.
L’allestimento è ideato dall’architetto Massimo Venegoni, già autore fra l’altro dei progetti espositivi del Museo delle Alpi al Forte di Bard (Ao), del Museo di Arte Antica di Palazzo Madama a Torino e della mostra La Bella Italia, in via di allestimento per le celebrazioni del 150° alla Reggia di Venaria Reale.
Il percorso espositivo de L’Italia dei Libri è articolato in cinque filoni: i 150 Grandi Libri, i 15 Superlibri, i 15 Personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali. Quindici come i decenni di questo secolo e mezzo. Conclusione ideale e punto d’arrivo del percorso espositivo sarà l’area centrale, ideata assieme a Telecom Italia: il cosiddetto «sedicesimo decennio», che offrirà uno sguardo interattivo sul futuro del libro fra digitale ed e-Book.
A Salone concluso, è in previsione il riallestimento della mostra presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino per il mese di giugno e nei mesi successivi in altre città d’Italia secondo un calendario in via di definizione.

Il percorso espositivo

Nel 1861 l’Italia aveva il 70% di analfabeti. Oggi il mercato editoriale italiano è il settimo nel mondo. Due numeri che disegnano un fenomeno di portata impressionante, che tracciano una storia con i tratti di una grande avventura.
Con la mostra L’Italia dei Libri il Salone ha raccolto la sfida. Ha cercato di raccontare al suo grande pubblico non il libro come oggetto, ma quel flusso di cultura, di informazione, di trasmissione di idee che parte dal libro, di lì si irraggia e prende le vie della storia, della società, del pensiero, della vita quotidiana.
Per questo l’allestimento della mostra L’Italia dei Libri ha la forma di una grande spirale. Una galassia in espansione, estesa su un’area di quasi 5.000 metri quadri, punteggiata da corpi e corpuscoli di natura e fattura differente. Totem, isole, manufatti, postazioni multimediali.
Anche se si è cercato di offrire una progressione cronologica, non si tratta però di un percorso sequenziale e obbligato, da seguire da cima a fondo. Sarà possibile, come in uno zapping spazio-temporale, saltare da un decennio all’altro, da un autore all’altro, seguire ad esempio tutti gli Editori o i Grandi Libri tralasciando il resto. Insomma, un percorso da costruirsi on demand a seconda del proprio tempo, delle proprie preferenze, della propria voglia.

I 150 Grandi Libri

I 150 Grandi Libri che - anno dopo anno - dal 1861 al 2011 hanno scandito la storia d’Italia e hanno contribuito a plasmare il nostro costume, il gusto, il nostro pensiero. I libri che ci hanno resi un po’ più italiani. Non solo narrativa, quindi: ma anche fiabe e poesia, storia e divulgazione scientifica, storia dell’arte e teologia, sperimentazione e umorismo, antropologia criminale e manuali di cucina, bestseller e rarità. Libri noti e meno noti. Libri che, anche se magari non li abbiamo mai letti, sono diventati parte del nostro modo di essere.
Ciascuna scheda dedicata ai 150 Grandi Libri comprende:
• Foto o immagine dell’autore
• Luogo e data di nascita e morte dell’autore
• Epicentri e luoghi che hanno influito sulla vita e produzione dell’autore
• Edizione originale del libro e indicazione se è ancora in commercio
• Motivazione per cui il libro è stato inserito nell’elenco dei 150, e quindi risulta importante nel processo di unificazione letteraria
• La pagina più significativa

I 15 SuperLibri

Sono i totem. I must, i testi fondativi su cui l’Italia si è formata e si è lacerata, ora si è unita ora si è divisa. I 15 SuperLibri non sono necessariamente capolavori di bello scrivere. Sono i libri che, al loro apparire, hanno però rappresentato un punto fermo, una svolta, un cambio di passo. Libri che hanno impresso un modo diverso di vedere le cose e hanno trasformato la rappresentazione del nostro Paese agli occhi di sé stesso e del mondo.
• 1867. Ippolito Nievo, Le confessioni di un ottuagenario
• 1880. Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio
• 1886. Edmondo De Amicis, Cuore
• 1891. Giovanni Pascoli, Myricæ
• 1919. Giuseppe Ungaretti, Allegria di naufragi
• 1923. Italo Svevo, La coscienza di Zeno
• 1925. Eugenio Montale, Ossi di seppia
• 1929. Alberto Moravia, Gli indifferenti
• 1947. Primo Levi, Se questo è un uomo
• 1948. Giovannino Guareschi, Don Camillo
• 1957. Italo Calvino, Il barone rampante
• 1958. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo
• 1963. Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore
• 1980. Umberto Eco, Il nome della rosa
• 2006. Roberto Saviano, Gomorra

