Donne Teatro Diritti (DtD) è un progetto ideato da Annig Raimondi, PACTA.dei Teatri, in collaborazione con ScenAperta, Compagnia Tra un atto e l’altro, Farneto Teatro, Fondazione Cineteca Italiana, Cooperativa Chico Medes. Il nuovo progetto ha una prospettiva triennale che permetterà di sviluppare e articolare meglio le tematiche previste. Le linee guida principali, nonché grande polo di esplorazione, sono le strategie di rappresentazione della guerra dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. L’intenzione è quella di recuperare una contro-memoria che è stata isolata e si oppone a quella ufficiale, perché dà voce alla storia degli oppressi e degli esclusi, quella che non viene registrata dalla Storia. Ma, soprattutto, se la storia delle donne e dei soggetti cosiddetti ‘altri’ è costellata di traumi si indagherà allora sulla natura della violenza stessa e delle sue forme di rappresentabilità e non. Il progetto DtD intende dare rilievo al linguaggio di quelle abili mani e menti femminili, ma non solo, che scrivono diari, autobiografie, testimonianze, narrazioni o scritti teatrali. Queste rielaborazioni della memoria sono importanti espressioni non solo individuali ma anche strutture culturali di opposizione e immaginazione, che in un lavoro di ricomposizione diventano utili strumenti di aggregazione per una comunità che vuole ascoltare. Per l’anno 2010/2011 Partiremo più specificatamente dalla riflessione sui conflitti o guerre d’identità che hanno segnato la storia del Novecento: conflitti d’identità individuale, che riguardano cioè la lotta del singolo, ma soprattutto conflitti d’identità collettiva , che riguardano la crisi di un popolo intero. Una serie di conflitti ‘periferici’, che hanno spesso coinvolto luoghi di contatto tra culture diverse, etnie, razze e religioni, risollevano il problema del rapporto con ‘l’altro’ e il bisogno di riprogettare una società multiculturale che realizzi una coesistenza pacifica e l’interazione fertile di diverse identità. Le opere, gli scritti e le riflessioni su questo tema che attraverso sguardi femminili autorevoli ne sono scaturiti e che vengono presentati all’interno del progetto sono quelli di Caryl Churchill, una delle figure più originali e innovative del teatro contemporaneo, dotata di una non comune qualità profetica; di Simone Weil, donna d’azione e di pensiero , mistica e rivoluzionaria, per tutta la vita cercò la verità con ansia irresoluta; di Virginia Woolf scrittrice colma di conflitti interiori ma capace di una lucida analisi della società tedesca ed oltre . E ancora di Marina Cvetaeva e altre scrittrici, che hanno lottato fino all’ultimo per la difesa della propria identità e libertà ma anche di scrittori e intellettuali delicati esploratori dell’animo. Spettacoli Progetto DonneTeatroDiritti: dal 26 gennaio al 13 febbraio 2011 – prima assoluta 7 Bambine Ebree. Far Away di Caryl Churchill traduzione di Masolino D’Amico e Pino Tierno regia Annig Raimondi con Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi scene e luci Fulvio Michelazzi musiche Mauizio Pisati costumi Nir Lagziel oggetti di scena Mirella Salvischiani e Alessandro Aresu produzione PACTA . dei Teatri/ScenAperta Altomilanese Teatri Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’ Nello spettacolo, che prevede la commedia Far Away (Lontano lontano) preceduta dalla breve pièce 7 Bambine Ebree , il tema comune è la paura, l’assurdità e l’insensatezza della guerra. Il clima è quello del post 11 settembre in cui tutto in natura è in guerra. Viene rappresentata una realtà corrotta e dispotica dove succedono cose insensate e bizzarre: l’oltraggio e la violenza sono considerati normali, non ci si può fidare di nessuno. L’incapacità di vedere e la mancanza di senso di responsabilità sono così destinati a produrre il caos e, di conseguenza, uno stato di imminente conflitto globale. dal 16 al 20 febbraio 2011 Da una stanza all’altra: viaggio nella letteratura femminile del ‘900 drammaturgia e regia Elisabetta Vergani pianoforte Filippo Fanò video Claudio Coloberti produzione Farneto Teatro L'esperienza di donne, scrittrici, poetesse, intellettuali, nel cammino compiuto