Kantoriana
Concorso per il XX anniversario della morte di Tadeusz Kantor
Il CRT, Centro di Ricerca per il Teatro, nasce a Milano nel 1974 e si configura in breve tempo come il primo e più importante centro italiano nel campo della sperimentazione e della ricerca teatrale, testimoniando la coscienza di un teatro come possibilità radicale di comunicazione. Una storia attraversata dai protagonisti della ricerca contemporanea internazionale e dalle più significative esperienze del teatro della ricerca italiano. In questo contesto si inscrivono anche le iniziative volte a collegare l’Italia all’Europa e alla scena extraeuropea, con i progetti speciali dedicati alla tradizione teatrale delle grandi culture euroasiatiche: la rassegna sulla cultura giapponese e sulla cultura dell’India. Il CRT dedica da sempre anche grande attenzione al mondo della danza, attraverso rassegne realizzate in collaborazione.
Nel ventennale della morte di Tadeusz Kantor, il regista polacco fra i grandi maestri del Novecento, si potranno ammirare i lavori finalisti della prima edizione del bando che il CRT ha voluto dedicare ad una delle figure più emblematiche del teatro di ricerca. Nella serata finale del 5 dicembre la giuria degli esperti decreterà il vincitore. La “Kantoriana”, rassegna che rappresenta la seconda tappa di selezione del Premio Kantor, si svolgerà a Milano negli spazi del Teatro dell’Arte dal 2 al 5 dicembre 2010. Durante le prime tre giornate (2 ,3 e 4 dicembre), a partire dalle ore 20, sul palco del Teatro dell’Arte si avvicenderanno 11 gruppi di artisti, scelti a seguito di una prima fase di selezione tra i cento progetti giunti al CRT da giovani artisti di tutta Italia. Ciascun gruppo metterà in scena il proprio progetto attraverso uno studio della durata massima di 30 minuti. Al termine di ciascuna serata, una Giuria di spettatori esprimerà il proprio voto. I tre lavori che avranno raccolto il maggior numero di voti della Giuria di spettatori saranno replicati nella serata conclusiva della rassegna (5 dicembre 2010, ore 20), al termine della quale la Giuria degli esperti sceglierà il vincitore del „Premio Kantor“. Il progetto vincitore sarà prodotto dal CRT e verrà incluso, con 15 repliche, dal 25/02/2011 al 13/03/2011, all’interno della programmazione teatrale del CRT Salone.
Scrive il prof. Sisto Dalla Palma, direttore artistico del CRT, a proposito del Premio Kantor 2010: “Nel momento critico che caratterizza il teatro oggi, dal punto di vista delle risorse economiche e ancora più dell’involuzione creativa, il CRT ha deciso di bandire il concorso “Premio Kantor 2010”, ritenendo di doversi riproporre con quel ruolo propulsivo nella cultura teatrale che ha svolto coerentemente nell’arco di una generazione. Il richiamo ai temi del cambiamento è oggi più che mai necessario per superare le difficoltà e le resistenze che tendono a riportare l’esperienza teatrale entro percorsi convenzionali. L’uscita dalla crisi, in questo come in altri settori del paese, può invece essere cercata con un forte impegno nell’innovazione e suscitando risposte coraggiose sul piano della creatività. Il richiamo a Kantor è d’obbligo. Non solo perché ricorre alla fine del 2010 il ventesimo anniversario della sua morte, ma soprattutto perché, pur operando ai margini del teatro ufficiale e spesso in conflitto con esso, egli ha saputo rompere con le convenzioni della scena, mostrando che la scena può essere un luogo di rinnovata, profonda meditazione sulla condizione umana, sui destini della vita e della morte.”
Programma
giovedì 2 dicembre ore 20.00 Guendalina Murroni – THE HEAD IS IN THE CLOUDS The end of geometric morality Siamo nati con un proiettile in testa. Fatto. Abbiamo bisogno di un tasto “cancella”. Altro fatto. Non ci sono abbastanza Kit Kat nel mondo per risolvere i nostri problemi. C’è il network di default, quella parte di cervello che ti permette di fantasticare. L’unica cosa da fare è trovare un tasto “cancella”, forse un tasto “riaggiorna”, quello giusto per rimuovere il proiettile e mettercelo in tasca. Sarà sempre lì a ricordarti di smetter di sprecare il tempo dietro a queste cose.
ore 20.45 Anna Serlenga – BELONGING TRILOGIA DELL’APPARTENENZA Che cosa significa essere italiani? Quali sono i valori, le caratteristiche, i parametri che determinano l’appartenenza a quest’identità? In Belonging l’appartenenza viene intesa come adesione ad un immaginario dominante, ad una rappresentazione della nostra identità che mette in moto un inesorabile meccanismo di inclusione ed esclusione. Se l’appartenenza è conquista, Belonging vuole configurarsi come un momento di riflessione e gioco collettivi, una gara tragicomica, una kermesse all’italiana, in cui il pubblico è parte integrante dello show. Ma sarà una competizione leale?
ore 21.30 Caterina Simonelli – PARTITURA MECCANICA PER EDIPO La percezione della realtà influenza ogni aspetto della nostra storia. Le esistenze sono manovrate da meccanismi sconosciuti e, come Edipo, prigioniere di una cecità data dall’aver visto troppo. Senza però aver fatto nulla.Questa infertilità corrode dal di dentro il cuore di un’intera generazione, che non riesce tragicamente a rivoluzionare lo status quo delle cose. Si può sperare di trovare una soluzione? Come realizzarla? Con chi?
