FEMINEA - WHITE FRAME ospite ad Interzone Festival presso il CinemaTeatroLux di Pisa il 22 gennaio 2011.
Iniziativa, organizzata da PO.U.F. _POst Urban Factory con il contributo di: Università degli Studi di Pisa ed Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Pisa
Interzone è una piccola finestra, aperta sul nuovo e vasto spaccato teatrale che ci circonda. La voglia è quella di scommettere, investire sulle giovani energie, compagnie emergenti con forza nel panorama teatrale nazionale, che in alcuni casi hanno anche già calcato con successo palcoscenici esteri. FEMINEA - WHITE FRAME
Bianco come il latte, come la mente di un neonato
22.01.2011 Festival Interzone - CinemaTeatroLux, Pisa
UN' IDEA DI Claudio Oliva & Vera Michela Suprani CON Vera Michela Suprani MUSICISTA Alessandro Oliva MASCHERAIA Giulia Di Vincenzo REGIA Claudio Oliva UNA PRODUZIONE TEATRODELUXE 2010 CON IL SUPPORTO DI Istituto Italiano di Cultura, Theaterlab (NYC) - Duncan 3.0, Kollatino Underground (Roma).
“Sperimentalismo senza limiti al di là di ogni definizione di genere” America Oggi – 11 luglio 2010
L'uomo del sogno conduce la candida mente di un neonato attraverso i territori del subconscio, segmenti di vita inconsapevole che daranno un decisivo contributo alla crescita futura della giovane esistenza.
Il primo frammento, dunque, è bianco. E’ tabula rasa come la mente di un neonato, una nuova vita a cui niente è dato al di fuori dell’istinto, elemento indispensabile al corpo per superare i propri limiti. L’inizio dell’ esistenza è caratterizzato da una gestualità inconsapevole; la sua messa in scena può ricondurre lo spettatore a quella parte del proprio vissuto che egli non potrà mai ricordare e che viene dunque a connotarsi come non-ricordo collettivo, sebbene il corpo di ciascuno di noi ne conservi memoria, tracce più o meno vive. Proprio per questo si è deciso di interrogare il corpo di un neonato, cercando di re-individuare il senso ed il percorso compiuto per giungere alla coscienza di sé. Una ricerca, dunque, ed un tentativo di analisi del movimento sulla via attraverso la quale l’ essere vivente diviene consapevole di esistere.
NOTE La necessità di questo lavoro nasce dall’intenzione di dar seguito ai ragionamenti che le prime fasi del progetto FEMINEA (il video FEMINEA - I ANIMAZIONE e la serie fotografica da cui ha tratto origine) avevano generato, anche al di là delle intenzioni autoriali: sullo schermo uno studio sulle relazioni fra diversi media (video-fotografia-corpo) si fa – anche in virtù dell’ambiguità della protagonista – invito alla riflessione sull’identità del corpo contemporaneo. E’ apparso inevitabile proseguire il lavoro in questa direzione, partendo dal primo elemento che identifica un essere umano al di là del proprio aspetto: il gesto. |