verso la consapevolezza del proprio nome, del proprio ruolo nella società, del diritto a quella "stanza tutta per sé" di cui ha scritto Virginia Woolf; l'esperienza di donne lacerate tra la vita quotidiana ed il loro sforzo di dare voce alla propria anima, corpo alla propria arte. In un viaggio che intreccia la produzione artistica alla biografia quotidiana abitiamo le stanze di Marina Cvetaeva, Virginia Woolf, Milena Jesenska, Emily Dickinson e Katherine Mansfield, donne appartenenti al XX secolo, quello dell'emancipazione femminile, che riconoscono un enorme tributo alle loro antenate dei secoli precedenti e le cui domande danno dignità e senso alle donne e agli uomini del ventunesimo secolo. dal 22 al 27 febbraio 2011 Deux petites dames vers le nord di Pierre Notte traduzione di Anna D’Elia con Angela Malfitano e Francesca Mazza suono Alessandro Saviozzi scenotecnica e luci Giovanni Marocco produzione Tra un atto e l’altro Una sorta di road movie con due attempate Thelma e Louise: Annette e Bernadette hanno appena perso la madre e deciso di inumare le sue ceneri vicino a quelle del padre, nel Nord del Paese. Inizia per loro un viaggio rocambolesco, reale e metaforico insieme, carico di memorie e conti da chiudere. “Deux petite dames vers le Nord è una delicata fantasia sui lutti scombinati. È il ritornello della riconciliazione, tardiva ma reale, tra persone. Non è tanto il dolore della perdita, quanto piuttosto l’attimo in cui è possibile ridere anche, a volte, di botto, senza volerlo, come per incanto, come guidati da un fantasma, quando si viene a sapere della morte di qualcuno. È l’attimo come di grazia, quando la vita esce a prendere una boccata d’aria, all’aria, in cui si accetta di prendere per mano i propri fantasmi e di ballare insieme a loro invece di portarseli sulle spalle”. Il 3 e 4 marzo 2011 Simone Weil – Concerto poetico da un'idea di Ombretta De Biase testi, elaborazione poetica e regia Ilaria Drago musiche originali, sonorizzazioni e luci Marco Guidi con Ilaria Drago voce-live electronics produzione Compagnia Ilaria Drago Simone Weil nasce nel 1909 e muore nel 1943, a soli trentaquattro anni. L'autrice di Oppression et Liberté, Attente de Dieu... definita "un miracolo dell'anima e della coscienza umana" e uno degli "ingegni più alti e puri di ogni tempo”, fu operaia in miniera e in fabbrica, contadina, sindacalista, combattente nella guerra civile spagnola, mistica, perseguendo oltre ogni limite, con la mente e con il corpo, il Vero, consapevole che questa scelta assoluta l'avrebbe consumata e ineluttabilmente condotta a sentirsi sempre e comunque "sola, straniera ed in esilio in ogni luogo". Ilaria Drago propone per la scena una lettera in concerto: una lettera all’unico amico e confidente Padre Perrin, Una lettera che Simone scrive da appena morta, mentre lascia la vita terrena e va verso la Patria Celeste, nella quale si ripercorrono le tappe principali della sua breve vita: la fabbrica, il rapporto con la Chiesa, la guerra. dal 27 al 30 aprile 2011 e-Relazioni / mail-Pericolose uno studio teatrale di Maddalena Mazzocut-Mis su Le relazioni pericolose di de Laclos diretto da Paolo Bignamini con Paola Vincenzi con la collaborazione di Alessia Gennari produzione ScenAperta Altomilanese Teatri Una donna, sola, e-mail inviate e ricevute: quarant’anni, single, una vita all’apparenza monotona e scandita da ritmi di lavoro, lamentele dei clienti di un'industria di cosmetici che si rivolge ad un pubblico maschile, incontri con l’amica del cuore e con il compagno. Sotto l’apparente anonimato di una vita comune, si celano tormenti, frustrazioni che diventano, esasperate dalle richieste dei clienti, grotteschi e survoltati. Il rapporto con l’amica si rivela ancora adolescenziale e del tutto intriso di vecchi rancori. In compenso il suo lavoro la obbliga ad assumere ruoli del tutto diversi e a dover interagire con personaggi il più delle volte eccessivi e del tutto tipologizzati. L’effetto è quello della costante risata liberatoria. La vicenda è invece un percorso di ripensamento e formazione di una vita giunta a un punto di svolta.
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