Ciascuna scheda dedicata ai 15 SuperLibri comprende:

• Foto dell’autore con immagini filmate e indicazione delle fonti
• Edizione originale del volume con riproduzione della copertina, indicazione di anno e luogo della prima edizione
• Motivazione dell’importanza dell’opera nella storia della cultura unitaria
• Un oggetto simbolico che identifichi il libro e l’autore
• Filmografia, fiction e sceneggiati tratti dall’opera
• Indicazioni statistiche sull’opera:
1. Quante copie complessive vendute in Italia
2. Lingue nelle quali è stato tradotto
3. In quante copie è stata venduta all’estero
• Indicazione delle edizioni oggi in commercio
• I due autorevoli giudizi critici più opposti: il più favorevole e il più negativo

I 15 Personaggi

Ci sono autori che hanno consegnato sé stessi a un solo grande libro, l’opera d’arte di una vita. E ci sono Personaggi che non ci hanno consegnato un solo libro, ma tutti sé stessi. Personalità che è impossibile sintetizzare in un unico capolavoro. Protagonisti il cui pensiero – e in molti casi la stessa «vita esemplare» - ha travalicato il confine della pagina letteraria ed è diventato matrice dell’identità di noi italiani d’oggi. A volte addirittura perdendo connotazioni individuali e diventando modo di dire, fenomeno di costume, moda collettiva che informa un’epoca e i suoi stili di vita. Pensiamo al dannunzianesimo, al marinettismo, al pirandellismo. Non solo romanzieri, quindi: ma anche poeti, critici, filosofi, giornalisti, saggisti e polemisti. Figure senza le quali sarebbe impossibile raccontare l’identità della nostra Italia.
• Francesco De Sanctis
• Giosuè Carducci
• Gabriele D’Annunzio
• Emilio Salgari
• Benedetto Croce
• Luigi Pirandello
• Filippo Tommaso Marinetti
• Giovanni Gentile
• Antonio Gramsci
• Leo Longanesi
• Cesare Pavese
• Indro Montanelli
• Leonardo Sciascia
• Pier Paolo Pasolini
• Oriana Fallaci

Ciascuna stazione dedicata ai 15 Personaggi comprende:

• Il personaggio: luogo e data di nascita e morte. Indicazioni di immagini filmate
• Principali luoghi legati alla sua biografia
• Motivazione dell’importanza del personaggio nella storia culturale dell’Italia unita
• Irradiazione della sua opera nei libri, influenza sulla produzione di altri autori
• Sua irradiazione fuori dai libri: influenze al di là della sfera letteraria, nella società civile, nel costume
• I due autorevoli giudizi critici più opposti: il più favorevole e il più negativo
• Il tratto caratteristico: l’aspetto più significativo della sua poetica

Gli Editori

Tipografi lungimiranti e intellettuali sofisticati, utopisti e sognatori, filantropi e manager, apostoli della cultura di massa e visionari seguaci di ideali d’avanguardia. Dal Nord alle Isole, le storie delle grandi figure di editori che in questo secolo e mezzo hanno fatto i libri, scoperto autori, inventato generi e collane, lanciato mode e fenomeni di costume. Le storie degli uomini e delle donne che hanno insegnato a leggere all’Italia.

• Utet
• Ricordi
• Treves
• Zanichelli
• Hoepli
• Sonzogno
• Bemporad
• Laterza
• Mondadori
• Vallecchi
• Rizzoli
• Bompiani
• Einaudi
• Feltrinelli
• Adelphi
• Sellerio

Ciascuna stazione dedicata ai grandi Editori comprende:

• Il fondatore, i fondatori. Breve biografia
• I momenti salienti della storia della casa editrice
• I luoghi ove la casa editrice ha operato e/o opera
• Figure principali della casa editrice
• I titoli fondamentali della casa editrice
• Le collane fondamentali con i titoli principali
• Identità della casa editrice: dichiarazione programmatica, il perché la casa editrice è stata importante nel processo di unificazione letteraria

