Il giornalista Antonio Mazzeo, militante ecopacifista ed antimilitarista, che ha pubblicato saggi sui temi della pace e dei diritti umani e sulla criminalità mafiosa, autore de “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo Stretto di Messina” (Alegre Edizioni), ha vinto il premio nazionale “Giorgio Bassani”. Indetto da Italia Nostra nel decennale della scomparsa dello scrittore che fu presidente dell’Associazione dal 1965 al 1980, il premio nazionale “Giorgio Bassani” è destinato a uno scrittore/giornalista che si sia distinto negli ultimi due anni per i propri scritti o per interventi nel settore della comunicazione, a favore della tutela del patrimonio storico, artistico, naturale, paesaggistico del nostro Paese. Il 13 novembre, nelle sale del Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, in occasione della prima edizione del premio biennale, una giuria composta da figure di spicco di Italia Nostra e da studiosi dell’opera e cultori del pensiero di Bassani quali Anna Dolfi, Carl Wilhelm Macke, Alessandra Mottola Molfino, Gherardo Ortalli, Salvatore Settis e Gianni Venturi, ha assegnato il riconoscimento ad Antonio Mazzeo, con la seguente motivazione: “La giuria, unanime, conferisce il Premio di Italia Nostra dedicato a Giorgio Bassani a Antonio Mazzeo per i suoi interventi coraggiosi in difesa del paesaggio e della legalità. Figura di grande rilievo nel mondo del volontariato non violento e pacifista, Mazzeo ha scritto pagine importanti contro le mafie del cemento e sullo scandaloso progetto del ponte di Messina. Italia Nostra ritrova nel suo lavoro lo spirito del proprio impegno etico e culturale”. Una menzione speciale è stata inoltre data a Giuseppe Caporale. “La giuria, unanime, segnala con una speciale menzione Giuseppe Caporale, giovane giornalista de “La Repubblica”, consapevole dell’importanza del suo impegno nell’essere tenacemente presente con una cronaca 'non autorizzata' del terremoto negli Abruzzi. Testimone senza reticenze, si è distinto con articoli, con il film documentario Colpa nostra e con il libro L’Aquila non è Kabul. Attraverso questa segnalazione Italia Nostra sente in Caporale una delle voci più chiare della propria battaglia per la ricostruzione dei centri storici dell’Abruzzo”.
I ringraziamenti del giornalista Antonio Mazzeo:
Colgo l’occasione per ringraziarVi tutti per essermi stati vicini ed avermi seguito in questi anni d’inchieste giornalistiche. In particolare ringrazio la sezione messinese di Italia Nostra, da sempre in prima linea nelle campagne contro il Ponte sullo Stretto, e il Comitato regionale di Italia Nostra che ha presentato la mia candidatura per il Premio nazionale “Giorgio Bassani” di Italia Nostra. Un ringraziamento caloroso va a tutti gli organi di stampa, testate, siti web, blog, ecc. che hanno ospitato i miei articoli, condividendone e socializzando i contenuti. Sono stati veramente tanti, impossibile elencarli uno per uno, rischierei imperdonabili dimenticanze. Un loro elenco, spero completo, è stato inserito nel curriculum presentato alla prestigiosa giuria del Premio.
Permettetemi altresì di ringraziare in particolar modo il Centro siciliano di documentazione antimafia “Giuseppe Impastato” senza il cui sostegno non avrei mai portato a termine la pubblicazione de “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina” e, ovviamente, la coraggiosa cooperativa di giornalisti di Alegre Edizioni di Roma che ha creduto nel progetto editoriale. Grazie poi a tutte le colleghe/colleghi che hanno recensito e/o visibilizzato il volume o con cui ho avuto il piacere di scambiare impressioni-interviste.
Sono cosciente, come ho avuto modo di affermare durante il mio breve intervento a Ferrara al ritiro del Premio, che non è stato tanto il mio lavoro ad essere apprezzato e valorizzato, quanto l’impegno di quei singoli, associazioni, organizzazioni politiche e sindacali e in special modo della “Rete No Ponte”, che in Calabria e in Sicilia si oppongono alla realizzazione del “Mostro sullo Stretto”. Il Premio “Giorgio Bassani” è uno splendido riconoscimento di Italia Nostra al movimento dei “No Ponte”, un sostegno a continuare nella lotta contro l’opera più devastante, criminale e criminogena mai progettata nella storia del nostro paese.
Dedico il Premio a tutti gli “invisibili”, a quelle decine e decine di giornalisti, spesso giovanissimi, quasi sempre precari, che nelle terre del Sud rischiano quotidianamente la vita per esercitare il diritto di cronaca ed espressione, denunciando il sempre più asfissiante controllo criminale sul territorio e le risorse naturali. Ai fragili David in lotta contro i Golia della mafia del cemento, va tutto il mio riconoscimento e l’orgoglio di condividerne speranze e percorsi.
Ferrara, 13 novembre 2010 Antonio Mazzeo
Intervista di SuccoAcido magazine ad Antonio Mazzeo >>> http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=821
Pen: Emilia Calabria |