Elvira Frosini, performer-autrice-regista e fondatrice di Kataklisma, conduce una ricerca sui linguaggi scenici e sul corpo inteso come incrocio spazio-temporale di cultura, convenzioni, rapporti di potere, comunicazione, politica dunque. Il lavoro si immerge nella vita e nelle azioni dei corpi come soggetti-oggetti politici, partendo dal corpo e dalle dimensioni simboliche, comunicative, rituali e sociali, inoltrandosi nelle dimensioni del paradosso, del non ovvio, della necessità e della relazione stretta tra atto-corpo e la visione, e ponendo il problema della rappresentazione. Il lavoro di Kataklisma è ellittico, non convenzionale, politico, procede per visioni, scarti, accumulazioni, sospensioni, accostamenti ed associazioni. È per assioma fuori centro, ironico, deformante.
Elvira Frosini / Kataklisma CONSORZIO UBUSETTETE CIAO BELLA istruzioni per un buon risveglio
di e con: Elvira Frosini disegno luci : Ilaria Patamia e Marco Fumarola voce registrata: Marco Fumarola foto: Jacopo Quaranta progetto grafico: Dario Aggioli produzione: Kataklisma
Si ringraziano: Centro di Documentazione Teatro Civile, Armunia, Teatro Rebis di Macerata, Teatrombelico dell'Aquila, spazio Hangar Ancona, Daniele Timpano, Alessandra Di Lernia.
Onirica e surreale, Ciao Bella è la produzione 2010 di Elvira Frosini, autrice, regista e performer di Kataklisma.
Una sola persona in scena. Una donna vestita di bianco e di rosso. Uno sguardo ironico, divertito e desolato sulla Bella Addormentata come metafora di questi tempi offuscati, patinati e narcolettici. Il titolo richiama il nome di una recente festa romana del partito democratico, ex festa dell'Unità, tragica inversione dei termini consueti di origine partigiana: bella ciao. Procedendo per accumulazione di linguaggi, slittamenti, associazioni, ellissi, il lavoro si muove tra la fiaba e Beatiful, tra slogan politici e jingle, consigli per gli acquisti e chat da rotocalco, sullo sfondo della fine della Storia. La Bella Addormentata non ha più davanti l'orizzonte del risveglio? Chi la sveglierà? Un ranocchio, un principe, un generale, un top manager, un Presidente del Consiglio, un presentatore, un assassino, uno slogan politico? In questo sonno la performer incastra azioni, trasla posizioni, incarna immaginari posticci, posture, cliché, intavola piccoli dialoghi con il pubblico, inscena a più riprese tentativi di risveglio, chiusa nel reticolato di oggetti/feticcio che ne determinano l'esistenza nello spazio vuoto della scena. La figura-archetipo della Bella Addormentata si diluisce, si espone, si banalizza, diviene il desolato simulacro di questa melma zuccherina e asfittica, di questo Bel Paese tronfio e sonnolento che ha nella mascherata avanguardia mediatica, nella reiterazione, nella copia, nel jingle, i cardini di un efficiente sistema di controllo sociale, politico, artistico. La Bella Addormentata è il nostro tempo, senza orizzonte di risveglio.
Elvira Frosini /Kataklisma
DIGERSELTZ secondo studio un progetto di Elvira Frosini
collaborazione artistica: Daniele Timpano disegno luci: Dario Aggioli materiali di scena: Antonello Santarelli produzione : Kataklisma in collaborazione con: Arti Vive Festival, Officine CAOS/Stalker Teatro, Consorzio Ubusettete
Imboccare, rimpinzare, rimpinzarsi. Accumulazione, spreco, pance, bocche, instestini, scarti.
Il progetto, dal titolo “Digerseltz” si muove partendo dal tema del cibo, del mangiare. Il cibo come ossessione del nostro tempo (di tutti i tempi?); il cibo come tema politico; mangiare come insopprimibile azione di sostentamento, pratica culturale massificata, metafora ossessiva, implosione autodistruttiva. Eppure pur sempre azione sotterraneamente rituale, legata al rapporto con il nostro corpo/fame, con la morte, con il sacro, con una comunità.
I corpi in scena che mangiano e si fanno mangiare - mangiare le parole, ingozzarsi di parole, indigestione di parole - come agnelli in mezzo ai lupi, capro espiatorio, banale sacrificio dato in pasto al pubblico, agli occhi famelici o svogliati. L'attore in scena, marginale nella sua irriducibile alterità, consuma gli scarti, l'eccedente, lo spreco, si fa corpo digerente, fragile “Digerselz” della realtà ingozzata. L'artista è come il maiale: non si butta niente. La seconda tappa del lavoro viene presentata durante la residenza di lavoro alle Officine CAOS -Stalker Teatro di Torino. Nel corso del lavoro di studio è stato realizzato anche un workshop sul tema del cibo, verificando alcune idee per lo studio e coinvolgendo nel lavoro gli allievi del workshop.
TORINO 1 e 2 aprile - h 21 DIGERSELTZ - secondo studio 2 aprile - h 22 CIAO BELLA Officine Caos Piazza Montale, 18 tel: 011.7399833 info@stalkerteatro.net www.stalkerteatro.net/stagione09/programma11.htm NAPOLI 9 aprile - h 21 CIAO BELLA in Prove di residenza - UBUREX: il Consorzio Ubusettete si presenta Teatro Sancarluccio Via San Pasquale a Chiaia, 49 Tel. 00.39/081.405000 Fax: 00.39/081.426161 http://www.teatrosancarluccio.com sancarluccio@teatrosancarluccio.com SOLIERA (MO) 15, 16, 17 aprile KANNIBAL'S DIGERSELTZ - workshop con Elvira Frosini e Daniele Timpano Arti Vive Habitat Nuovo Cinema Teatro Italia via Garibaldi 80 orari venerdì h 21-23,30, sabato e domenica h 10,30/13,30 e 14,30/19,30 http://www.artivivehabitat.it/www.artivivehabitat.it/LABORATORI.html info e iscrizioni: tel. 059/859665 laboratori@artivivehabitat.it
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