I Fenomeni Editoriali

Si dice sempre che a fare gli Italiani siano stati la Grande Guerra e i telequiz, la Seicento e gli elettrodomestici, i mondiali di calcio e Sanremo. Vero. Ma, in modo forse meno clamoroso, la nostra cultura in questi centocinquant’anni è cambiata profondamente anche grazie ai libri e al mondo che ruota intorno ad essi. Un mondo che prende la forma di veri e propri Fenomeni Editoriali. Da Liala ai sussidiari, dalle biblioteche di quartiere all’enciclopedia a fascicoli, dai manuali ai gialli. Come i libri ci hanno accompagnato dalla società pre-moderna del Risorgimento alla nostra postmodernità globale e ipertecnologica, cambiando con noi e riuscendo sempre a intercettare i nostri bisogni e desideri.
• Biblioteche e biblioteche nazionali
• Giornalismo nei libri
• Libri per la scuola
• Libri per bambini e ragazzi
• Editoria tecnico-professionale
• Editoria scientifica
• Editoria geografica
• Enciclopedie
• Dizionari
• Librerie e Librai
• Letterature straniere
• Narrativa popolare
• Premi letterari
• Gialli
• Collane economiche
• Piccola editoria
• Editoria d’arte
• I caratteri degli italiani
• Editoria religiosa
I Fenomeni saranno raccontati attraverso pareti che esporranno in modo emozionale foto, copertine, dati, immagini e titoli, e contenitori-espositori che raccoglieranno in modo simbolico le icone e gli oggetti più significativi di ciascuno di essi. Dagli originali Gialli Mondadori anni Trenta all’editoria religiosa, dai preziosi caratteri tipografici in piombo della famiglia Tallone alla mitica Enciclopedia Treccani, dai Manuali Hoepli che hanno reso popolari le discipline tecniche nel nostro Paese ai romanzi rosa di Liala e Delly fino ai più significativi libri di lettura e sussidiari su cui si sono formate generazioni di italiani.

Il libro del futuro, fra digitale ed e-book

Cuore della mostra L’Italia dei Libri e punto conclusivo del percorso di visita sarà lo spazio dedicato al Libro del futuro. Un’area dove sarà possibile conoscere Biblet, l’e-book Reader di TIM, attraverso il quale è possibile scegliere e acquistare migliaia di titoli digitali su Biblet.it di Telecom Italia, oltre a quelli che saranno presentati nel percorso della mostra, e esplorare tutte le possibilità che il libro elettronico offre. Inoltre un monitor touch screen permetterà a tutti di vedere come si interagisce con l’universo e-book e le sue possibilità di navigazione ipertestuale.

Centocinquant’anni di culture regionali

A completare e approfondire con pari dignità il «canone» di testi, autori e figure della mostra L’Italia dei Libri e a rimediarne le inevitabili, seppur dolorose omissioni, le Regioni presenti nel Padiglione Italia sono state invitate a proporre un’integrazione con i propri autori, libri-simbolo ed editori che più hanno contribuito al dibattito culturale del nostro Paese dall’Unità a oggi.

Il Pozzo degli Esclusi

E siccome qualunque elenco, anche se stilato con la massima attenzione ed equilibrio, finisce sempre per lasciar fuori e scontentare qualcuno, il Salone riapre le classifiche e rimette in gioco anche gli esclusi dal pantheon dei 150 Grandi Libri e dei 15 SuperLibri.
Una specie di Pozzo degli Esclusi da cui i visitatori potranno ripescare il libro degli ultimi 150 anni che più li ha appassionati e che, a loro giudizio, è stato ingiustamente dimenticato dalla mostra, e farlo rientrare così in classifica. Il gioco si svolgerà da postazioni interattive allestite nell’area della mostra. I risultati saranno pubblicati sul sito salonelibro.it.

