Vista la grave situazione dettata dai tagli alla cultura decisi dal Governo, Emilia Romagna Teatro Fondazione ha deciso di attuare una serie di iniziative per sensibilizzare gli spettatori e i cittadini che da anni seguono con attenzione e dedizione le iniziative dello Stabile Regionale dell’Emilia-Romagna affinché tutti sappiano, ed abbiano consapevolezza, della grave situazione che Ert si vede costretto a fronteggiare.
Emilia Romagna Teatro gestisce dodici teatri in Regione, due a Modena. Teatro Storchi e Teatro delle Passioni e dieci sale nell’intero territorio regionale: Teatro Bonci di Cesena, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Barattoni di Ostellato, Teatro Ilva Ligabue di Bagnolo in Piano, Teatro Asioli di Correggio, Teatro Nuovo di Mirandola, Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Teatro Testoni di Casalecchio di Reno.
Nell’intenzione di dare un segnale forte e deciso della denuncia che l’Ente intende attuare, in ogni teatro gestito da Ert, un dipendente della Fondazione leggerà prima dell’inizio dello spettacolo, un comunicato in cui si denuncia la difficile condizione in cui si è e si sarà costretti ad agire data la rilevante riduzione di risorse che si sta attuando.
“Il valore civile e sociale del teatro come servizio pubblico, riconosciuto e condiviso in Italia a partire dagli anni Cinquanta con la parola d’ordine – un teatro per tutti - è oggi rimesso in discussione dai tagli diretti e indiretti decisi dal Governo.
Siamo chiamati ad affrontare una situazione economica eccezionale. La rilevante riduzione di risorse renderà difficoltoso tenere aperti i teatri che Emilia Romagna teatro/ERT gestisce a Modena (Storchi e Passioni ) e dieci in regione, impedirà di produrre spettacoli e progetti futuri rischiando di vanificare il lavoro che portiamo avanti da anni.
Mentre vi assicuriamo il nostro impegno a continuare a presentare spettacoli e iniziative di interesse culturale e valore artistico, gestendo con rigore e trasparenza i contributi pubblici e privati che otterremo, chiediamo la vostra attenzione, la vostra condivisione, il vostro sostegno.
Vi invitiamo a diffondere con rinnovata iniziativa la vostra passione e il vostro interesse per il teatro, per l'arte e la cultura: coinvolgete i vostri amici, colleghi, i vostri familiari e venite a teatro con ancora maggiore assiduità e più numerosi.
Il completo disinteresse del Governo verso la cultura è un miopia fatale che preclude oggi a noi, e domani ai nostri figli, occasioni fondamentali per capire noi stessi e il mondo che ci circonda.
Grazie per l'attenzione.”
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