ore 22.15 Marta Dalla Via – PICCOLO MONDO ALPINO Esistono due montagne: quella delle cartoline e quella reale. I villeggianti e i montanari. Il bosco. Il silenzio. Il candore della neve. Un piccolo comprensorio sciistico e l’umanità alcolizzata e muta che ci gira intorno. Nessuno guarda le cartoline convinto di poterci restare per il resto dei suoi giorni. Elsa, Ennio, Alberto e Bertilla gestiscono insieme l’albergo avuto in eredità dai genitori. Conoscono a memoria il piccolo mondo alpino che recitano ogni giorno. Domani arriveranno i turisti, inizierà una nuova stagione, ma la consueta commedia del “montanaro felice” oggi non è in cartellone.
venerdì 3 dicembre ore 20.00 Michele Altamura, Gabriele Paolocà, Riccardo Lanzarone e Dario Tatoli – DISSENTEN Tre cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un "non luogo" che potrebbe essere dovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere. Tutta la scena non è altro che un atto di violazione della privacy. Si assiste ad una vera e propria intercettazione di un progetto massonico. Dissènten vuole sondare il terreno dove le radici del potere attecchiscono, quel terreno dove la luce dell’informazione ha l’accesso vietato, dove tutto è lecito e le parole non hanno bisogno di essere mascherate.
ore 20.45 Lara Finadri, Silvia Furlan ed Elisa Pinna – GLOBALMARKET Merce. Allineata sugli scaffali. Vogliamo essere su quegli scaffali. Agogniamo a essere su quegli scaffali. Perché chi non c'è è fuori dal gioco, merce avariata smaltita alla chiusura quotidiana del supermercato. Siamo merce. Anche nel momento in cui compriamo i nostri desideri. Il Mercato è il liquido osmotico, appena un po' torbido, nel quale ci svegliamo la mattina, agiamo, amiamo, lavoriamo, pensiamo. Il mercato è la matrix dalla quale non evadiamo mai. Il migliore affare, il business più redditizio, il business più capillare, quello davvero globale, non sono le armi, non è la droga. Sono le donne. E noi vogliamo esserci. Da protagoniste.
ore 21.30 Simone Giannatiempo – IN NOME DEL POTERE A quaranta anni dalla strage di Piazza Fontana e dalla “accidentale” morte di Pino Pinelli, due eventi che feriscono la storia di questo paese e la dignità dell’essere umano, il Teatro dei Colpevoli ha sentito l’esigenza di non dimenticare creando un lavoro che fosse anche manifesto del gruppo stesso, andando a ricelebrare, quello che considera essere un martirio, attraverso un rituale. Un celebrante, due donne, i loro ricordi e i loro intimi rituali sono i protagonisti della pièce.
sabato 4 dicembre ore 20.00 Giuseppe Leonardo Bonifati – CALA’A SAUDAGE Siamo al principio degli anni ’90 o fine degli anni ’80. In una città di provincia, una qualsiasi provincia del Sud. Un triangolo. O meglio, i vertici di un triangolo: A B C. Questo è però un triangolo imperfetto, poiché converge in un punto quasi a schiacciarlo. In un ménage à trois non proprio così felice, i due protagonisti A&B architettano un assurdo scherzo. Uno scherzo che si rivelerà (femme) fatale...
ore 20.45 Carmen Giordano – NIP NOT IMPORTANT PERSON NIP_not important person è un osservatorio su dinamiche e relazioni tra persone, nel tempo e nello spazio, con il confronto e la contaminazione di performance, musica e video. Il progetto è sostenuto mediante residenze artistiche da Centrale Fies/Drodesera Festival e Scarlattine Teatro/Festival Giardino delle Esperidi. Not important person: quelli che incontriamo per strada, in ufficio, al bar, in metro, a scuola, a casa, in chiesa. Persone qualunque, con vite qualunque. Macelleria Ettore li spia, li seziona, li fa a pezzi e li rimonta. Il montaggio definitivo è nella testa dello spettatore.
ore 21.30 Antonio Ianniello – QUESTA TOSSE Se durante la festa del tuo compleanno arriva un vecchio che nessuno ha invitato ma vuole restare lì perché oggi è anche il suo compleanno, tu che fai? Tua moglie intanto piange e dice che le ricorda qualcuno, lui bacia gli invitati, beve vino, tocca il culo della moglie di tuo fratello, tuo fratello intanto sanguina da un dito perché ha sparato i fuochi per il tuo compleanno e il pavimento sembra coprirsi del suo sangue. Ad un certo punto questo vecchio saluta tutti e parla di sua madre che al momento di partorirlo credeva che lui fosse morto. E’ la stessa storia che racconta, Antonio, il festeggiato, all'inizio. Qualcuno è davvero morto, forse. Oppure è solo un compleanno…
ore 22.15 Monica Andolina e Delia Calò – MANICHINI Terzo atto della Trilugia dell’impossibilità, Manichìni è uno spettacolo rocambolesco e allucinato. È la parola tormentata di chi ha smesso di dare valore alle parole, prediligendo il mascheramento, l’immobilismo del pasto garantito, l’iperbole del buon senso. È il non essere, la sua irrimediabile impossibilità. È un eterno sconfinare l’accidente, l’immiserimento del potenziale immaginativo delle variabili.
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