I 150 anni d’Italia negli incontri del Salone

La mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri sarà accompagnata da una serie di approfondimenti, che si propongono una rilettura critica dei nodi, degli intrecci e delle riuscite che hanno segnato la vicenda dei centocinquant’anni.
Anzitutto il rapporto delle varie regioni con l’Italia unita, partendo dalla definizione di un possibile carattere di ognuna. In che modo scrittori, studiosi, storici, artisti hanno rappresentato la propria terra, la sua specificità? Come hanno vissuto e interpretato i processi unitari, in che modo si sono sentiti italiani? Che cosa ha preso e cosa ha dato all’Italia unita ogni regione, come si è sentita vissuta e rappresentata dal resto del Paese? Quali infine i rapporti e gli scambi tra lingua nazionale e dialetto?
Due scrittori, coordinati da un moderatore, affronteranno ogni volta questi temi, cercando di ricostruire un quadro di grande ricchezza e vitalità. Perché evidente che proprio le tante diversità di storie, esperienze e linguaggi, incrociandosi e ibridandosi, hanno dato vita a una cultura ricca e sfaccettata, trasformando le diversità e perfino i contrasti in una grande risorsa collettiva.
Si pensi soltanto a quanto ha dato alla letteratura nazionale la Sicilia, con i suoi vari De Roberto, Verga, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Bufalino, Consolo, per arrivare a Camilleri; al peso specifico di Napoli, che continua a produrre scrittori capaci di affrontare realtà difficili con grande vigore interpretativo ed espressivo; all’intenso rapporto di amore e odio con Roma, diventata crogiuolo emblematico in cui si sono riversate tensioni, ambiguità e contraddizioni che sono di tutti. Hanno finora dato la loro adesione scrittori come Roberto Alajmo, Pietrangelo Buttafuoco, Ferdinando Camon, Giorgio Ficara, Marcello Fois, Maurizio Maggiani, Valeria Parrella, Antonio Pennacchi, Giorgio Pressburger, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli.
Il rapporto tra lingua e dialetti (ora anche utilizzati a livello letterario con valore di espressività sperimentale), la lingua che si parla tutti i giorni, mista di koinè nazionale e lessico locale, saranno al centro di una serie di dibattiti, cui parteciperanno tra gli altri Gianluigi Beccaria, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota, Francesco Sabatini.
Dario Fo torna al Lingotto con una attesa rilettura di Giovanni Boccaccio. Ai Promessi sposi sono dedicate le letture di Massimiliano Finazzer Flory, accompagnato dagli archi dell’Orchestra della Scala di Milano.
Saranno celebrati al Lingotto i centenari della scomparsa di due popolarissimi autori, che molto hanno contribuito, con De Amicis e Collodi, a unire l’Italia: Pellegrino Artusi, che ha dato al Paese il primo canone alimentare condiviso, e Emilio Salgari, inesauribile fornitore di sogni d’avventure esotiche. Ma ci sarà posto anche per un altro elemento di non minore importanza, le canzoni che hanno fatto l’Italia, creando un’identità extra-regionale in cui riconoscersi.
La rilettura dei nodi storici comprende Viva l’Italia, uno spettacolo di e con Aldo Cazzullo, dal libro omonimo; un dibattito sul brigantaggio animato da Giordano Bruno Guerri, e sulle Donne del Risorgimento, con Dacia Maraini; le «passeggiate artistiche» di Vittorio Sgarbi, dal titolo Le meraviglie d’Italia. E una serie di cinque incontri, disegnata da Lorenzo Del Boca, che metteranno a fuoco cinque protagonisti della vicenda risorgimentale, attraverso un serrato pro e contro: Vittorio Emanuele II (con Ernesto Galli Della Loggia e Paolo Mieli), Cavour (con lo stesso Del Boca e Giorgio Dell’Arti), Giuseppe Mazzini (con Romano Bracalini ed Enrico Verdecchia), Pio IX (con Alberto M. Banti e Alberto Torresani), per finire lunedì 16 con Giuseppe Garibaldi (con Aldo Cazzullo e Roberto Martucci).

Javier Cercas, Assia Djebar e Ian McEwan i finalisti
al secondo Premio Salone Internazionale del Libro

