Ottanta storie della nostra cara “Sdisonorata Società” raccolte nel primo libro di Gianpiero Caldarella, con la prefazione di Giancarlo Santalmassi.
Da AltroQuando, in corso Vittorio Emanuele 143 a Palermo, lunedì 20 Dicembre alle ore 18,00, verrà presentato il libro “Sdisonorata Società” di Gianpiero Caldarella edito da Navarra Editore. Caldarella assicura che in questo libro possiamo trovarci di tutto, ma raccomanda di fare attenzione se decidiamo di bruciarlo: il cattivo odore che lascia è davvero insopportabile.
Gianpiero Caldarella si definisce uno sviculo, e cioè uno svizzero-siculo, essendo nato al di là delle Alpi e cresciuto poi sull’Appennino madonita. Si forma a Palermo, compiendo un percorso di studi universitari dedito al giornalismo e alla comunicazione, e scopre molto presto di avere una forte inclinazione per la scrittura satirica. Nel 2005, insieme a Leonardo Vaccaro e Francesco Di Pasquale, fonda il periodico di satira Pizzino, che attira molta attenzione sia in Italia che all’estero. Più all’estero che in Sicilia (!). Nel 2006 riceve infatti il Premio Forte dei Marmi come migliore pubblicazione satirica e l’anno seguente il Montanelli Giovani. La sua pro-vocazione di giornalista prosegue con la direzione per due anni, insieme a Sergio Staino, di Emme, supplemento de L’Unità, e nel frattempo viene richiesta da Giancarlo Santalmassi per una versione radiofonica di Pizzino. E così dal 2007 al 2009, ogni fine settimana, Radio24 trasmette una strana rubrica di un paio di minuti, U pizzinu, in cui, spesso marcando l’accento siculo, Caldarella racconta un fatto, un affare, uno stato d’animo, un imbroglio, un’epopea burocratica senza quel distacco passionale, quella “distanza” propria del tipo di discorso giornalistico. A essere presi di mira non sono soltanto il politico, il mafioso, l’imprenditore o l’uomo di chiesa, ma anche la gente comune: l’uomo di strada, il medico di famiglia, il conducente di autobus, tutti coloro con cui si entra in contatto nella quotidianità. In Sdisonorata società. Storie di ordinaria deregulation e straordinarie incazzature sono stati raccolti circa 80 interventi di Caldarella a Radio24, in cui l’autore si ostina a perforare luoghi comuni di ogni dove e fatti d’attualità che hanno frequentato le cronache del nostro Paese. Il libro, che vanta la prefazione di Giancarlo Santalmassi, racconta un po’ di questa “sdisonorata società” a partire da sud, risalendo verso un nord che si sta lentamente meridionalizzando, pur continuando a detenere il primato economico. Non si spiegherebbero altrimenti i consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose in Veneto, i palazzi nuovi crollati a L’Aquila perché imbottiti di cemento depotenziato, la ricerca diffusa di una raccomandazione per lavorare.
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