"Da Amleto ad Alice nel Paese delle meraviglie, dalla tragedia del potere nel chiuso di un palazzo all’anarchia di Carroll, al suo mondo alla rovescia e ancora oltre, in un viaggio di cui non si conosce la fine. La trasformazione è la possibilità di sottrarsi al proprio ruolo definito per sempre. L'origine è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. E' come se lo spirito dei personaggi di Shakespeare potesse sottrarsi alla propria funzione sociale. Come spiriti pensanti, in perenne trasformazione, attraversano libri di altri autori, allontanandosi da quello che li conteneva come una prigione di ruoli immutabili. Quello che per altri è teatro per noi, per questi spiriti liberi, è vita negata. Cercano altre parole, altre azioni, un'altra possibilità, forse ancora non prevista, nemmeno ancora immaginata. "L'Essere inerme", il non ancora nato, il non ancora definito... C'è un laghetto poco lontano da qui, nelle giornate luminose calme e senza vento riflette con infinita meraviglia la natura che si affaccia sulle sue rive, un'immagine doppia, appena velata, lontana da quella reale, eppure così fedele, ma cosa accade quando si solleva il vento e nulla è più in equilibrio... lo specchio s’infrange e della serena e rassicurante immagine si perdono i contorni ed emerge una rivolta degli elementi..." (Armando Punzo)
Straordinario evento di FESSURE, il programma di manifestazioni di musica, teatro, danza, che accompagnano, in un dialogo trasversale dei diversi linguaggi contemporanei, la programmazione artistica di Hangar Bicocca, legata nel 2010-2011 al tema della vulnerabilità e curata da Chiara Bertola e Andrea Lissoni. Dopo aver raccolto ovazioni entusiaste dal pubblico e recensioni di grandissimo apprezzamento dalla critica, il 23 febbraio Hamlice arriva all’Hangar Bicocca, dove la performance di Punzo e dei suoi attori trova una cornice perfetta per una rappresentazione violenta, disperata, surreale e al tempo stesso grottesca, commovente e esilarante. Uno spettacolo difficile da raccontare, denso come è di trovate sceniche e coreografiche, di musica, parole, azioni, ma che va visto come inarrivabile pezzo di teatro.
Agli attori, detenuti del carcere di Volterra in trasferta speciale a Milano con un permesso di lavoro, si aggiungono Stefano Cenci, Andrea Salvadori autore ed esecutore dal vivo delle musiche di scena, il pittore Enrico Pantani, i clown acrobati Guido ed Edoardo Nardin, la partecipazione straordinaria del controtenore Maurizio Rippa, oltre al grande Armando Punzo che ne cura drammaturgia e regia ma ha anche un ruolo importante in scena, “non ripetono - scrive Massimo Marino, autore della citazione di poco sopra - copioni messi a punto una volta per tutte, ma rischiano radicalmente ogni volta una situazione, perfezionandola e rivivendola. Non siamo nel teatro, ma nell’esecuzione di un piano d’azione o di battaglia….E allora non c’è cartapesta ma vita, con le sue emozioni forti, con la possibilità di smacco, delle lacrime, con il desiderio di strappare la gioia a giorni non attrezzati. Un gioco. Emozionante. Vero.”
Con questo straordinario spettacolo Hangar Bicocca conferma nuovamente la sua vocazione di centro sperimentale di arte e cultura contemporanea, con un ruolo ormai strategico per la vita culturale di Milano.
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