Il Consiglio d’indirizzo della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura ha selezionato i tre autori finalisti della seconda edizione del Premio Salone Internazionale del Libro, che nei cinque giorni del Salone, al Lingotto dal 12 al 16 maggio, saranno sottoposti al voto dei visitatori e degli editori.
L’esperienza della prima edizione si è rivelata positiva anche al di là delle attese. Il vincitore Amos Oz (gli altri finalisti erano Paul Auster e Carlos Fuentes) ha incontrato durante il suo tour in quattro città del Piemonte oltre 4.000 ragazzi, che avevano letto i suoi libri e hanno avviato con lui un dialogo intenso.
L’originalità della formula del Premio consiste proprio nell’andare oltre l’autoreferenzialità delle cerimonie, per offrire a un pubblico prevalentemente giovanile un’occasione reale di incontro e di crescita, attraverso il dialogo con i protagonisti della cultura contemporanea.
Javier Cercas (1962), narratore e saggista, professore di Letteratura spagnola all’Università di Gerona, si è rivelato nel 2001 con Soldati di Salamina. Un episodio della guerra civile spagnola (un ideologo della Falange, in fuga per i boschi, viene risparmiato da un suo nemico) innesca una riflessione sulla Storia che va al di là delle contrapposizioni ideologiche, affrontando responsabilità private e collettive, violenza e pietà, giustizia e vendetta. Contro ogni rimozione, Cercas ci richiama alla responsabilità di fare i conti con il passato fino in fondo, con assoluta onestà intellettuale, per capire il presente. Così ne La velocità della luce un reduce non riesce a lavare la macchia del massacro che ha compiuto in Vietnam; e il recente Anatomia di un istante ripercorre minuziosamente le 18 ore del colpo di Sato tentato in Spagna nel 1981 dal colonnello Tejero. I suoi libri sono pubblicati da Guanda.
Assia Djebar, algerina, scrittrice, saggista, poetessa, regista, ha avuto un ruolo di primo piano nelle battaglie per la Liberazione del suo Paese e nel sostenere l’emancipazione femminile nel mondo islamico. È stata la prima algerina ad essere ammessa nel 1955 alla prestigiosa École Normale di Parigi. La sua produzione artistica affronta temi come l'identità, la condizione femminile, il fanatismo religioso, il senso della scrittura e il ruolo dell'intellettuale nella società civile. Per le donne del Terzo Mondo, scrivere significa Significa misurarsi con il muro del silenzio e dell'invisibilità, ma anche trasformare l’esperienza individuale in un valore a disposizione della collettività: l’urgenza della parola si oppone al disastro. Oggi possiamo leggere l’appassionata militanza di Assia Djebar come un lavoro prezioso che ha propiziato i cambiamenti in atto nel mondo islamico. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui il prestigioso Premio per la pace 2000. Tra i suoi libri, Nel cuore della notte algerina, Lontano da Medina, Donne di Algeri nei loro appartamenti, tutti presso Giunti; Ombra sultana (B. C. Dalai).
Ian McEwan (1948) è oggi il più significativo narratore inglese. I suoi romanzi e racconti, tutti pubblicati da Einaudi, gettano uno scandaglio di impressionante esattezza e lucidità nel perturbante, nelle sopraffazioni piccole e grandi che si nascondono negli eventi quotidiani anche minimi, sino all’orrore. McEwan salda la sua capacità analitica di freddo anatomista con una forza di sintesi che fa dei suoi apologhi un ritratto spietato della nostra epoca. Dopo essersi occupato anche di neurochirurgia e di biologia, nel più recente dei suoi romanzi, Solar, McEwan torna ad affrontare il tema della responsabilità degli scienziati, raccontando con una imprevedibile vena comica e ironica i vizi privati di un premio Nobel chiamato ad occuparsi di un problema come il riscaldamento globale del pianeta. Nei suoi romanzi tragedia e farsa si fondono in modo esplosivo, mettendo in scena l'umana battaglia tra cinismo e ideale, salvezza e catastrofe.

La location: Oval-Lingotto Fiere

Progettato dallo Studio Zoppini Associati di Milano e dal gruppo internazionale Hok Sport Ltd di Londra in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 per le competizioni di pattinaggio di velocità, l’Oval è sotto la gestione di Lingotto Fiere da luglio 2009 e ora parte integrante del polo espositivo, insieme ai 4 padiglioni già esistenti.
È una struttura affascinante, che si estende su una superficie di 20.000 mq a campata unica: un’arena divisibile in tre aree indipendenti illuminata da oltre 15.000 mq di pareti vetrate. Quale sede di competizioni sportive, saloni, congressi, eventi, l’Oval dimostra la sua versatilità anche come location fotografica e televisiva ed ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il premio IStructE Award for Sports Structures, la medaglia d’oro Ioc/Iaks Aw 2007 e la menzione speciale Ipc/Iaks Distinction 2007 per l’alta qualità e accessibilità dei disabili.

 
 
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INFOS
PERIOD: from 12/05/2011 to 16/05/2011
CITY: 10121, Torino (TO)
NATION: Italy
VENUE: Oval-Lingotto Fiere
ADDRESS: Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura via Santa Teresa 15
TELEPHONE: +39 011 5184268
FAX: +39 011 5612109
EMAIL: info@salonelibro.it, info@fondazionelibro.it, ufficio.stampa@salonelibro.it, info@lingottofiere.it
WEB: http://www.salonelibro.it/
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1861-2011. L’Italia dei Libri. La mostra. Allestimento.
 
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