Romanzi criminali incontro con Élmer Mendoza e Giancarlo De Cataldo modera Antonello Caporale
Libri Come, Auditorium Parco della Musica Sabato 2 aprile, ore 19.00, Spazio Garage, Officina 2
I contatti tra le mafie italiane, diffuse su tutto il territorio nazionale, e i narcotrafficanti sudamericani sono una realtà sia sul piano degli affari sia su un piano culturale e sociale. Il mito del mafioso potente e ricco è comune fra i ragazzi dei quartieri di Culiacán, in Messico, di Scampia e di Locri. Le loro gesta sono cantate e elogiate dai cantanti di narcocorridos messicani come dai neomelodici napoletani. Si è assistito, in questi anni, in Italia così come in molti paesi dell’America Latina, a un’escalation della violenza minorile, ragazzini di sedici anni disposti a tutto, a sparare e a morire per due soldi, per una giacca di marca. “Che vulite ‘a me, mi volevo comprare le hogan”, risponde un minore a un avvocato del tribunale di Napoli. Attraverso questo incontro si cercherà di raccontare queste realtà, dall’Italia al Sud America, tra letteratura, musica e giornalismo
«Come sempre, la violenza veste bene, mangia bene, dorme bene e ha futuro. In più, ha creato un’estetica nella vita e nell’arte e, per il momento, è parte della nostra identità». Élmer Mendoza
Antonello Caporale è un giornalista di La Repubblica. Si occupa di politica e attualità, è l'autore delle interviste “Senza rete”, poi raccolte in un volume dal titolo La Ciurma. firma “Il Breviario”, rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, su Repubblica.it, “Piccola Italia”. Ha pubblicato per Baldini Castoldi Dalai Impuniti. Storie di un sistema incapace, sprecone e felice, Mediocri. I potenti dell'Italia immobile; Peccatori. Gli italiani nei dieci comandamenti". Per Rizzoli, nel 2010, Terremoti SpA.
Giancarlo De Cataldo è Giudice di Corte d’Assise a Roma, città nella quale vive dal 1973. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature televisive, ha al suo attivo la pubblicazione di numerosi libri, fra cui il best seller internazionale Romanzo criminale (Einaudi, 2002). Collabora con l'Unità, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Messaggero, Il Nuovo, Paese Sera e Hot!. Il suo ultimo romanzo è Traditori (Einaudi, 2011).
Élmer Mendoza è nato a Culiacán, Messico, nel 1949. Professore dell’università di Sinaloa è uno dei più attivi intellettuali del suo Paese. Nel 1999 è uscito il suo primo romanzo, Un asesino solitario, che è stato subito elogiato dalla critica e Mendoza è stato definito il «primo scrittore che ricostruisce con efficacia l’effetto della cultura del narcotraffico in Messico». Pochi anni dopo ha pubblicato El amante de Janis Joplin, vincitore del XVII premio Nacional de Literatura, e Efecto Tequila, finalista del premio Dashiell Hammett. Nel 2006 è uscito il suo quarto romanzo, Cóbraselo caro, pubblicamente elogiato dallo scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte che ha detto di Mendoza: «è mio amico e mio maestro. La regina del sud è nata dalle cantinas, dal narcocorrido e dai suoi romanzi». Proiettili d’argento, vincitore della terza edizione del premio Tusquets, è il suo primo libro tradotto in italiano.
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