È un collettivo no profit che ha base a Londra dal 1998, Kudu Arts. Raccoglie però un nucleo liquido di artisti internazionali. Costruisce connessioni e collaborazioni con educatori e organizzazioni. Fa interagire linguaggi artistici e media diversi. Crea una piattaforma condivisa per gli artisti contemporanei. Lavora – non ultimo –, trasversalmente, per diffondere conoscenza e comprensione dell'arte della diaspora somala e del Corno d'Africa. Al contempo, recuperando una prospettiva storica e offrendo spazio e libertà alla pratica artistica contemporanea.
Questi, in sintesi, gli elementi che fanno da base a Città Porti e Pirati, la collettiva che Fragilecontinuo ospiterà dal 9 all’11 dicembre 2010 nell'ambito di So-Malìa, la rassegna dedicata alla cultura somala curata da Serendipità Editrice.
Proprio Serendipità assieme a To/Let, sotto il nome di Facchinx2, editerà e stamperà manualmente il libro d'artista che è un tutt'uno con la mostra. Mentre i testi saranno composti dalla scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah, le lastre delle illustrazioni saranno incise da Kinsi Kudu, artista visiva e attivista sociale co-fondatrice di Kudu Arts.
|